BASKET - Corato - Centro Auto Ford Molfetta 68 - 48
CORATO: Stella 6, Motta 11, Onetto 18, Polselli 14, Scorrano 13, Stura 2, Grimaldi 4, Ferilli G., Resta D., Resta G. n.e.. All. Gatta Franco.
MOLFETTA: Maggi 8, Teofilo 12, Leo 14, Paganucci 2, Ciavolella 5, Filianoti 5, Nord 2, Gadaleta, Bigi n.e., Braidot n.e.. All. Carolillo Sergio.
Arbitri: Crescenzo Francesco di Montecorvino Pugliano (Sa) e Cannoletta Gregorio di S. Nicola la Strada (Ce).
Parziali: 17-10, 27-25, 43-36, 68-48.
Note: Presenti oltre 100 tifosi ospiti.
Percentuali: Corato: T.L: 4/6 (67%); T.2 20/31 (65%); T.3: 8/24 (33%). Molfetta: T.L: 8/13 (62%); T.2 11/41 (27%); T.3: 6/18 (33%).
Sull'orlo di un precipizio o di fronte ad un bivio? Sono queste le domande che ci poniamo dopo la quarta sconfitta nelle ultime cinque gare. La Nuova Virtus Molfetta dopo aver dominato per tutto il corso del girone d'andata a tre gare dal termine della regular season sembra essersi smarrita nel girone dantesco “dei violenti contro se stessi” condizionando il proprio cammino un po' involontariamente e senza colpe degli infortuni, ma soprattutto da fattori inspiegabili che vanno risolti prima di ulteriori complicazioni. In queste situazioni si cerca di trovare il capro espiatorio, il che non serve anzi peggiora ulteriormente le cose, le colpe sono da condividere assieme chi più chi meno con umiltà e senso di responsabilità.
Corato fa emergere ancor più i problemi che questa squadra sta affrontando affossando la Virtus nella gara della svolta. Con Bigi e Braidot ai box con la febbre, coach Carolillo rispolvera Filianoti dal primo minuto, affidandosi un po' alla buona sorte che ultimamente gli ha voltato le spalle. La tripla di Teofilo dà il via alla gara, ma il Corato non resta a guardare e risponde con un break di 6-0 prima di una nuova tripla questa volta dalle mani di Maggi. Onetto lo imita ed è 9-6.
Il ritmo della gara è da subito serrato, lo si nota dalla quantità di errori da entrambe le parti; resterà tale fino al tracollo molfettese. Polselli trova strada libera sotto i tabelloni e punisce gli ospiti due volte consecutive. Il solo Teofilo tiene a galla i suoi, prima della sirena 17-10. Costretto a rotazioni continue per l'assenza della guardia titolare (Bigi), Carolillo prova con i due play a cambiare l'andamento del match. Dopo numerosi errori in attacco da entrambi i quintetti il Molfetta riesce ad imporre un break di 0-8 ai coratini portandosi in vantaggio. Il Corato si sblocca con Stella in contropiede. Due buoni possessi finalizzati dalla lunetta tengono i padroni di casa in vantaggio al riposo lungo.
I guai iniziano al rientro sul parquet. Il break di 10-0 parla da solo. La Virtus reagisce come meglio può con Maggi e Ciavolella, ma a condizionare la gara sono gli errori in fase di possesso e di finalizzazione. Due triple di Onetto e Motta tagliano le gambe agli ospiti che tornano in panchina sul 43-36.
Il punteggio la dice tutta su come si è giocato molto in fase di possesso e su come la gara sia stata condizionata da numerosi errori a canestro. È, purtroppo, Scorrano il protagonista dell'ultimo quarto: ruba la scena con quattro triple che ammazzano definitivamente la partita, senza calcolare il resto che diventa quasi un'umiliazione. 68-48 è il risultato finale.
Ora la Virtus deve salvare l'equipaggio prima del naufragio e la classifica che dopo questa giornata si è ulteriormente accorciata.
Intanto il gruppo ultras dopo la gara si è riunito al palazzetto per organizzare al meglio il prossimo evento al PalaPoli. Anche in questo momento difficile i tifosi sono vicini alla squadra, pronti sempre a sostenerla. Il sesto uomo in campo sta entrando in azione.
CLASSIFICA: Ruvo (*) 36, Potenza (*) 36, MOLFETTA 34, Ostuni (*) 32, Corato 30, Bernalda (*) 30, Canicattì 28, Aprilia 28, Catanzaro 24,(*) Pozzuoli 24 (*), Maddaloni (*)24, Catania(*)16, S.Severo (*)8, Melfi (*)6, Giulianova (*) 6.
*una partita in meno
Risultati 26ª giornata:
Maddaloni – Melfi 75-69
Bernalda – Ruvo 74-71
San Severo – Canicattì 77-80
Potenza – Catanzaro 84-44
Aprilia – Giulianova 78-49
Catania – Ostuni 53-64
Autore: Leonardo de Sanctis