BASKET - Molfetta in semifinale. La gioia del presidente Bellifemine
MOLFETTA – 4.5.2005
Un grande successo per il Centro Ford Molfetta, che sbarca in semifinale dove affronterà la Granoro Corato, che ha eliminato Bisceglie. Sicuramente una semifinale di grande prestigio quella tra Corato e Molfetta, ma è bene spendere ancora qualche parola sui quarti.
Strana la serie di Molfetta con Ceglie, con tre vittorie esterne su tre partite, di cui la prima e l'ultima dopo matches sul filo dell'equilibrio.
Ovviamente grande soddisfazione in casa molfettese, con squadra, staff tecnico e dirigenziale al settimo cielo.
Ceglie si è confermata squadra forte ma non imbattibile, e forse la brusca sconfitta in gara 2 è servita a dare la giusta scossa ai molfettesi, chiamati ad una partita da dentro-fuori a Cisternino.
Se si perdeva si andava a casa, e così è arrivata la reazione, che ha condotto la squadra di Carolillo ad aggiudicarsi la sfida.
Sicuramente Molfetta è una squadra strana, che non sempre riesce ad esprimere tutto il suo potenziale, ma quando lo fa diventa difficile da fermare, per tutti. E quando qualcuno ha sottovalutato capitan Gesmundo e compagni, è spesso stato punito.
Soddisfatto il presidente Bellifemine: “Battere una squadra forte come Ceglie è senz'altro una gran cosa, che ci permette tra l'altro di essere tra le prime quattro squadre del campionato, credo anche con merito. Non vogliamo fermarci, però, perché la squadra ha dimostrato le sue potenzialità e può stare in campo con tutti alla pari. Siamo una realtà in crescita, non più la timida società che solo un anno e mezzo fa si affacciava per la prima volta alla C1. Ora fuori ci conoscono, e un po' ci temono. Ora Molfetta è Molfetta, non una squadra qualsiasi. Il Corato è senz'altro favorito, anche per via del fattore campo, ma ora noi abbiamo la mente sgombra e nulla da perdere. La nostra sfida è lanciata. Anzi invito il nostro pubblico a sostenerci in casa e fuori. Insieme potremmo toglierci numerose soddisfazioni”.
Gara-1 domenica prossima a Corato alle ore 18. Molfetta c'è.
Michele Bruno