Buon lavoro Sindaco
Cessi il risentimento, prevalga il senso civico
Un augurio sincero per la nostra città, per la nostra comunità. Molfetta ne ha bisogno, ne abbiamo tutti bisogno. Cessi il clima di risentimento, di rivalsa, cessi l’antagonismo, prevalga il rispetto, la collaborazione, il senso civico. Con pazienza certosina maggioranza ed opposizione ricostituiscano questa città e facciano in modo che tutti i pezzi del puzzle tornino a combaciare. La differenza esigua che ha portato il Sindaco uscente alla riconferma, sia da faro per tutti. La città è stata divisa da una campagna elettorale agguerrita, a tratti scorretta, ed ha portato ad eleggere il primo cittadino con pochi voti di differenza. Una donna bella che porta con regale eleganza le rughe, causate da sor- risi e lacrime. Questa è Molfetta Appare radiosa nelle sue vesti da festa, nel “salotto buono” del centro cittadino, quando lascia che i tramonti arricchiscano i suoi tratti. Appare sofferente, nei quartieri periferici, spaccata da una linea ferro- viaria che divide la città da cartolina dalle periferie di cantieri che sorgono dove c’erano ville storiche, dove c’era la campagna, dove ora ci sono strade mai terminate. E voi consiglieri di maggioranza e opposizione, fate in modo che, la vostra levatura morale, vi permetta di fare un passo indietro, di concedervi un attimo di riflessione prima di opporvi ad una propo- sta dell’altra parte. Che il vostro senso civico vi guidi, che pensiate ai futuri cittadini, alle persone fragili, agli anziani, ai diversamente abili. Che siate voce anche per chi non vi ha sostenuto. La rinuncia alla carica di consigliere comunale del candidato dott. Pasquale Drago, giunta inaspettatamente, quando le forze politiche delle li- ste che lo sostenevano stavano convergendo su una linea di opposizione costruttiva, coesa e propositiva, non sia motivo di sconforto, sfiducia, ma costituisca input per rinnovato impegno, di una ritrovata passione tra città e cittadini, simbolo di un amore che non si è mai spento ma che ha biso- gno di nuovi stimoli. E’ difficile dover ricominciare dopo aver speso energie, sacrificato tem- po e attenzioni verso le persone care e creduto in una guida che, per proprie ragioni ha deciso di non essere più tale, che ha lasciato smarriti candidati ed elettori della propria coalizione, che ha affidato a delle righe le motivazioni alla sua decisione, ma questa città ha bisogno di persone che, alla fine del mandato, mostrino con orgoglio i calli sulle mani. E questa sarà testimonianza dell’impegno profuso, sarà la vostra medaglia. Noi crediamo in voi, dobbiamo, per amore di questa città che restituisce con generosità il poco o nulla che le doniamo. Che non ci siano vincitori e vinti, ma buoni amministratori che mettono a frutto, come un pater familias, i pochi introiti e facciano fronte a grandi impegni. Che sia reso concreto il termine di Comunità, che si faccia in modo di ritrovare quel senso di appartenenza che contraddistingue il no- stro Sud, che ha permesso di far fronte al secondo dopoguerra, con umiltà ed orgoglio. Una città accogliente, che deve continuare a fare squadra di fronte alla sopraffazione. Ecco, caro Sindaco, cari consiglieri, abbiate cura di Molfetta, dei suoi cittadini, della fiducia che hanno riposto in voi, siate la voce che urla di fronte alle ingiustizie. Un lavoro impegnativo, ricostituire la fiducia nei confronti delle Istituzioni, non sarà facile ma ce lo dovete. In maggioranza ed opposizione ci sono uomini e donne validi e motivati, ce la farete. Cinque anni non sono troppi ma neanche pochi, cinque anni che per- metteranno ai giovani che non hanno potuto esprimere il diritto di voto, di poterlo fare al termine del mandato. Siano loro i vostri riferimenti. E l’ascolto, continuo, incessante, costante. Auguri Sindaco, auguri Consiglieri, auguri a noi. Auguri Molfetta.