Bello il corteo storico di S. Rita a Molfetta, ma disturbato da un'auto in sosta lungo il percorso
MOLFETTA – Si è concluso con successo il Corteo storico di S. Rita organizzato dalla parrocchia San Domenico e dal parroco don Franco Sancilio.
Una bella manifestazione disturbata, però, dal comportamento del solito incivile, che ha lasciato la sua vettura in sosta lungo il percorso e quello che è più grave è che la polizia municipale non si è preoccupata di rimuoverla. E’ stata almeno multata?
Ecco la lettera di denuncia che ci ha scritto la nostra apprezzata collaboratrice Marisa Carabellese:
«Caro Direttore,
domenica 15 maggio, è sfilato per la nostra città il Corteo storico di Santa Rita.
Accurata la documentazione storica, costumi bellissimi, coinvolti grandi e piccoli – delizioso il gruppo delle piccole api – e poi i colori accesi degli sbandieratori, i tamburini, i mangiatori di fuoco, le coppie dei nobili che incedevano solennemente nei loro abiti sontuosi e il popolo, il clero, le Suore con le lanterne… tutto ricostruito con grande fedeltà e creatività. Una gioia per gli occhi, e una manifestazione che dà lustro alla città. Io ero sul balcone di una carissima amica che domina via Margherita, per cui il corteo era godibile dai Cappuccini fino a piazza Vittorio Emanuele, luogo ideale per riprendere film e fare foto, ma la voglia di fotografare e fare primi piani è passata a tutti: come è accaduto negli anni scorsi per la processione del Corpus Domini, il corteo era disturbato da una macchina parcheggiata proprio sotto il divieto, in prossimità dell’angolo di via Respa. E non era certo l’unica durante il percorso. Ma possibile che a Molfetta dobbiamo sempre distinguerci per indifferenza e menefreghismo? Mi hanno detto che la macchina era lì dalla sera prima, forse non è stato possibile identificare il proprietario, ma a Molfetta non c’è un carro attrezzi?
Scusami lo sfogo di cittadina indignata e purtroppo convinta che nella prossima processione del Corpus Domini il Santissimo farà lo slalom fra le macchine.
Sempre con stima e amicizia,
Marisa Carabellese»
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