Scroll
X
Effettua il Login
Recupero Password
Direttore Responsabile:
Felice de Sanctis
Home
Cerca
Giornale
Speciali
La città
Link
Redazione
Registrati
Login
Contatti
Primo piano
Economia
Cronaca
Politica
Cultura
Attualità
Sport
Come cambiano i modi di dire
22 dicembre 2020
A quanto mi ricordo, escludendo i proverbi e le frasi in italiano greco e latino, studiate ai tempi lontani del liceo, la prima delle frasi ricorrenti e di moda è stata ‘
nella misura in cui
’ datata maggio 68, in voga nei corridoi della università statale di Milano. Veniva profferita accanto ad espressioni verbali analoghe tipo ‘
una certa ‘politica
’ ed ‘
un mutamento radicale
’ accompagnata quest’ultima da un colpo dato col taglio della mano destra sul palmo della sinistra aperto. Poi c’era la ‘
massificazione
’ la ‘
critica è l’impegno politico sociale
’. Contemporaneamente a Molfetta circolava il fatidico “
non è cosa
”. Eravamo ai tempi in cui Marcuse la faceva da padrone insieme a Freud e Marx. ’la cattiva coscienza, il senso di colpa’ e la coscienza di classe erano i pilastri di molti discorsi e scambi di idee. Con il ‘
riflusso
’ le cose cambiarono, finiti gli anni di piombo, venne di moda la ‘
Milano da bere
’ le tensioni diminuirono, i rapporti si ammorbidirono e si cominciò a circolare più pacifico ‘
secondo me
’ ‘
a mio modo di vedere
’
l’edonismo reganiano
e il ‘
disimpegno
’ cui fecero seguito il ‘
cioè
’ seguito dalla parola che non riferisco e più tardi l’ ‘
attimino
’ che aleggiava nelle stanze di canale 5 insieme al
va bene
e
Venazia
e
biciclatta
, invece di va bene, Venezia e bicicletta con le e aperte secondo l’insegnamento (male inteso e ripetuto) delle buone scuole di dizione, mentre a Molfetta, in particolare, volava il discorsivo ‘
a dire è niente
’. Ultimamente a causa del dominio degli istituti di credito è stata mutuata dal linguaggio bancario la terribile ‘
a breva
’ cioè invece di ‘ci vediamo più tardi’ abbiamo cominciata a dire ‘
ci vediamo a breve
', questo però tipico degli appartenenti alle classi medie e del ceto impiegatizio che si liberava delle sfumature o analogie profferendo indiscriminatamente insieme il tragico, rassicurante, fantozziano ‘
quant’altro
’. Non dimentichiamo spalmare,
dove
(come avverbio di tempo e non di luogo) e
piuttosto che
. Per non sembrare presuntuoso, infine, anch’io non so come, non so perché, mi svegliai una mattina che avevo in mente
un’assolutamente sì
divenuto poi l’ultimo cult verbale di questi tempi. Mentre ero riuscito a prendere le distanze dai precedenti ‘slogan’ suindicati, questa volta… eh! Evidentemente gli anni si fanno sentire!!!!
Maurizio Sancilio
Nominativo
Email
Messaggio
Non verranno pubblicati commenti che:
Contengono offese di qualunque tipo
Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
Contengono messaggi pubblicitari
""
Classifica della settimana
19 maggio 2025
Attualità
Il sindaco di Molfetta, Minervini, “vittima” delle iene al Comune
15 maggio 2025
Cronaca
Accoltellato da sconosciuti o ferito in una lite? Un uomo di 50 anni con un taglio all’addome si presenta all’ospedale di Molfetta
15 maggio 2025
Politica
Il drammatico consiglio comunale a Molfetta: l’intervento di Domenico Gagliardi (Opposizione di sinistra)
14 maggio 2025
Attualità
A Molfetta l’ultima strage di alberi. Completato lo scempio in via don Minzoni. Ignorati i cittadini
12 maggio 2025
Cultura
Il Liceo Classico di Molfetta mette in scena le Eumenidi di Eschilo
13 maggio 2025
Attualità
Il Comune informa: Pontili da diporto per oltre 300 posti barca a Molfetta
Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2025
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by
PC
Planet