Come da previsioni di “Quindici”: iniziata la resa dei conti nella destra. Commissariata Forza Italia e affidata alla senatrice Minuto. Azzollini a rischio espulsione o emigrazione. Pino Amato forse ha trovato una nuova casa. Sconvolgimenti anche nella maggioranza: Minervini vuole un rimpasto in giunta
Carmela Minuto con la... chiave di Forza Italia
MOLFETTA – Come “Quindici” aveva ampiamente previsto e anticipato, la sezione di Forza Italia di Molfetta è stata commissariata.
Per questo compito non poteva non essere incaricata la neo senatrice Carmela Minuto. Ieri c’era stata già una riunione a Bari convocata da Francesco Paolo Sisto dove, con molta serenità, erano state ascoltate le ragioni dei consiglieri comunali divisi fra loro, fra gli “azzolliniani” e i “minutiani”. A difendere Azzollini sono rimasti solo Isa de Bari e Antonello Pisani.
La preannunciata resa dei conti che noi avevamo preannunciato e il tentativo penoso dell’ex sen. Antonio Azzollini di smentire il suo dissenso dal partito che si è manifestato ampiamente durante la campagna elettorale, il momento più importante per ogni forza politica. A questo, si è aggiunta l’ostilità evidente nei confronti della candidata dal partito, quella Carmela Minuto che come efficacemente spiegato nella vignetta della rivista “Quindici”, gli ha sfilato la poltrona di senatore. Azzollini ha inviato i suoi residui fedelissimi a votare per la candidata del Movimento 5 Stelle o quantomeno a non votare la Minuto.
Ora la resa dei conti che, come abbiamo già anticipato, potrà portare o all’espulsione dal partito di Azzollini oppure all’abbandono dello stesso ex senatore ed ex sindaco, ormai caduto in disgrazia, per una nuova sponda politica, come è abituato a fare. Difficile pensare che uomo come lui abbandoni la scena politica. Bisognerà vedere verso quale lido emigrerà nei prossimi giorni. Intanto il gruppo di Forza Italia si presenta spaccato in consiglio comunale e gli stessi consiglieri non si guardano più in faccia. Una conferma dello sfarinamento del partito e della sua immagine esterna.
Di qui la necessità del commissariamento, per ricostruire il partito attorno al nuovo leader la senatrice Carmela Minuto, per portare aria nuova nel partito, mettendo da parte vecchie cariatidi e relativo seguito, ormai esiguo.
Intanto un’altra componente del centrodestra è in queste ore alla ricerca di una sistemazione definitiva. Come “Quindici” ha scritto alcuni giorni fa, anche Pino Amato e il figlio Robert, legati al consigliere regionale Peppino Longo, cercano casa che, certamente non potrà essere la stessa di Fitto, anche perché l’Udc in pratica non esiste più, se non a Molfetta. Ma, come tutti sanno, è solo il partito personale degli Amato, anch’essi non più amati dai molfettesi. La loro fedeltà al senatore fino a qualche giorno fa era indiscutibile, ma ora questa certezza comincia a vacillare, per il timore di scomparire politicamente, malgrado il loro pacchetto di voti. Di qui lo studio di possibili nuove casacche da indossare e far indossare ai loro sostenitori. E in questo nuovo giro, i voltagabbana locali, potrebbero puntare a Fratelli d’Italia, magari appropriandosi del partito che a Molfetta conta poche unità. E questo per rimanere nel centrodestra.
Difficile il lor passaggio alla maggioranza di destracentro, perché già l’attuale ciambotto è difficile da digerire, figurarsi con l’inserimento di altre specie di pesci o meglio cicale e crostacei già un po’ andati a male.
Il destracentro, infatti, è alle prese con un difficile rimpasto: il sindaco Tommaso Minervini dovrebbe sostituire la Carmela Germano, dimessasi in seguito alle vicende fiscali del marito. E dovrà sostituirla con una donna per mantenere le quote rosa. Cadrà anche qualche testa, anche autorevole e imprevedibile. Ma di questo parleremo in un prossimo articolo.
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