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Carnevale molfettese 2006 tutto in sordina Niente carri allegorici quest'anno
15 marzo 2006

Tutto come previsto: niente carri allegorici, ma solo qualche iniziativa che ha attirato anche quest'anno i cittadini (non tantissimi!) per festeggiare il 47° Carnevale molfettese. Come preannunciato nello scorso numero, le difficoltà di bilancio e la crisi amministrativa, con i conseguenti ritardi organizzativi, non hanno permesso ai cittadini di poter gustare il carnevale, così come sono abituati tradizionalmente da anni. Il programma ha riservato una manifestazione “molto tranquilla”, con il veglioncino dei bambini martedì 21 febbraio, presso il Palapoli, in cui hanno preso parte scuole di danza, di ballo e la parrocchia Immacolata. Il clou dell'evento si è avuto domenica 26 e martedì 28, quando alcuni gruppi mascherati hanno sfilato per le strade della città. Ad aprire le danze, dopo il piccolo carro in cartapesta con intestazione del 47° carnevale, è stato il gruppo barlettano “Ettore Fieramosca”: facendo ritornare il pubblico indietro nel tempo, hanno sfilato in abiti medievali mangiafuoco, sbandieratori e un gruppo di ragazzi in armi d'epoca. A seguire, le associazioni delle parrocchie S. Achille, Immacolata e Madonna dei Martiri, con gli educatori che animavano i piccoli in maschera e un gruppo di majorette con orchestra che, durante il percorso, ha inscenato uno spettacolo. Per finire, un altro piccolo carro rappresentante un arbitro con la scritta “lo sport è vita” , annunciava i bambini della Molfetta Calcio, accompagnati dagli allenatori e da un gruppo di colorati clown. In concomitanza con la sfilata di domenica 28, che, partita da Piazza municipio è passata per Corso Umberto e via Roma, nella appena restaurata piazza Paradiso si teneva uno spettacolo musicale con i gruppi Why not?!”, “Friends” e “Giuseppe Marzocco”, che hanno movimentato nel pomeriggio una piazza che, in serata, ha visto l'arrivo dell'intera sfilata e l'esibizione sul palco di ciascun gruppo. A conclusione del carnevale non poteva mancare il “corteo funebre” che annunciava la morte di Toma, martedì 28 e, dopo la sfilata, lo spettacolo di fuochi pirotecnici presso la Secca dei Pali. Dunque, come ha scritto il sindaco nei volantini pubblicitari in cui veniva presentato il programma carnevalesco, “…un divertimento sano nasce dall'allegria che è dentro di noi e non dalle esteriorità…”. Questo forse per giustificare ai cittadini che quest'anno Molfetta non poteva permettersi di più e bisognava accontentarsi?
Autore: Gabriella Valente
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