Bari, truffa al servizio sanitario nazionale, denunciati 71 medici
BARI - 7.12.2005
Con l'accusa di falso in atto pubblico e truffa aggravata ai danni del Servizio sanitario nazionale, 71 medici pugliesi sono stati denunciati da militari del gruppo repressione frodi del Nucleo regionale di Polizia tributaria della Guardia di finanza. I medici avrebbero ottenuto dalla Regione borse di studio senza averne titolo, causando un danno nei confronti del Servizio sanitario nazionale di circa un milione e mezzo di euro. I provvedimenti sono stati presi a conclusione di indagini durate circa sei mesi, dirette dal pm presso il tribunale di Bari Carmelo Rizzo.
Le indagini hanno riguardato i corsi di formazione specifica in medicina generale organizzati per il periodo tra il 2002 e il 2006 dalla Regione Puglia, indetti con decreto del ministero. In particolare i professionisti - secondo gli investigatori - hanno attestato falsamente che non vi erano motivi di incompatibilita' inducendo cosi' gli enti a concedere loro le borse di studio.
I controlli hanno infatti evidenziato che i medici, oltre alla borsa di studio, percepivano compensi provenienti sia dalla loro attivita' libero-professionale prestata in altri presidi ospedalieri della regione o in strutture private, sia da prestazioni nei propri studi professionali, in violazione a quanto prevede la legge che regola l'organizzazione e la didattica dei corsi.