Bitonto, Piero Degli Antoni presenta il suo ultimo libro "Blocco 11. Il bambino nazista"
"Tutti hanno qualcosa da espiare, e le storie dei dieci prigionieri si intrecciano in reciproche accuse, confessioni, racconti e ammissioni di colpa"
BITONTO - Oggi alle ore 19.00 presso il Palazzo Antica Via Appia (Via Porta Robustina n. 34, 36, 38 Bitonto), Piero Degli Antoni presenterà il suo ultimo libro "Blocco 11. Il bambino nazista". Introduce Gianna Sammati (insegnante).
Contenuti del Libro: In un campo di concentramento nazista dieci detenuti sono rinchiusi in isolamento per una notte. Sono condannati a pagare con la vita la colpa di tre compagni che sono riusciti a evadere da quell'inferno, e la loro esecuzione è fissata per la mattina dopo.
Ma il comandante del campo, che non può permettersi di sprecare troppa "forza lavoro", decide che solo uno di loro verrà sacrificato e infligge ai prigionieri un crudele supplizio: nel corso di quella stessa notte dovranno stabilire da soli chi merita di sopravvivere e chi no.
Nella baracca d''isolamento la tensione e la paura sono insostenibili, i detenuti devono tirare fuori un nome, altrimenti verranno fucilati.
L''invisibile ghigliottina pende minacciosa sulla testa di ciascuno di loro: tutti hanno qualcosa da espiare, e le storie dei dieci prigionieri si intrecciano in reciproche accuse, confessioni, racconti e ammissioni di colpa. Mentre il comandante nazista è impegnato in una lunga partita a scacchi con suo figlio, in cui i pedoni del gioco sono accomunati ai dieci detenuti in un parallelo macabro e perverso, quella terribile notte viene infine rischiarata dalle prime luci dell''alba e dieci anime sono ancora in bilico, sospese tra la condanna e l'assoluzione.
Chi di loro sarà sacrificato? Alle prime luci dell'alba i prigionieri sono ancora in attesa, in bilico tra la vita e la morte.
Piero Degli Antoni: nasce, del tutto casualmente, a Bergamo, il 22 febbraio 1960. All'età di sei anni, interrogato dal padre circa la professione che intende intraprendere da grande, spiazza l''interlocutore affermando: "Lo scrittore". Messo di fronte all'evidenza del fatto (e siamo negli anni Sessanta!) che gli scrittori difficilmente si guadagnano il pane e non parliamo del companatico, il giovane autore ripiega su un mestiere più abbordabile: "Allora farò il giornalista". Purtroppo, sarà proprio questa la strada che imboccherà 12 anni più tardi.
Piero Degli Antoni diventa a 20 anni il più giovane giornalista italiano: non se ne accorge nessuno. Assunto da quattro quotidiani e licenziato da tre, Degli Antoni conosce i lati più ardui del lavoro: il primo giornale chiude a pochi mesi dalla sua assunzione.
Con altri disperati fonda un giornale in cooperativa, che sopravvive di stenti per qualche anno, e poi un secondo, che chiude dopo qualche mese. Incomprensibilmente, qualcuno gli attribuisce la fama di menagramo. Accanto al giornalismo, Degli Antoni non abbandona le velleità letterarie. Al primo romanzo, iniziato a cinque anni su un quaderno a quadretti dalla copertina rossa, ne seguono molti altri appartenenti ai generi più vari, soprattutto fantascienza e gialli. I manoscritti vengono implacabilmente respinti dagli editori anche se, a un premio Mont Blanc, riesce ad arrivare in finale. È il 1998 quando Bompiani decide di pubblicare Gli uomini preferiscono le donne, romanzo leggero e umoristico in cui l''autore approfitta della bonomia dei suoi lettori per sfogare i traumi di una storia d'amore finita male. Nel 2000 segue Sarò sincero, altro romanzo umoristico mentre, con La verità è un'altra, Degli Antoni torna al suo primo amore: il giallo. Seguono, per Rizzoli, i thriller Ghiaccio sottile, ambientato a 7000 metri sull'Himalaya, e La notte di Peter Pan, compresso in sole 9 ore. Per Feltrinelli nel 2008 è uscito Quel che non è stato, tentativo di mescolare narrativa sentimentale e thriller.
A parte l''attività professionale, Piero Degli Antoni coltiva un numero impressionante di hobby: ne pratica molti e tutti malissimo. Mountain bike, sci-alpinismo, sci di fondo, sono i principali, a cui vanno aggiunti windsurf, sci da discesa, snowboard, vela, sub. In realtà, la sua unica grande passione è la lettura: il passatempo ideale per un pigro come lui. Subito dopo, viene il cinema. Spesso agli amici, con finta nonchalance, chiede: "Non trovate che assomigli un pò a Mel Gibson?" Gli amici gli dicono di sì e intanto chiamano la Croce Rossa. In realtà, da quando gli sono nati Leonardo (1995), Cecilia (1998), Elisa Allegra (2004) sono loro ad essere diventati la sua principale occupazione, equamente divisa con la moglie Rossella. Nessuno riesce a batterlo a puzzle, traforo e memory.