Caso Ambra, Molfetta dimostri fino in fondo di essere una comunità che include
Una nota dell'assessore alle Pari Opportunità e al contrasto delle disuguaglianze di genere Betta Mongelli
MOLFETTA - Una comunità che non accoglie, una comunità che non include, una comunità che irride le scelte "altre" non può definirsi "una comunità", dice l’assessore alle pari opportunità di Molfetta, Betta Mongelli (nella foto di Mauro Germinario).
É tempo che anche in questa nostra città, che mostra ormai in maniera preoccupante i sintomi di una violenza sessista, su cui si fa troppo silenzio, si incomincino a creare gli spazi del rispetto delle scelte di genere di ognuno.
Alle comunità gay, lesbiche, trans di Molfetta, che vivono gli spazi del sommerso, dell'indifferenza, dell'avversione, delle derisione, l'Assessorato alle Pari Opportunità e al Contrasto delle Disuguaglianze di Genere, assicura attenzione, ascolto e volontà di confronto, affinché anche a Molfetta si apra un dibattito civile e si avviino percorsi politici ed educativi contro la violenza di genere e l'omofobia.
In questo senso, le numerosissime voci che si sono levate a sostegno di Ambra, sono un segnale della giusta direzione che la città chiede di imboccare.
Alla nostra sorella Ambra e ai suoi familiari giunga tutta la solidarietà dell'Assessorato e del Sindaco che in prima persona, ha seguito con attenzione il percorso delle indagini che le forze dell'ordine, nel silenzio e nella discrezione, hanno condotto su questo gravissimo incidente.
E contemporaneamente vedono un segnale molto positivo nel fatto che il diciottenne autore dell’incidente si sia costituito pochi giorni dopo l’accaduto, fidandosi e affidandosi ai percorsi della giustizia.