Calcio, Molfetta Sportiva: bilanci e obiettivi
La parola al Direttore Generale
MOLFETA - Ultimi giorni dell'anno, è tempo di bilanci.
Anche in casa Molfetta Sportiva è giunto il momento di stilare il bilancio dell'anno appena trascorso, attraverso gli occhi, le parole e le speranze del Direttore Generale Antonio Campo.
"Sono tre stagioni, se si include l'ultimo anno del Bari Sport, che la Molfetta Sportiva disputa campionati di vertice; diverse sono, però, le analogie tra la scorsa stagione e quella attuale. A gennaio cominciò infatti la grande rimonta fino alla conquista dei playoff, quest'anno per fortuna è già cominciata ma ciò che accomuna queste squadre è la capacità di ritrovarsi nei momenti di difficoltà".
La prima parte di questa stagione ha visto un rendimento un po' altalenante della squadra. A cosa imputa queste difficoltà?
"Le ragioni di questo andamento iniziale non sono semplici da rintracciare. Sicuramente per la squadra non è stato facile adattarsi all'erba del 'Paolo Poli' allenandosi invece sul sintetico del 'Petrone'; poi l'inserimento dei nuovi innesti in rosa e il tempo necessario per creare il gruppo hanno potuto influire. La verità, secondo me, è che molte partite, come spesso avviene nel calcio, sono state decise dagli episodi, come quelle con il Marconi e il S.G. Rotondo. Il potenziale della squadra è sempre stato lì, attendeva solo di venir fuori, crescendo insieme alla squadra", afferma il diggi biancorosso.
In questo particolare momento della stagione la riapertura delle liste sta consentendo a molte squadre di rinforzarsi in vista della seconda parte del campionato. Quali sono le vostre mosse a riguardo? "Abbiamo avuto solo un mercato in uscita, anche per esigenze di bilancio, ma questo ha consentito a molti giovani della 'juniores' di avere la possibilità di mettersi in mostra. E' il frutto del bel campionato regionale che i ragazzi di Nico Altieri stanno disputando e che consente alla Società di portare avanti la sua politica di collegamento diretto tra settore giovanile e prima squadra. Giocatori come Mauro De Ceglia, Giovanni De Nichilo, Cosimo De Gennaro, Michele De Bari, Angelo Napoletano e Pietro Facchini, senza nulla togliere a tanti altri, sono già il presente e soprattutto saranno il futuro del progetto-Molfetta Sportiva".
Le due prossime partite, alla ripresa dalla sosta natalizia, segneranno il primo crocevia della stagione. Come si sta preparando la squadra a questo doppio confronto?
"Il doppio turno in casa del 6 e 9 gennaio rappresenta un momento chiave della stagione. Soprattutto la partita col Carapelle assume una grande importanza, innanzitutto perché si tratta di un confronto diretto con la quarta in classifica e, in caso di vittoria, saliremmo noi al quarto posto, e poi perché in concomitanza il calendario prevede il match tra San Giovanni Rotondo e Bovino, seconda e prima,
dunque la concreta possibilità di rosicchiare punti verso la vetta. Dopo la seconda gara interna consecutiva, con il Marconi Gargano, il calendario dovrebbe esserci favorevole; sarà indispensabile, a quel punto, conquistare più punti possibile con squadre di medio-bassa classifica per poi prepararci a un finale da brividi".
Si preannuncia, quindi, un 2011 scoppiettante per la Molfetta Sportiva, quali sono i vostri obiettivi? "Non possiamo sicuramente nasconderci, la qualità di questa squadra è fuori discussione e penso che i ragazzi saranno in grado di dimostrare tutto il loro valore nel 2011. Per questo il nostro primo obiettivo, come Società, è il salto di categoria della prima squadra. Poi, per andare avanti col progetto sarà indispensabile l'allargamento della base di sostegno popolare. Quello che stiamo cercando di realizzare, l'abbiamo sempre detto, è un progetto che si fonda sulle piccole risorse di molti, non sulle molte di pochi.
Per questo chiediamo a chiunque abbia a cuore le sorti del calcio molfettese di contribuire, a misura delle proprie possibilità. Anche perché molte risorse servono anche per continuare a curare e portare a livelli importanti il nostro Settore Giovanile, che per noi non è un obbligo né un business, e nemmeno una costrizione dettata dal regolamento, ma una precisa scelta politica, perché i giovani sono il futuro del calcio molfettese.
A questo progetto si lega - ed è un altro importante obiettivo - anche la scuola calcio: quest'anno siamo partiti con un piccolo embrione, ma nella prossima stagione intendiamo portare a regime questa realtà bella e indispensabile per i più piccoli".
In ultimo i doverosi auguri e un appello al pubblico: "Tutto ciò che facciamo, come Società e come squadre, dimostra che il nostro è un progetto serio. Pur comprendendo la disillusione dei molfettesi dopo le ultime deludenti annate, noi auspichiamo che la gente possa credere al nostro progetto e sposarlo. Serve innanzitutto sostegno alla squadra di Prima Categoria quando gioca al 'Paolo Poli', e ci piacerebbe che il giorno dell'Epifania e poi la domenica successiva (le partite si giocheranno alle 11 del mattino, ndr) la tribuna finalmente si riempia. Sarebbe un bel modo per farsi da sportivi gli auguri di Buon Anno".