Assessori, chi li ha visti?
Ho letto la notizia degli assessori «inutili» dal titolo «Chi li ha visti?» e non mi sembra giusto che la comunità, cioè noi, dobbiamo retribuire chi in pratica fa poco ed è stato messo a quel posto solo per rispondere a giochi di partito.
Tranne l'assessore allo sport Azzollini che ha almeno organizzato un discreto carnevale, gli altri tre «nuovi» (ma ormai sembrano già vecchi), assessori Panunzio all'ambiente (ma che fa, permette che si costruisca un nuovo lido alla prima cala?), Mezzina all'innovazione tecnologica (ma le novità informatiche dove sono?) e Nappi all'agricoltura (qualcuno ha notizia di qualche provvedimento, tranne un disperato tentativo di trovare una qualche visibilità su un manifesto o presenziando a qualche convegno?, forse è meglio mandarlo a zappare, così prende coscienza del ruolo) si sono rivelati praticamente inutili, come previsto. Crede che questa situazione sia tollerabile?
Luisa De Gennaro
Gentile signora, non lo credo, tant'è che abbiamo pubblicato quell'articolo ironico su «chi li ha visti?», ma anche l'ironia nasconde sempre un fondo di verità. Lei la risposta se l'è già data quando ha scritto che la nomina risponde a giochi politici e promesse elettorali. Le aggiungo di più: qualcuno di questi signori era talmente sicuro di diventare assessore che ha preferito non presentarsi in lista, sia per non rischiare se andava male, sia per avere più forza contrattuale, se andava bene, come è andata. Infatti, con questa scelta hanno ottenuto, in pratica, un rappresentante in consiglio e l'altro in giunta. Cosa possiamo fare? Indignarci, come fa lei e abbiamo fatto noi prima. Ma sembra che il sindaco non legga i giornali e sogni una “città che non c'è”...