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Candidato sindaco a Molfetta, ancora una fumata nera dal conclave del centrosinistra
23 febbraio 2008

MOLFETTA - Nuova fumata nera dal "conclave" per l'individuazione del candidato sindaco del centrosinistra. Il grande centro (Udc, Udeur, Visaggio e altri) dopo aver bocciato la candidatura dell'avv. Bepi Maralfa rappresentante della società civile, è tornato a riproporre Carmela Minuto e Lillino Di Gioia, lasciando al Partito Democratico la scelta di uno dei due nomi. A questo punto le trattative si sono rotte. Il Pd, infatti, non ha ritenuto valida nessuna delle due ipotesi: la Minuto, già vice sindaco di Azzollini, non rappresenta la discontinuità, mentre Di Gioia rischiava una seconda sconfitta, perché, come già avvenuto nel 2006, poteva apparire "indigesto" a una parte del popolo democratico, col pericolo di un secondo fallimento. Il "Centro" ha insistito e così ognuno se ne è andato per la propria strada. Ora ci sono due ipotesi: che il Pd riesca ad individuare un candidato che possa risultare gradito anche al Centro, oppure questo gruppo potrà fare accordi con Azzollini o andare da solo. Si riapre, perciò, il dialogo con la Sinistra Arcobaleno che aveva posto come condizione l'esclusione proprio dell'area moderata. Insomma, qualcuno deve fare un passo indietro, altrimenti si configura l'ipotesi di tre poli: sinistra, destra e centro che si giocheranno tutto al ballottaggio, dove proprio il Centro potrebbe diventare determinante per una coalizione o l'altra. I tempi si stringono e sicuramente nel giro di un paio di giorni, il Pd tirerà fuori il suo candidato a sorpresa che potrebbe essere Mino Salvemini oppure lo stesso coordinatore Giovanni Abbattista, senza escludere il possibile vero candidato, tenuto segreto finora per evitare che potesse bruciarsi. Il giallo e la suspance continuano, in un bailamme di voci che si inseguono e si smentiscono dopo poche ore, confermando, se ce ne fosse bisogno, la situazione di "caos calmo" come l'ha definita "Quindici" nell'editoriale dello SPECIALE ELEZIONI allegato all'ultimo numero della rivista in edicola. Sul fronte del centrodestra tutto tace. Sembra che il senatore Azzollini non abbia rimpianti per il gruppo dell'Udc (anche se domani proverà a risentirli) e nemmeno voglia di riprendersi i suoi vecchi alleati e punti a presentare solo un paio di liste: Forza Italia e quella civica che raccoglie il cosiddetto listone comprendente oltre l'ex assessore già di An, Mauro Magarelli, i fuorusciti del partito di Fini, i repubblicani e altri "free lance". Ma la strategia del sindaco uscente è quella di "svuotare" i gruppi di centro, con una campagna acquisti che è già partita con Balducci dell'Udc e due esponenti dei socialisti, i cui nomi restano ancora "coperti". Insomma, il caos continua ed è sempre più difficile quadrare un cerchio, già troppo ammaccato.
Autore: Felice de Sanctis
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