Ausiliari della sosta stipendi da fame: appello a Quindici
Bisogna avere buona memoria per mantenere le promesse. Un nodo al fazzoletto fatto a giugno 2011 che l’amministrazione Azzollini ha forse dimenticato di sciogliere. Si tratta delle promesse fatte agli ausiliari della sosta che, come ci si aspettava, sono state disattese. Si sarebbe dovuto procedere, dopo la stabilizzazione dei lavoratori L.S.U. (delibera GC n. 505/02), alla revisione delle condizioni di lavoro dei “grattinari”, rendendole più dignitose. Ma ad oggi nulla è cambiato. Gli ausiliari della sosta sono costretti a vedere ancora una volta calpestati i propri diritti e a vivere con stipendi da fame. Facciamo un passo indietro. Prima dell’entrata in vigore del «Regolamento di gestione della zona regolamentata a pagamento» (delibera GC n.164/11), gli ausiliari della sosta percepivano una percentuale dalla vendita dei grattini e dai “multini” da 1.20 euro, favorendo un incremento della retribuzione di base. Dopo il 12 dicembre 2011 la situazione è cambiata. Dopo l’introduzione della multa da 39 euro per chi parcheggia l’auto nella cosiddetta “zona blu” senza il grattino o con il ticket prepagato scaduto, l’opportunità di ottenere un premio salariale è svanita. E con ciò la possibilità di una vita decorosa o quantomeno serena. Questa è solo una delle tante problematiche di una categoria di lavoratori che da tempo avanza una semplice e chiara richiesta: rientrare in un livello contributivo consono alle proprie mansioni (categoria B\\3, IV livello come previsto dall’art.17 della legge 15\\05\\1997, n.127) oppure ottenere un aumento delle ore lavorative e il passaggio al livello successivo rispetto a quello nel quale sono inquadrati attualmente. Secondo quanto dichiarato da alcuni ausiliari della sosta a Quindici, la Multiservizi avrebbe avanzato la proposta di inserire i propri dipendenti nel III livello e riconoscere gli ultimi 5 anni di lavoro come rientranti nel medesimo (il 70% della differenza salariale spettante). Così non è stato: ci sarebbe stato solo un lieve aumento del salario che non avrebbe portato alcun beneficio ai lavoratori dell’azienda molfettese, facendo rimanere immutata la spinosa questione. Promesse da marinaio? Oltre al danno, anche la beffa. Gli ausiliari della sosta non sarebbero nemmeno riconosciuti dal Comune come pubblici ufficiali. E poi ci si mettono anche i cittadini. Insulti, minacce e aggressioni sono all’ordine del giorno. Un modo per evitare i continui battibecchi e le insistenti richieste di grattini da parte dei cittadini (nonostante gli ausiliari della sosta, già da mesi, non ne siano più in possesso), sarebbe l’installazione dei parchimetri. Eppure, la loro installazione sembra ancora una volta rimandata. Infatti, con determina n.8 del 3 febbraio 2012 del Settore Economico-Finanziario, il Comune di Molfetta ha approvato la fornitura di altri 350mila grattini per un importo di quasi 14mila euro. E un’altra promessa è finita nel cestino. In ultimo un’altra questione complicata riguarda l’elargizione delle divise. Sembra che dal 2003 gli ausiliari della sosta non abbiano le divise annuali che spettano per legge, nonostante il Comune ogni anno stanzi circa 13mila euro nel budget complessivo della concessione per il vestiario e per la formazione che dovrebbe, secondo la legge n.127 del 1997, essere fatta ogni anno (è stata programmata e realizzata solo nel 2002 e dopo nel 2011). Che fine hanno fatto questi soldi, se non sono stati impiegati per l’uso apposito e stabilito dalla Multiservizi in accordo con il Comune? Chi avrebbe dovuto controllare la gestione di quel budget destinato all’acquisto e fornitura delle divise come mai non ha riscontrato delle irregolarità? Come sono stati usati gi introiti dei “multini” in questi anni?