Barbarie di Capodanno: arrestati 5 maggiorenni. Il centrosinistra: bene i carabinieri, male il sindaco
La guerriglia urbana con auto rovesciata in piazza V. Emanuele
Dopo accurate indagini i carabinieri del Comando Provinciale di Bari hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa della misura cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Trani, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di cinque maggiorenni, a carico dei quali sono emersi gravi indizi di colpevolezza in relazione agli episodi di guerriglia urbana attuati in occasione dei festeggiamenti per Capodanno 2024. Le scene, immortalate in alcuni video registrati dalle persone presenti e diventate virali sui social network, erano state trasmesse anche dalle maggiori testate nazionali. Le stesse ritraevano un gruppo di giovani che, approfittando dei festeggiamenti, si rendevano responsabili di gravi condotte, seminando il panico tra le vie cittadine, capovolgendo e vandalizzando anche un’autovettura in sosta, colpita dal lancio di numerosi petardi ed ordigni artigianali nel tentativo di incendiarla. Momenti di grande tensione durante i quali l’euforia per i festeggiamenti ha lasciato il passo ad azioni criminali incontrollate da parte di un manipolo di soggetti che, senza alcuna remora, avevano anche ripreso le loro gesta, compiacendosene mentre le divulgavano sulle piattaforme social. Le tempestive indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Trani e consistite nella disamina dei filmati registrati dai vari impianti di video-sorveglianza presenti nell’area interessata dagli eventi, nonché dall’analisi degli stessi video circolati sul web, hanno consentito all’Autorità Giudiziaria di emettere la misura cautelare nei confronti dei cinque soggetti che hanno un’età compresa tra i 22 e i 26 anni, tratti in arresto per il reato di “Pubblica intimidazione con uso di ordigni e materiale esplodente”, introdotto dal cd. “decreto Caivano”. Ulteriori tre provvedimenti restrittivi, questa volta a carico di minori di anni 18, sono stati poi emessi per responsabilità connesse ai disordini scaturiti la notte di capodanno in Piazza Vittorio Emanuele. Questa volta è la Procura presso il Tribunale per i Minori di Bari che ha analizzato nel dettaglio tutte le risultanze investigative avanzate dai Carabinieri della Compagnia di Molfetta. Sono tre i ragazzi minorenni a carico dei quali i Magistrati di Bari hanno ritenuto dover procedere per gli episodi di guerriglia urbana attuati in occasione dei festeggiamenti per il Capodanno 2024. Le forze di opposizione di centrosinistra a Molfetta, Area Pubblica, L’Alternativa, Partito Democratico, Rinascere, Sinistra Italiana, hanno espresso soddisfazione per la rapida azione dei carabinieri per aver individuato e arrestato i vandali della notte di fuoco di Capodanno e hanno confermano la responsabilità del sindaco Tommaso Minervini per la mancata sicurezza in città e il tentativo di intestarsi il merito dell’operazione. «In soli 15 giorni, questa volta, lo Stato ha dato un segno importante della sua presenza istituzionale e della sua capacità repressiva a fronte di un episodio che ha portato la nostra città, in senso altamente negativo, alla ribalta delle cronache nazionali. Come forze politiche del centrosinistra, sentiamo il dovere morale di encomiare e ringraziare la Magistratura ed i Carabinieri della Compagnia di Molfetta per la tempestività del lavoro svolto e per l’efficacia della penetrazione nel tessuto criminale della città ed auspichiamo che episodi di tal fatta non abbiano mai più a ripetersi. Molfetta non può continuare a vivere nel terrore. Senonché, la gravità del fatto penalmente rilevante e la particolare rilevanza degli esiti cautelari, che si spera abbiano efficacia altamente deterrente, è ancora più rappresentativa del totale fallimento dall’attività di prevenzione politico amministrativa del sindaco, direttamente proporzionale alla prevedibilità di eventi che da tempo si verificano impunemente in quella piazza. E’ notizia ormai ampiamente diffusa sui social quella secondo la quale il primo cittadino verrà ascoltato dal Prefetto e dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni, ci auguriamo non per condividere il successo, ma per dare una plausibile spiegazione dell’inesistenza di iniziative tese a scongiurare preventivamente l’evento poi verificatosi. E non accetteremo, anzi stigmatizzeremo in modo totale eventuali dichiarazioni del primo cittadino o di altri componenti degli organi di governo finalizzati a manipolare l’opinione pubblica instillando nella Comunità molfettese che l’operazione degli arresti di stamattina sia in qualche modo collegata ad iniziative amministrative, perché così non è. Il sindaco è (e resta) politicamente responsabile dell’accaduto in quanto riveste una posizione di garanzia nei confronti della collettività, attribuitagli dalla legge e dall’essere ufficiale territoriale del governo e massima autorità in materia di sicurezza pubblica locale. Non consentiremo al sindaco ed alla sua giunta di strumentalizzare il successo operativo della Procura di Trani e dei Carabinieri, cui rinnoviamo il nostro ringraziamento, rispetto alla realizzazione del quale il primo cittadino, lo ripetiamo con ferma convinzione, non ha in alcun modo concorso».