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Asm, blitz all'alba: arrestati funzionario e 2 dipendenti
15 marzo 2011

Con un blitz all’alba i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Molfetta, hanno eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare, emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Trani, Maria Grazia Caserta, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica Luigi Scimè, nei confronti di un funzionario Michele Lamparelli, 48 anni di Terlizzi e di due dipendenti Diego Bernardis 39 anni di Molfetta e Paolo De Robertis, 49 anni di Molfetta, con compiti operativi dell’Azienda Municipalizzata Servizi del Comune di Molfetta, ritenuti responsabili di concorso in peculato continuato, nonché a carico di un autodemolitore di Bisceglie, Giacomo Ferrucci, 47 anni, accusato invece di ricettazione. Le indagini, svolte da giugno a novembre 2010, hanno permesso di accertare che i primi tre, in qualità di “incaricati di pubblico servizio”, avevano organizzato e gestito personalmente, per mesi, il sistematico trasporto di materiale ferroso (circa 170 tonnellate), frutto della raccolta diff erenziata comunale, al quarto arrestato, un autodemolitore di Bisceglie, affi nché lo smaltisse. In questo modo, i ricavi dello smaltimento dei rifi uti speciali (dai 40 euro a tonnellata per i rifi uti più sporchi o diffi cili da gestire ai 460 per l’alluminio) sono stati persi dall’azienda. Il Direttore Generale dell’A.S.M. ed i suoi collaboratori già nei primi mesi del 2010 avevano scoperto e denunciato un ammanco di rottami ferrosi, presenti nella “giacenza contabile” dell’A.S.M., ma fi sicamente assenti nel centro di raccolta dei rifi uti. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Trani, e svolte dai carabinieri con pedinamenti e riprese video, hanno permesso di accertare chi fosse materialmente a far “sparire” i rottami non lasciandone traccia nei verbali di scarico del materiale accantonato. Ai quattro arrestati il Gip del Tribunale di Trani ha concesso gli arresti domiciliari e poi, dopo qualche giorno sono stati scarcerati. La direzione e la presidenza dell’Asm pur avendo annunciato provvedimenti cautelativi (sospensione) nei confronti dei dipendenti arrestati, ha poi fatto silenzio sulla vicenda: un comportamento incomprensibile che non è sfuggito all’opinione pubblica. Insomma, fi nora nessun altro comunicato da parte dell’Azienda è stato dato agli organi di stampa, e non si conosce quali siano stati gli esiti di tale riunione straordinaria e, soprattutto, quali siano stati i provvedimenti intrapresi dai vertici aziendali.

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