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Che tran - TRAM queste circolari!!! Inchiesta
15 giugno 2007

Non è una novità che Molfetta non eccelga per i servizi offerti ai cittadini, ma i bus urbani meritano veramente un'attenzione particolare. Infatti se con occhio attento o per esperienza diretta si analizza la funzionalità e l'effi cienza del trasposto pubblico, ci si rende subito conto che parecchi sarebbero i difetti da migliorare e altrettante le pecche a cui ovviare. Eppure una rete di trasporti effi ciente è vantaggiosa per tutti: in primis per l' ambiente, poi per i cittadini, infi ne per decongestionare la viabilità nelle ore di punta… e non solo. Abbiamo provato a fare un giro nelle circolari o autobus urbani di Molfetta per vedere come funziona il servizio, che sul territorio comunale consta di quattro linee. Ciascuna copre una zona diversa della città, ma ci sono punti nevralgici comuni: P.za Margherita di Savoia, P.zza Vittorio Emanuele II, Ospedale e scuole. Per queste c'è in più alle ore 8 la “speciale”, cioè una circolare aggiuntiva che fa un percorso più breve e porta direttamente al Polivalente, e una linea, alle 14, per “riportare a casa gli studenti”. Inoltre alle 6 c'è la “corsa operaia”, e a mezzogiorno ci sarebbe, infi ne, la “corsa per il Preventorio”. Ma non è tutto a posto come sembra, perché per quanto riguarda le scuole, le circolari risultano comunque stracolme, tanto è vero che in un periodo si tentò la “due bis”, poi fallita per ignoti motivi. Spesso, inoltre, arrivano in ritardo (e gli alunni di conseguenza!!) o all'uscita da scuola partono in anticipo (appiedando gli stessi!!) per evitare la calca. Le corse “Preventorio” e “operaia” consistono nell'allungamento di linee già esistenti, così che se uno capita nello sfortunato orario giungerà a destinazione con una mezz'oretta di ritardo. Ma non è fi nita qui, fate attenzione perchè se prendete la corsa del preventorio dovrete aspettare il giorno dopo, sempre a mezzogiorno, per poter rientrare a Molfetta, mentre se prendete la operaia dovrete aspettare fi no al pomeriggio (ore 16 circa). Ma i problemi non fi niscono qui, la professionalità degli autisti (anche se non di tutti) è qualcosa di sorprendente! Visto che a Molfetta non ci sono circolari dotate di aria condizionata (in altre città d'Italia è la norma), il conducente del servizio spiaggia per ovviare alla calura estiva, pensa bene di lasciare le porte aperte. Un consiglio, quando si sale a bordo è opportuno tenersi ai sostegni: l'autista, infatti, potrebbe vedere per strada un suo amico e decidere di fermare improvvisamente l'autobus; o ancora, anche se i biglietti si potrebbero fare a bordo, la risposta alla vostra richiesta sarà, con molta probabilità, quella di farvelo dare da un altro utente previamente munito. Infi ne sembra non essere mai esistito il divieto di “non parlare al conducente”, considerata la presenza della persona di turno seduta a destra del cruscotto, tutta presa da un'amabile conversazione. Ma se i difetti sono tanti, questa “elasticità” di regole e norme comporta anche dei vantaggi: gli autisti danno informazioni sulle altre linee anche se non sarebbero tenuti e se vedono una persona che arriva di corsa alla fermata l'aspettano prima di far partire la circolare. Tuttavia l'utenza certo non aiuta nella risoluzione di diffi coltà oggettive, quando ad esempio la circolare è affollata. Non c'è nessun giovane che si alza quando entra un anziano o una mamma con passeggino e/o bambino, tanto che è l'autista a dover chiedere allo studente di turno di cedere il posto. Ma anche gli anziani contribuiscono a “surriscaldare” il clima pretendendo che ci sia silenzio all'uscita da scuola o lamentandosi e tirando spinte per lo scarso spazio a disposizione. Malcostume comune, poi, è il non pagare il biglietto, con soddisfazione diffusa per aver truffato il servizio pubblico, non rendendosi conto che senza fondi questo non potrà migliorare e le circolari rimarranno sempre vecchie, sporche e poche. Nonostante tutti questi problemi va infi ne detto che la circolare riveste un'importante funzione sociale e non di trasporto. Infatti consente a numerosi vecchietti, che scendono nello stesso punto da cui sono partiti, di trascorrere un'ora della giornata in modo diverso e in allegra compagnia.
Autore: Serena Minervini
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