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Arrestato il coordinatore regionale del WWF, Pasquale Salvemini di Molfetta Insieme a lui sono stati arrestati (tutti ai domiciliari) una guardia venatoria e un agente del corpo forestale dello Stato accusati, a vario titolo, di violenza privata continuata aggravata, omicidio colposo con morte come conseguenza di altro delitto, falsità ideologica e materiale, abuso d'ufficio, calunnia continuata aggravata e lesioni aggravate
15 gennaio 2008

BARLETTA - Il coordinatore regionale pugliese del Wwf, Pasquale Salvemini, di 41 anni, incensurato, di Molfetta, è stato arrestato questa mattina dai carabinieri di Barletta per presunti abusi e violenze compiuti nel corso di controlli antibracconaggio dal 2005 al 2007 nel nord barese. Insieme a lui sono stati arrestati altri due incensurati, ritenuti insospettabili: una guardia venatoria volontaria, Maurizio Checchia, di 37 anni, parrucchiere a Barletta; l'altro arrestato è un agente del corpo forestale dello Stato, Raffaele Stano, 42 anni, di Sannicandro. I tre, hanno ottenuto i domiciliari e sono accusati, a vario titolo, di violenza privata continuata aggravata, omicidio colposo con morte come conseguenza di altro delitto, falsità ideologica e materiale, abuso d'ufficio, calunnia continuata aggravata e lesioni aggravate. Il forestale dovrà anche rispondere della modifica di un'arma, legalmente detenuta, che aveva predisposto artigianalmente per l'utilizzo con silenziatore e di detenzione illegale di munizionamento. Di quest'ultimo reato risponderà anche la guardia venatoria volontaria. Nell'abitazione di Stano i militari hanno trovato più di 30 riproduttori elettromagnetici illegali, con cd e musicassette, utili proprio al richiamo degli uccelli (nella foto), che i tre avrebbero nascosto nelle zone di caccia per poi accusare i cacciatori della loro detenzione. Secondo l'accusa, i tre pubblici ufficiali, abusando delle loro qualifiche, e agendo talvolta travestiti, avrebbero anche costretto diversi cacciatori a tollerare atti di perquisizione con metodi poco ortodossi. In uno dei controlli particolarmente aggressivo, secondo l'accusa, avvenuto a Spinazzola, il 6 novembre 2005, un uomo di 82 anni, Mario Botticelli, ex maestro elementare, originario di Riccione vistosi accerchiato dai tre, è morto per arresto cardiaco. In un altro controllo a Barletta il 14 gennaio 2007, il forestale avrebbe addirittura provocato, con una testata, la rottura del setto nasale di un cacciatore.
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