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Azione giovani replica ai Ds: Dalla sinistra non accettiamo alcuna lezione di stile
22 maggio 2007

MOLFETTA - Il gruppo di Azione Giovani replica all'intervento dei Ds sulla manifestazione del matrimonio gay celebrato dall'assessore Magarelli. Ne riportiamo i contenuti: In merito all'intervento del consigliere Avv. Salvemini, a nome della locale sezione dei DS, la “democratica” sinistra ci consentirà alcune semplici considerazioni data le pesanti “accuse” presenti nel comunicato. Innanzitutto non possiamo esimerci dal deplorare i toni violenti ed irrispettosi del comunicato de quo agitur che denotano un certo “fastidio” probabilmente legato all'attivismo del mondo giovanile legato ad Alleanza nazionale e, più in generale, al centrodestra molfettese. È innanzi agli occhi della cittadinanza la crescita di questo universo giovanile e l'assoluta inconsistenza di un qualunque forma di presenza politica giovanile di centrosinistra ( salvo Rifondazione Comunista)! Di certo, la sinistra dovrebbe sapere che laddove non si parli di Politica, ma di “altro”, risulta difficile riuscire a coinvolgere i giovani. I partiti devono tornare a essere centri di formazione politica e di confronto e non d'affari! Questo, naturalmente, vale per tutte le forze politiche! Fa male essere “minoranza” nel Paese, a Molfetta e, ora, anche nel mondo giovanile! Capiamo il fastidio e la paura della sinistra, ma non le sue reazioni scomposte! È certamente irrispettoso e violento bollare un comunicato stampa come “deplorevole esempio della più becera demagogia”, la raccolta di firme come “comica”, una goliardica (...anche criticabile) scenetta come “squallida pagliacciata”, la manifestazione pro famiglia come di “cattivo gusto” e volta “alla pubblica irrisione”, soltanto perché dei giovani appassionati di Politica la pensano diversamente da “altri”. Brutta cosa definire gli scopi dell' manifestazione frutto della “politica di infimo conio”, così come desumere da una manifestazione pro-famiglia un presunto “feroce disprezzo” nei confronti del mondo omosessuale. Senza parlare delle “battutine” di certo colte, ma poco opportune, su Alleanza Nazionale, exemplum di un modo di fare politica che fa dell'offesa e della demonizzazione la sua arma migliore, retaggio della peggior cultura comunista. È, altresì, scorretto dire falsità sulle motivazioni delle firme raccolte. La petizione è stata fatta per difendere la famiglia, come si legge nel volantino distribuito nell'occasione, e per dire no alla proposta di legge sui Dico. La scenetta, seppur criticabile, era un elemento marginale della manifestazione, effettuata per mettere un po' di “pepe” al tutto, lungi dal voler offendere le sensibilità di qualcuno. Ringraziamo, poi, i DS per averci “illuminato” sull'oggetto del contendere, sul fatto che il riconoscimento legislativo del matrimonio dei gay non è all'ordine del giorno, ma ci perdoneranno se noi temiamo una apertura totale sul tema date alcune dichiarazioni “forti” di noti esponenti della sinistra nazionale, in primis il Presidente della Regione Puglia On. Vendola con i suoi desideri di paternità. Meglio sorvolare su alcune posizioni dell'On. Grillini e di qualche altro fondamentalista. Per non parlare del comune sentire, su certi temi, della base militante e non della sinistra. Ci scuseranno se temiamo che il primo passo possa essere i Dico, il secondo il matrimonio gay, come in Spagna, il terzo l'adozione di minori alla coppie omosessuali ecc. Oltretutto, è “curioso” sentire lezioni di “bon ton” dalla sinistra che ha insultato violentemente il Sindaco e una parte dei partecipanti al corteo del 25 aprile, ha presentato manifesti di infimo gusto all'ultima campagna elettorale contro l'attuale Sindaco, ha offeso con parole irriguardose il popolo di centrodestra molfettese ( vedi l'Assessore Guglielmo Minervini su “Filippetto”) e non si è mai degnata di esprimere solidarietà allorquando gesti di intolleranza hanno colpito An e i suoi militanti. Sorvoliamo sulle mille cadute di stile della sinistra nazionale, quali la vignetta di Vauro sui sacerdoti e la pedofilia o i mille “discutibili” attacchi alla Chiesa ( vedi Festa del primo maggio o i “servizi” di Santoro) o le vignette che dileggiano i morti delle foibe ecc Anzi, cogliamo l'occasione per denunciare il grave clima di intolleranza che si sta abbattendo sul nostro movimento giovanile, vittima, in molte occasioni, di minacce, di aggressioni fisiche, e, ultimamente, di vere e proprie “imboscate giornalistiche” e di insinuazioni infamanti (vedi il problema svastiche) che “fanno del male” alla verità e ai giovani militanti di Azione Giovani che ogni giorno lavorano alacremente solo per amore della Politica. Ci meravigliamo, chiediamo venia per l'ironia, come qualche “attento” ( forse troppo) osservatore non abbia notato che durante la pulizia delle spiagge i ragazzi di Azione Giovani hanno utilizzato BUSTE NERE (tipico colore fascista) e che un ragazzo del gruppo, salutando un suo amico, abbia alzato il BRACCIO DESTRO IN ARIA, di sicuro per voler fare un SALUTO ROMANO! In merito alla critiche all'Assessore Magarelli riteniamo infondate e pretestuose le critiche piovute da una minoranza “sinistra”che vorrebbe (forse) imporre il proprio pensiero alla Città. Si rifiuta il contraddittorio sul punto: la storia e la persona del dott. Magarelli parlano da sé. Di certo non sarà qualche commento negativo o attacco a bloccare la nostra “Azione”, continueremo a portare avanti i nostri Valori e le nostre battaglie, anche contro chi vuole far tacere la nostra voce. Sfidiamo, altresì, chi si fregia, nel mondo dell'informazione molfettese, di avere una certa onestà intellettuale a dimostrarlo con i fatti! A chi ci insulta noi non opporremo altri insulti, ma risponderemo con la signorilità che ci ha sempre contraddistinto, l'arma dell'insulto violento non appartiene alla nostra cultura politica! Agli amici di sinistra, sommessamente, ricordiamo soltanto che la libertà di espressione è uno dei principi cardini della democrazia che presuppone anche un certo rispetto verso l'altrui pensiero, ma comprendiamo che, da gente che ancora non ha, nel 2007, ben chiaro cosa è stato ed è il comunismo (studiate!), risulta difficile comprendere questo principio basilare. Molta strada deve ancora percorre questa sinistra per definirsi “democratica”, di certo non basta cambiare nome al partito!
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