Chi era Vittoria Sallustio La Piana
«Le socie profondamente addolorate annunciano la perdita incolmabile della carissima Amica e Socia fondatrice della Fidapa sezione di Molfetta Prof.ssa Vittoria Sallustio La Piana, una grande donna dall’intelligenza straordinaria», questo l’annuncio della scomparsa improvvisa di una persona di cultura, impegnata nel sociale e valente collaboratrice di “Quindici”. Ecco una sua biografia. Vittoria Sallustio La Piana, nata e vissuta a Molfetta, si è laureata in Lettere Moderne presso l’Università di Bari con una tesi in Storia dell’arte su “La formazione di Giotto” con il prof. Adriano Prandi. Ordinaria di Italiano e Storia presso l’Istituto Tecnico Commerciale di Molfetta dove ha insegnato dal 1966 al 1995 Ha svolto l’incarico di Presidente di Commissione per gli esami di Stato in più di dieci grandi città. Ha ricoperto la carica di Presidente dell’Associazione FIDAPA, sezione di Molfetta nel biennio 1989 -1991, organizzando in quegli anni numerosi incontri e manifestazioni. Di particolare rilievo e intensità la visita di un numeroso gruppo di socie alla Casa di reclusione di Turi e l’organizzazione di un concorso grafico a premi “Contro la violenza sui minori” in collaborazione con il Provveditorato agli studi di Bari, per le scuole elementari e medie di Molfetta, seguito da una tavola rotonda di esperti. E’ stata corrispondente stampa presso il Notiziario Nazionale FIDAPA e la rivista “Quindici” di Molfetta. Nel 1984 ha pubblicato una monografia sulla pittrice Marisa Carabellese dal titolo “Labirinto in forma di rosa”, collaborando in seguito con il commento critico, al volume di liriche greche “I vortici di Scilla” illustrate dalla stessa pittrice. Si è interessata dell’opera dello scrittore Berardino Claudio fin dal 1985 con un saggio “Paese reale e paese dell’anima”. Infine nel 2005 con il lungo saggio “Dino Claudio, testimone del nostro tempo” pubblicato su “La critica letteraria” Loffredo, Napoli, ha arricchito la propria interpretazione dell’autore alla luce dell’ultimo romanzo “L’alba dei vinti”.