Recupero Password
Bocciato Emiliano. La commissione regionale ha bocciato per la seconda volta il piano di riordino ospedaliero cpn i tagli anche per Molfetta Il presidente della Commissione Romano si dimette. L'opposizione: a dimettersi dovrebbe essere Emiliano
18 gennaio 2017

BARI - Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano è stato bocciato la seconda volta. La commissione regionale sanità ha infatti respinto, con 5 voti a favore e 6 contro, il piano ospedaliero che prevedeva tagli anche per Molfetta.
Hanno votato contro Cosimo Borraccino di Sinistra italiana, i due consiglieri del Movimento 5 Stelle, un consigliere di Forza Italia, uno del Cor e un consigliere del Pd, Paolo Campo.
Il presidente della commissione Giuseppe Romano si è dimesso.

Una sconfitta a tutto campo per Emiliano che dovrà rivedere le sue posizioni e un piano che faceva acqua da tutte le parti, con la chiusura di ben 8 ospedali, con la scelta di adottare un rapporto tra posti letto per ogni mille abitanti (2,75 Pl/1000 ab) di gran lunga inferiore a quanto previsto dal DM 70/2015, con 3 posti letto per 1000 abitanti.

Piano di riordino, Cor: “Dopo la doppia bocciatura a dimettersi dovrebbe essere Emiliano non Romano”

Dichiarazione del gruppo regionale dei Conservatori e Riformisti (Ignazio Zullo, Erio Congedo, Luigi Manca, Renato Perrini e Francesco Ventola)

 A dimettersi deve essere non il presidente della Commissione Sanità, Romano, che invece deve rimanere al suo posto,  ma l’assessore alla Sanità, Emiliano.

Il Piano di Riordino Ospedaliero viene per la seconda volta sonoramente bocciato dai consiglieri regionali. Una bocciatura trasversale (oggi hanno votato contro anche due consiglieri di maggioranza) che dimostra come la nostra opposizione non fosse strumentale e preconcetta.

I colleghi Borraccino e Campo danno forza alla nostra azione dimostrando che questo Piano di Riordino non è di centrosinistra o di centrodestra: è un provvedimento che deve migliorare la Salute dei pugliesi. Tutti i pugliesi! Per cui il presidenti Emiliano e Romano dovrebbero ringraziare i due consiglieri di riferimento che oggi hanno dimostrato lealtà verso i pugliesi, prima ancora che verso una parte politica.

Emiliano, però, non può non trarre le conclusioni dalla questa seconda bocciatura: ha fallito come Assessore alla Sanità! Se il provvedimento più importante del suo Assessorato non passa l’esame dei consiglieri che rappresentano il territorio, deve essere consequenziale e dimettersi da assessore. Anche perché la Puglia ha bisogno di un assessore alla sanità tempo pieno che sia attento alle esigenze del territorio pugliese, ma soprattutto che abbia il tempo di stare ad ascoltarlo.

Borraccino: “Bocciato per la seconda volta il Piano di riordino ospedaliero”

Una nota  del consigliere  Cosimo Borraccino, Presidente della II Commissione

Bocciato per la seconda volta in Commissione Sanità il Piano di riordino ospedaliero. Un dato politico molto forte di cui il presidente Emiliano deve tener assolutamente conto in futuro. Hanno votato contro oltre al sottoscritto, i due consiglieri del Movimento 5 Stelle, un consigliere di Forza Italia, un consigliere dei CoR, e un consigliere del PD, Paolo Campo. Il presidente della III  Commissione, Giuseppe Romano, si è dimesso.

Ci siamo  presentati  con ben 16 proposte emendative per  cercare di risolvere almeno le criticità macroscopiche , sollecitate a viva voce in primis dai cittadini e poi dagli operatori del settore, dalle associazioni di categoria, dai sindacati.

Il nostro voto si è confermato contrario, innanzitutto per la decisione di chiudere 8 ospedali in tutta la regione. Per la scelta di adottare un rapporto tra posti letto per ogni mille abitanti (2,75 PL/1000ab.) di gran lunga inferiore rispetto a quanto previsto dal DM 70/2015, 3,00PL/1000ab. 

Si  rinunciava  quindi senza nessuna logica, senza alcuna sensibilità,  ad oltre 1000 posti letto in totale in tutta la Puglia. Tutto ciò a danno soprattutto delle province di Taranto, Brindisi e Lecce, territori carichi di criticità ma che presentano anche un richiamo turistico rilevante  per la nostra regione e di cui dobbiamo andare fieri. Ma tutto  ciò va assolutamente considerato nel momento in cui si pianifica la gestione  della sanità  territoriale : da amministratori regionali non possiamo dimenticare che questi territori stagionalmente  si trovano a ospitare bacini di utenze elevati o che risultano già gravati da altre drammatiche situazioni ambientali oltre ad essere punti hotspot per migranti. È dunque  assolutamente  sbagliato che tali territori si fossero ritrovati con  un rapporto posti letto/ 1000 abitanti pari a 2,56 e dunque ancora maggiormente al di sotto di quanto previsto dal DM 70/2015 .

Avevamo inoltre proposto  di lasciare invariata la Neurochirurgia del  "Di Venere" di Bari, il Presidio Ospedaliero di Molfetta, i reparti  funzionanti dell’Ospedale di Triggiano e di quello di Casarano, senza dimenticare il nostro ribadito no alla chiusura degli Ospedali di Grottaglie e di quello di Trani.
Inoltre una cosi drastica chiusura di molti reparti e presidi risultava  a mio parere ancora prematura, data la mancanza della predisposizione di  una rete di servizi sostitutivi, per non parlare della prevista costruzione ex novo di nosocomi come il San Cataldo di Taranto ormai attesa da anni!

Tutto ciò era ed è stato  evidentemente   ritenuto  fondamentale assieme alle altre criticità : stiamo parlando della salute dei bambini pugliesi, della donne pugliesi, degli uomini pugliesi!

Abbiamo ragione quando diciamo che è  più appropriato intervenire sulla Sanità privata che dovrebbe  funzionare più con le proprie risorse e non con quelle pubbliche. Quando parliamo di  contrastare  la mobilità passiva, che pesa sul bilancio per ben 250 milioni di euro. La nostra regione  è ricca di  eccellenze che sarebbero ancora più efficienti se venissero supportate anche minimamente!

A questo punto è necessario un confronto serio all’interno della maggioranza nell’interesse dei pugliesi che attendono una seria programmazione sanitaria.

Il grosso movimento di base della popolazione pugliese ha trovato una giusta rispondenza all'interno della Commissione Sanità,  adesso al presidente/ assessore Michele Emiliano il compito di ricomporre la frattura tra la politica e la comunità pugliese. 
Sinistra italiana ha mantenuto coerentemente le cose  dette da settembre scorso, da quando bocciamo per la prima volta il Piano in Commissione.
Non rinunciamo a lottare per una Sanità migliore.

 

Nominativo  
Email  
Messaggio  
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""



Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2025
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet