Bari, nelle giostre trasportavano droga e armi: sgominata la banda del luna park. Arrestate 19 persone (due di Molfetta) e un carabiniere
BARI – Con le giostre trasportavano droga dalla Campania e dalla Spagna, armi ed esplosivo dalla Grecia e dalla Croazia, che nascondevano in camper e carrozzoni per consegnarla ai clan locali.
Il traffico illecito è stato stroncato dalla Procura di Bari, i Pm Eugenia Pontassuglia e Renato Nitti, hanno svolto le indagini, mente il gip del tribunale Marco Guida ha ordinato alla Polizia l’arresto di 19 persone (due di Molfetta), mentre altre 2 sono ricercate.
Questi gli arrestati: Al vertice dell’organizzazione c’era Amilcare Monti Condesnitt, pregiudicato di 44 anni. Insieme a lui sono finiti in carcere Ettore Magnifico Monti Condesnit, Massimo Campanaro, Luca Vito Surico, Vincenzo Marsala, Nicola Indellicati, Gerardo Mariotti, Jody Montenero, Luca Di Bari, Vitangelo Luciani, Fabio Luciani (entrambi di Molfetta), Pasquale Naso, Costantino Galletto, Giuseppe Dentice, Gennaro Delduca. Ai domiciari, Brajan Monti Condesnit, Francesco Eremita, Nicola Marinelli e Cataldo Lentini.
Il gruppo aveva la propria base a Gioia del Colle. I giostrai prestavano la loro opera durante le feste patronali pugliesi, ma anche in quelle greche: da qui la scelta di battezzare l’operazione con il termine greco «Panakiri» (feste di folclore).
La polizia ha trovato 19 chili di sostanze stupefacenti e 7 chili di tritolo, munizioni e pistole in dotazione all’esercito slovacco. Le armi finivano nelle mani delle cosche pugliesi e anche della Camorra napoletana. Sono stati sequestrati: 5 appartamenti tra Gioia del Colle e Margherita di Savoia, 15 aziende e quote societarie relative ad attività di intrattenimento e spettacolo, un’azienda di costruzioni riconducibile al capo la Icifim, ancora 28 appezzamenti di terreno, 11 auto di grossa cilindrata, tra cui Porche, Jeep e Mercedes, 2 caravan 12 attrezzi fra rimorchi e motrici.
Agli atti dell’indagine ci sono anche due conversazioni telefoniche in cui uno dei giostrai arrestati parla di due trasferimenti di immigrati attraverso il porto di Bari.
Gli inquirenti non escludono che, nascosti tra le giostre dentro i carrozzoni della compagnia, siano passati anche clandestini. Tra gli arrestati è finito anche un carabiniere Pasquale Naso in servizio a Canosa che aiutava il gruppo.