Cittadini zozzoni, cronisti della spazzatura e avanzi di cibo al lungomare di Molfetta: tutti segnali di inciviltà che vanno combattuti
MOLFETTA - «Caro direttore, in questi giorni si parla molto di raccolta differenziata porta a porta, c’è chi vuole riportare indietro Molfetta facendo spendere più soldi ai cittadini e nascondendo la verità sugli effetti di questo ritorno al passato.
Io sono una casalinga entusiasta di questo sistema, che va però, perfezionato, soprattutto con la raccolta dell’umido che dovrebbe avvenire ogni giorno e così tutto sarebbe perfetto.
Ma possiamo, intanto, noi cittadini che siamo considerati ormai i più zozzoni della provincia e non solo, cominciare a rendere più pulita la nostra città? Come può vedere dalle foto, il lungomare è diventato il luogo non solo dei corridori mattutini, ma anche dei padroni dei cani che portano le loro bestiole a fare i loro bisogni, ma non puliscono.
Così poveri corridori, ma anche cittadini, che sono costretti a calpestare escrementi per colpa di questi incivili, che si credono amanti degli animali, ma che in realtà sono dei barbari incivili e disprezzano il loro cane, perché chi ama gli animali, li tiene puliti e pulisce anche i loro bisogni.
Per non parlare poi dei gatti, che ci sono dovunque e la passeggiata sul lungomare avviene tra uno schifoso cartone adattato a ricovero per queste bestie e piatti con alimenti di vario tipo destinati ai gatti e ai colombi e quant’altro.
Alla faccia della pulizia. Tra l’altro gli avanzi di questo cibo restano sulla strada e contribuiscono ad alimentare gli scarafaggi e non escluso anche i topi. Di chi è la colpa? Certamente di chi non pulisce (perché non vengono rimosse queste cucce improvvisate e questi piatti sporchi, che spesso finiscono anche in mare?) e mi riferisco al personale dell’Asm, ma anche di noi cittadini zozzosi che non abbiamo rispetto degli altri.
Io rispetto chi ama gli animali, ma lui deve rispettare anche me. Se vuole tenersi il gatto in casa, nessun problema, ma non si possono fare dei ricoveri per questi animali, sporcando la strada e i marciapiedi. Che devono dire i turisti alla vista di questo schifo?
Infine, perché non vengono tolti i cassonetti dal lungomare (sono antiestetici e tolgono spazio al parcheggio auto)? Non ci sono già i mastelli? Molta gente, che rifiuta la raccolta porta a porta, continua a buttare l’immondizia nei cassonetti, ma anche fuori, non solo al lungomare, ma dappertutto (vedi foto). Ora col caldo la puzza è diventata insopportabile.
La prego, direttore, segnali il problema, sperando che dall’Asm si possa avere una risposta. Noi non ce la facciamo più».
Questa la lettera inviata a “Quindici” da una signora giustamente indignata. Non ci piace fare i cronisti dell’immondizia, ce ne sono già tanti in città che riempiono quotidianamente i loro giornali on line con quello che può essere considerato letteralmente giornalismo spazzatura, non solo per i contenuti (scritti in un italiano improbabile), ma anche per le foto. Sembra che questi pseudo giornalisti non sappiano scrivere altro, sono nullafacenti, senza idee e argomenti (poverini!), perciò girano per la città a fotografare i rifiuti per riempire i loro media, in assenza di comunicati stampa per i loro “copia e incolla”.
Nel ringraziare la signora della segnalazione, vogliamo solo evidenziare un fenomeno di malcostume e di maleducazione, sperando che l’Asm e il suo presidente Antonello Zaza, trovino il modo di porre rimedio e il commissario prefettizio Mauro Passerotti faccia un’ordinanza che vieti di lasciare per strada avanzi di cibo per cani e gatti randagi. Ma soprattutto che arrivino le sanzioni: a che servono i controllori se non controllano, non era stato assunto con contratti a termine nuovo personale a questo scopo? Solo sanzionando si possono convincere zozzoni e renitenti ad accettare la raccolta porta a porta.
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