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Bitonto, Piero Degli Antoni presenta il suo ultimo libro "Blocco 11. Il bambino nazista" "Tutti hanno qualcosa da espiare, e le storie dei dieci prigionieri si intrecciano in reciproche accuse, confessioni, racconti e ammissioni di colpa"
11 gennaio 2011

BITONTO - Oggi alle ore 19.00 presso il Palazzo Antica Via Appia (Via Porta Robustina  n. 34, 36, 38 Bitonto), Piero Degli Antoni presenterà il suo ultimo libro "Blocco 11. Il bambino nazista". Introduce Gianna Sammati (insegnante).
Contenuti del Libro:
In un campo di concentramento nazista dieci detenuti sono rinchiusi in  isolamento per una notte. Sono condannati a pagare con la vita la colpa  di tre compagni che sono riusciti a evadere da quell'inferno, e la  loro esecuzione è fissata per la mattina dopo.
Ma il comandante del  campo, che non può permettersi di sprecare troppa "forza lavoro", decide  che solo uno di loro verrà sacrificato e infligge ai prigionieri un  crudele supplizio: nel corso di quella stessa notte dovranno stabilire  da soli chi merita di sopravvivere e chi no.
Nella baracca  d''isolamento la tensione e la paura sono insostenibili, i detenuti  devono tirare fuori un nome, altrimenti verranno fucilati. 
L''invisibile ghigliottina pende minacciosa sulla testa di ciascuno di  loro: tutti hanno qualcosa da espiare, e le storie dei dieci prigionieri  si intrecciano in reciproche accuse, confessioni, racconti e ammissioni  di colpa. Mentre il comandante nazista è impegnato in una lunga partita  a scacchi con suo figlio, in cui i pedoni del gioco sono accomunati ai  dieci detenuti in un parallelo macabro e perverso, quella terribile  notte viene infine rischiarata dalle prime luci dell''alba e dieci  anime sono ancora in bilico, sospese tra la condanna e l'assoluzione. 
Chi di loro sarà sacrificato? Alle prime luci dell'alba i prigionieri  sono ancora in attesa, in bilico tra la vita e la morte.  
Piero Degli Antoni: nasce, del tutto casualmente, a Bergamo, il 22  febbraio 1960.  All'età di sei anni, interrogato dal padre circa la professione che  intende intraprendere da grande, spiazza l''interlocutore affermando:  "Lo scrittore". Messo di fronte all'evidenza del fatto (e siamo negli  anni Sessanta!) che gli scrittori difficilmente si guadagnano il pane e  non parliamo del companatico, il giovane autore ripiega su un mestiere  più abbordabile: "Allora farò il giornalista". Purtroppo, sarà proprio  questa la strada che imboccherà 12 anni più tardi. 
Piero Degli Antoni diventa a 20 anni il più giovane giornalista  italiano: non se ne accorge nessuno. Assunto da quattro quotidiani e  licenziato da tre, Degli Antoni conosce i lati più ardui del lavoro: il  primo giornale chiude a pochi mesi dalla sua assunzione.
Con altri  disperati fonda un giornale in cooperativa, che sopravvive di stenti per  qualche anno, e poi un secondo, che chiude dopo qualche mese.  Incomprensibilmente, qualcuno gli attribuisce la fama di menagramo.  Accanto al giornalismo, Degli Antoni non abbandona le velleità  letterarie. Al primo romanzo, iniziato a cinque anni su un quaderno a  quadretti dalla copertina rossa, ne seguono molti altri appartenenti ai  generi più vari, soprattutto fantascienza e gialli. I manoscritti  vengono implacabilmente respinti dagli editori anche se, a un premio  Mont Blanc, riesce ad arrivare in finale. È il 1998 quando Bompiani  decide di pubblicare Gli uomini preferiscono le donne, romanzo leggero e  umoristico in cui l''autore approfitta della bonomia dei suoi lettori  per sfogare i traumi di una storia d'amore finita male. Nel 2000  segue Sarò sincero, altro romanzo umoristico mentre, con La verità è  un'altra, Degli Antoni torna al suo primo amore: il giallo. Seguono,  per Rizzoli, i thriller Ghiaccio sottile, ambientato a 7000 metri  sull'Himalaya, e La notte di Peter Pan, compresso in sole 9 ore. Per  Feltrinelli nel 2008 è uscito Quel che non è stato, tentativo di  mescolare narrativa sentimentale e thriller. 
A parte l''attività professionale, Piero Degli Antoni coltiva un  numero impressionante di hobby: ne pratica molti e tutti malissimo.  Mountain bike, sci-alpinismo, sci di fondo, sono i principali, a cui  vanno aggiunti windsurf, sci da discesa, snowboard, vela, sub. In  realtà, la sua unica grande passione è la lettura: il passatempo ideale  per un pigro come lui. Subito dopo, viene il cinema. Spesso agli amici,  con finta nonchalance, chiede: "Non trovate che assomigli un pò a  Mel Gibson?" Gli amici gli dicono di sì e intanto chiamano la Croce  Rossa.  In realtà, da quando gli sono nati Leonardo (1995), Cecilia (1998),  Elisa Allegra (2004) sono loro ad essere diventati la sua principale  occupazione, equamente divisa con la moglie Rossella. Nessuno riesce a  batterlo a puzzle, traforo e memory.  

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