Che brutta aria tira a Molfetta
Inquinamento acustico e atmosferico. Superati i livelli di guardia
Che aria tira in città? E' il circolo Legambiente di Molfetta a porre quest'interrogativo durante la terza edizione a Molfetta della campagna “Mal'aria” conclusasi sabato 11 maggio con un dibattito sullo stato di salute della mobilità. Trasporto pubblico, mobilità ciclabile, parcheggi, piano urbano del traffico, zone blu e isole pedonali: una rassegna dello stato dell'arte ma anche tante proposte e tanto malcontento su una mobilità troppo spesso insostenibile e ostaggio di spregiudicati automobilisti.
“Abbiamo paura a usare la bicicletta, per strada ci sono tante macchine. E non possiamo neppure giocare” lamenta una bambina di scuola elementare.
“Neppure nei giardini possiamo usare la palla o la bici”, le fa eco un suo compagno. E questo è solo uno dei disagi sociali provocati dal “traffico”.
“Sono le categorie più deboli, anziani e bambini, le prime vittime dell'inquinamento acustico e atmosferico nonché dell'invasione automobilistica delle strade – sostiene Cosimo Sallustio di Legambiente – finanche nelle scuole i livelli di inquinamento acustico superano abbondantemente il limite di riferimento”.
In effetti nonostante in questi ultimi anni siano state effettuate alcune scelte strategiche, i risultati sono poco tangibili e c'è chi parla di provvedimenti scoordinati, non organici, da collocare al più presto in un piano di intervento più complessivo.
Il Piano Urbano del Traffico, approvato ormai da qualche anno, stenta a decollare e si teme che il cambiamento di Amministrazione possa aver giocato un ruolo determinante in questa fase di stallo.
“Non vogliamo certo tornare indietro – rassicura l'assessore all'urbanistica Pietro Uva - stiamo cercando di reperire i fondi necessari per passare alla fase attuativa del piano del traffico, ma per il momento bisognerà accontentarsi di quello che già c'è”.
Ma a lamentarsi, ancora una volta, sono proprio i commercianti. Dopo lo scetticismo iniziale per la pedonalizzazione del corso e l'istituzione della zona blu, adesso lamentano un abuso nel rilascio dei pass, scarsi controlli e tariffe troppo basse con conseguente saturazione della zona blu e soprattutto congestione nelle zone adiacenti.
“Non sono giustificabili scelte politiche che non attuino gli strumenti di pianificazione – continua Cosimo Sallustio di Legambiente – solo la completa e corretta attuazione del piano potrebbe dare segni tangibili di miglioramento. Altrimenti si rischia di vanificare gli sforzi fatti e creare ulteriori problemi.”
Anche sul fronte del trasporto pubblico c'è insoddisfazione: “Un bus ogni 16.000 abitanti è davvero irrisorio – commenta Giovanna Grillo, presidente del circolo Legambiente – e per giunta uno ogni 50 – 60 minuti. Come si può pretendere che il mezzo pubblico decolli in questa città?”. Ma su questo arrivano subito le buone notizie. Silvio Binetti, direttore dell'Atp (l'azienda che gestisce il trasporto pubblico in città), rassicura: “Faremo tutto il possibile per ripensare i percorsi e articolare le quattro linee urbane in modo che i tempi si possano ridurre a 15, al più 20 minuti”.
Si pensa, infatti, di suddividere idealmente la città in quattro aree servite da quattro linee circolari. Le aree dovranno connettersi al centro ma anche questo tentativo rischia, forse, di vanificarsi se non supportato dall'attuazione del piano del traffico.
In quanto ad emissioni inquinanti la sperimentazione del Gecam, il gasolio bianco, l'acquisto di due porter elettrici e più recentemente di 3 nuovi autobus con motori Euro 3, fanno ben sperare in ulteriori miglioramenti. “Contiamo di convertire tutto il parco macchine a metano, sicuramente meno inquinante dei combustibili tradizionali – continua Silvio Binetti – si avrà, così un tasso di emissioni inquinanti molto contenuto”.
Ma per Legambiente, ciò che conta sono i risultati della campagna di monitoraggio appena conclusa: la città è ai limiti di inquinamento da benzene.
“Un passo decisivo verso una mobilità davvero sostenibile - concludono gli ambientalisti - si potrebbe avere con un percorso di coinvolgimento della cittadinanza che solo un buon forum Agenda 21 può assicurare arrivando alla definizione di un piano d'azione condiviso e realizzabile in breve tempo”.
E intanto: “Sindaco, ti tengo d'occhio”. Così è scritto sulle locandine.
Massimiliano Piscitelli
SCHEDA
Le rilevazioni eseguite da Legambiente
Lenzuola “acchiappasmog”
200 sono le lenzuola distribuite in città con la collaborazione delle scuole elementari e medie aderenti al progetto “Agenda 21 in classe”. Immancabilmente annerite dopo 40 giorni di esposizione, rappresentano ormai il simbolo dell'inquinamento atmosferico da polveri fini. E la mappa, redatta da Legambiente parla chiaro: sono almeno 10 le vie in cui la concentrazione di polveri raggiunge i 35 grammi/lenzuolo, mentre il resto delle vie della città si attesta su un non meno preoccupante 25 grammi/lenzuolo.
Radiello
Si tratta di un campionatore passivo che sfrutta la capacità di molte sostanze, tra cui il benzene, di disperdersi in atmosfera e di “legarsi” ad appositi adsorbenti. Restituisce un dato attendibile e molto accurato (assicura limiti di sensibilità analitica dell'ordine do 0,1 mg/m3).
A Molfetta il circolo Legambiente ne ha utilizzati due per il campionamento del benzene. Uno è stato posizionato in corso Dante dal 18 al 25 aprile, l'altro è stato indossato per 8 ore dal vigile Nicola Rainone durante un normale turno di servizio il 26 aprile.
I risultati, forniti dalla Fondazione Maugeri di Padova che ha analizzato le cartucce, coincidono entrambi con il limite imposto dalla normativa nazionale sulla qualità dell'aria: 10 mg/m3. Il dato non è affatto rassicurante tenendo conto che la Comunità Europea considera 5 mg/m3 il valore limite per la protezione della salute umana. Legambiente chiede che venga effettuato un monitoraggio più accurato per almeno un anno e in più postazioni.
Rilevazioni fonometriche
Sono state eseguite durante le attività di educazione ambientale svolte con le scuole aderenti al progetto “Agenda 21 in classe” e con la collaborazione del maresciallo Camporeale del Nucleo di Difesa Ambientale della Polizia Municipale. Anche su questo fronte i risultati non sono affatto buoni e rispetto al passato e alle rilevazioni del 1996 non c'è alcun miglioramento. Tutte le rilevazioni eseguite sono infatti oltre i limiti di riferimento, ma la cosa ancora più preoccupante è che le rilevazioni sono state eseguite all'interno delle aule scolastiche che sono obiettivi sensibili.