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Bambini punti da siringhe infette a Molfetta, la rabbia del padre: chi ha sbagliato, deve pagare
03 agosto 2008

MOLFETTA - “Chi ha sbagliato deve pagare, se ci sono delle responsabilità, queste vanno accertate e perseguite”, sono parole piene di rabbia e di amarezza quelle di Mimmo, padre dei due bambini di 5 e 6 anni che si sono punti con due siringhe trovate fra i ciottoli della spiaggia “La Bussola” al lungomare di Molfetta. “Non è concepibile che venga aperta una spiaggia e ci siano ancora tante siringhe in giro. Quando è successo l'episodio ho chiamato il 118, ma nulla (dovrebbero essere più reperibili e tempestivi gli operatori di questo importante servizio). Per fortuna è intervenuta la guardia costiera a darci una mano. Ho portato i bambini al pronto soccorso dell'ospedale di Molfetta e mi hanno detto di stare tranquillo, perché i bambini non correvano alcun pericolo. Non contento di questo verdetto, ho portato i piccoli al Policlinico del San Paolo e anche lì i medici mi hanno tranquillizzato perché il sangue delle siringhe era ormai secco da tempo e non poteva nuocere. Comunque mi hanno detto che per essere completamente tranquilli, occorre aspettare sei mesi. Ma io mi chiedo e vi chiedo, come possiamo vivere io e mia moglie con questo timore per sei mesi? E chi ci garantisce che, anche se non c'è pericolo di contagio Aids, i bambini non potrebbero aver contratto una forma di epatite? Insomma, non mi fermerò, andrò dall'avvocato e avvierò tutte le azioni legali a difesa dei miei bambini”. Il Signor Mimmo ieri ha anche contattato i vigili urbani che hanno provveduto a informare l'Asm, che, a sua volta, ha inviato alcuni operatori per rimuovere le altre siringhe: ne sarebbero state trovate una ventina. Questo episodio ripropone il problema della pulizia delle spiagge e soprattutto della rimozione delle siringhe, che rientra nei compiti dell'Asm, che è già nel mirino per le critiche sulla sporcizia in città. Sarebbe ora che il sindaco e l'amministrazione comunale si decidessero a dare una svolta a questa situazione che, come dimostra l'episodio delle siringhe, scoperto da “Quindici”, può anche degenerare con conseguenze imprevedibili.
Autore: Francesco Del Rosso
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Svolgo l'attivita' di medico infettivologo presso la divisione di malattie infettive dell'OC di bisceglie e mi capita spesso di svolgere consulenze per problemi relativi a punture accidentali con aghi potenzialmente infetti su personale sanitario e non . Il rischio biologico quando ci si punge con un ago abbandonato sulla spiaggia (evenienza molto frequente specie sui litorali sabbiosi come Barletta, Margherita di savoia ) deve essere valutato per i virus dell'epatite virale B (HBV ) e C (HCV ) oltre che per il virus dell'AIDS (HIV) . In realta' anche se presenti nel cono dell'ago e nell'ago stesso , sia il virus HIV che HCV sopravvivono solo per pochi minuti o al massimo qualche ora e quindi escluderei per i due bambini la possibilità di qualche danno. Diverso è invece il discorso per il virus della epatite B . Questo virus riesce a sopravvivere ed ad essere efficiente nella trasmissione anche a distanza di diverse settimane o mesi come hanno dimostrato gli studi fatti dal prof. Piazza di Napoli che hanno verificato la presenza di virus integro in siringhe abbandonate per strada da diverso tempo. Però i 2 bambini dovrebbero essere stati vaccinati obbligatoriamente per HBV alla nascita e con richiami successivi del vaccino ricombinante per HBV e perciò non ci dovrebbero essere pericoli. Ai genitori dei bambini è stato detto che bisogna aspettare almeno 6 mesi per essere sicuri che non abbiano contratto alcuna infezione . Questo non è corretto perchè oggi esiste la possibilita' di eseguire test di biologia molecolare che sono in grado di rilevare la replica di questi tre virus gia' a distanza di poche ore dalla puntura accidentale. I tre test in PCR sono HIV-RNA , HCV-RNA qualitativo, HBV-DNA e sono effettuati presso la maggior parte dei laboratori delle banche del sangue . Il problema è che sono test molto costosi e vengono dispensati gratis dal sistema sanitario solo a soggetti affetti dalle patologie in questione . Non sono al corrente di cosa sia stato fatto al PS , ma sarebbe stato opportuno eseguire un prelievo di sangue al tempo "zero" e successivamente dopo 48-72 ore per valutare la eventuale presenza di HIV. HCV, HBV in replica con la PCR. La negativita' di questi test chiuderebbe definitivamente la spiacevole vicenda. Attualmente sono in ferie ma se ritenete opportuno , potete comunicare al genitore il mio numero di telefono o il mio indirizzo di posta elettronica in modo da poter indirizzare i 2 bambini presso la mia unita' operativa per poter effettuare il test in PCR senza alcun onere per i genitori perche' potremmo attivare o il DH o il prelievo come prestazione del pronto soccorso. Cordiali saluti Giovanni Infante
Come ho già scritto a proposito dell'incidente di moto di domenica scorsa, è una tragedia largamente annunciata. Tutta la mia solidarietà umana alla famiglia dei Piccoli. I medici dicono che non vi è pericolo ma che la "prognosi" verrà sciolta fra sei mesi: che situazione terribile - che faranno questi piccoli nei prossimi sei mesi? frequenteranno gli amici?, i parenti?, la scuola?, devono stare in relativo isolamento? Detto questo, desidererei commentare alcuni interventi sul Forum. Gentile sig.ra Carabellese: mantenere pulita e sicura una città, secondo me non dovrebbe essere una fatica immane ma, se la Città "partisse" da una situazione di pulizia e relativa sicurezza, basterebbero i normali mezzi già esistenti. Non mi sembra il caso della nostra disgraziata Città! Qualcuno può smentirmi?, farei volentieri opera di contrizione per i miei vaneggiamenti. Sig. Cantelmo: Senza nulla aggiungere sull'opinione che, modestamente, ho sulla attuale Amministrazione (e sapevamo chi votavamo, quando abbiamo posto, in maggioranza, la fatidica croce sul simbolo/Candidato S.S.P. - sempre non necessariamente nell'ordine - che ovviamnete si è trascinato la sua Giunta) non credo che nelle condizioni in cui versiamo, persone diverse avrebbero potuto evitare una simile circostanza. La tossico dipendenza è uno dei tanti mali con cui dobbiamo vivere. E non credo che, come suggerisce, forse un pò caricando, il sig. Lusito, basterebbe la carabina di uno o più cecchini che spara sui tossici; e gli spacciatori, ed i grandi demoni che importano e fanno business con la droga?. La verità, gentile sig. Lusito, è che dal secolo ventesimo in poi, l'Uomo sta aprendo sempre più Vasi di Pandora, non rendendosi conto che sta giocando con qualcosa di molto più grande e potente di lui. Non credo che questa o quella Giunta possa fare gran ché per il problema di cui discutiamo: non ci riescono neanche le Nazioni. Sig. Fascista Puro: quando abbaiamo fatto l'esame del DNA ai residui sulle siringhe usate, poi cosa facciamo?, dovremmo fare l'esame anche ai possibili tossico dipendenti, creare un "data base" e gestirlo! Egregio sig. Fascista Puro: questo, con altri, è un problema planetario, da ... far tremare i polsi anche al più illuminato Statista!





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