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Bari, Armenio (Civica Monti)attacca Azzollini sul porto: autorità portuale unica per Molfetta, Bari, Monopoli e Barletta
11 febbraio 2013

BARI  - L'avv. Francesco Armenio di Molfetta candidato al Senato per la lista civica Monti attacca il sen. Antonio Azzollini del Pdl per la politica scellerata sul nuovo porto di Molfetta con l'isolamento da tutte i porti pugliesi, col rischio di restare isolato e senza traffici, una nuova cattedrale nel deserto.
L'occasone è stata la cerimonia di commemorazione organizzata dall’autorità portuale di Bari, nel giorno in cui ricorreva il quattordicesimo anniversario della scomparsa dell’ex ministro dell’Armonia, noto politico pugliese Tatarella. Una corona di alloro è stata deposta ai piedi della lapide dedicata alla sua memoria, dall’assessore comunale Gianluca Paparesta in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale e dall’ammiraglio De Giglio alla presenza dei lavoratori del porto e di una delegazione di Futuro e Libertà, composta dall’europarlamentare on. Tatarella, dal coordinatore nazionale del partito on. Roberto Menia e dal candidato al senato nella Lista Civica per Mario Monti, l’avvocato molfettese Francesco Armenio. La cerimonia è stata preceduta da un incontro della delegazione politica di Fli con il Presidente dell’Autorità portuale Mariani che ha illustrato le prospettive di rilancio dei porti pugliesi.
L’avvocato Armenio, ex armatore e legale specializzato in porti e imprese che operano all’interno delle aree portuale sottolineando che “l’Italia è un Paese che nella specificità del mare e nei traffici che il mare attrae, ha uno dei più importanti volani dello sviluppo nazionale”,  ha ricordato quello che era il pensiero di Tatarella, “il quale immaginava questa città e questa Regione come una piattaforma logistica lanciata sul Mediterraneo. E’ evidente che l’interpretare in grande questo ruolo significa creare sistema e far sì che non si pensi su logiche isolate, non si immagini soltanto il grido di campanile ma s’immagini invece di essere protagonisti del Sistema Italia proiettato in Europa.
Per queste ragioni, l’avv. Armenio nell’illustrare la situazione del porto di Molfetta ha sottolineato “la necessità che i porti di Bari, Molfetta, Monopoli e Barletta, debbano essere riuniti sotto l’egida di un’unica autorità portuale. In questo modo – ha osservato Armenio - si razionalizzerebbero i progetti di integrazione infrastrutturale, valorizzando in maniera più sinergica, all’insegna del contenimento dei costi, le specificità territoriali rilanciando le vocazioni diportistiche, commerciali e turistiche della costa pugliese”.    
 
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Le tesi del sig. Armenio, così come quelle di coloro che propugnano un'azione forte di "aggregazioni in sinergia" in tutte le manifestazioni sociali, impprenditoriali ed altro (sulle false righe delle cooperative che, a parte le degenerazioni scaturite, non dall'idea in sé, ma da comportamenti indegni, sono sempre risultate vincenti) sono più che condivisibili. Ma nel nostro S.S.P.(S.) - ex - prevale un senso dell'autarchia assolutamente fuori luogo, in tutte le sue manifestazioni di pensiero. E la linea di pensiero, se vogliamo, è promanazione diretta di "Arcore", da dove il sig. Berlusconi - nessuno, ha dichiarato, vanta più esperienza di quella sua maturata in un ...ventennio, ahinoi!, di governo - spara che è stata un'enorme iattura entrare nell'Euro e, più in generale, in Europa; auspicando un ritorno alla vecchia, cara Lira. Per questi signori, forse il tempo non è passato; il Mondo non è cambiato (nel bene e nel male). Tutti devono cercare di aggregarsi per sopravvivere. Sembra, almeno per ora, passata l'epoca dei personalismi politico culturali, perfino la "perfida Albione", in qualche modo, ha sposato, non completamente (tiene, non si sa per quanto ancora, un piede dentro ed uno fuori dall'Europa), questa linea di pensiero. Ma loro? Niente, Molfetta, la città, il suo porto devono sopravvivere, in splendida solitudine, battendosi - ...orcio di metallo fra orci di argilla, che poi sarebbero, secondo loro, le varie Autorità, Città metropolitane, ecc., e prosperare e, sopratutto CONCORRERE con successo nel mercato globale che, volenti o nolenti, regola le nostre esistenze.
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