Area metropolitana, Pd Molfetta: le sciocchezze di Azzollini, alteratore della verità
<div><strong>MOLFETTA </strong>- Il PD molfettese passa al contrattacco. Lo fa con una conferenza per sciogliere tutti i dubbi suscitati nella cittadinanza dall’aspra polemica provocata dalle dichiarazioni del sindaco Antonio Azzollini sulla possibilità di portare Molfetta fuori dalla Città metropolitana di bari. Accorpamento che sarà la conseguenza dell’operazione di riassetto delle Province da parte del governo Monti.</div> <div>Secondo Azzollini, in questa nuova situazione i singoli Comuni perderebbero le loro principali funzioni e prerogative. «<i>Il dibattito riguarda i cittadini al di là dei Comuni e dei vari tecnicismi del caso</i> - ha spiegato al pubblico presente a Corso Umberto (altezza Liceo Classico) l’assessore regionale agli Enti locali, <b>Marida Dentamaro</b> (nella foto con <b>Giovanni Abbattista</b>, segretario del Pd, e Guglielmo Minervini) -. <i>Dobbiamo chiederci quali saranno gli strumenti con cui affronteranno le sfide del futuro i singoli Comuni, come in futuro saranno garantiti i servizi efficienti e come lo sviluppo economico sarà sostenuto ed orientato dalle istituzioni locali</i>».</div> <div>A questi quesiti si proverà a rispondere quindi con l’istituzione della Città metropolitana di Bari. «<i>Offrirà alle città che ne faranno parte svariate opportunità. Sarà un ente sovra comunale, ma di servizio ai comuni senza che quest’ultimi perdano nessuna funzione</i> - ha continuato la Dentamaro -. <i>Con la costituzione di una consulta composta dai consiglieri rappresentanti delle 41 amministrazioni , si avvierà la pianificazione delle reti infrastrutturali, quella dei servizi pubblici di ambito metropolitano e si promuoverà lo sviluppo economico e sociale di tutto il territori</i>». Una città nella città, quindi, una messa in rete dei Comuni con cui la classe dirigente avrà l’opportunità di far ciò che la provincia di Bari non ha mai fatto.</div> <div>«<i>Con l’istituzione di uno statuto della città metropolitana si andranno a regolare i rapporti tra le città, dividendole in sottoaree, dando il là così a politiche di valorizzazione dei territori e allo stesso tempo</i> - ha continuato -, <i>mettendo a valore le diversità di ognuno di essi al fine di una migliore coesistenza, supportata economicamente dai fondi strutturali europei che assegneranno il 5% delle risorse alle città metropolitane</i>». Una svolta che permetterà di utilizzare sempre meno la parola “<i>periferie</i>” e confutare con decisone le funeste previsioni di Azzollini.</div> <div>«<i>Azzollini si erge a capopopolo di alterazione della verità. Nelle sue affermazioni emergono due grandi menzogne, la prima sta nel fatto che non esiste una terza via, si deve scegliere tra la città metropolitana o la provincia di Foggia, il resto è fumo negli occhi </i>- ha aggiunto l’assessore regionale alla Mobilità, <b>Guglielmo Minervini</b> -. <i>Così come è priva di fondamento l’eventualità che con l’area metropolitana Molfetta sparisca dalla cartina geografica</i>». Asserzioni mistificatorie, quelle del sindaco a cui Minervini ha voluto ribattere con decisione, perché «c’è bisogno di mettere insieme le risorse per ovviare alla crisi e questo futuro assetto istituzionale rappresenta una straordinaria sfida». Non si parla di sovrastrutture ma di sviluppo, da raggiungere mettendo in rete tutte le strutture commerciali e i tessuti produttivi dei 41 Comuni.</div> <div>Cosa c’è quindi dietro le illazioni del senatore molfettese? «<i>La sua idea è proprio quella di portare la nostra città nella BAT che data la presenza al suo interno di diversi Comuni di centrodestra sarebbe più gestibile politicamente in vista di future elezioni</i> - ha concluso Minervini -, <i>ma noi ci opporremo fermamente per non far buttare a mare la storia della nostra città, non permettendogli di trasformarla in una sorta di tappetino atto a soddisfare le sue aspirazioni politiche. E a partire da questo tema diciamo basta e da questo momento in poi inizia lo sfratto ad Antonio Azzollini</i>».</div> <div> </div> <div>© Riproduzione riservata</div> <div> </div> <div> </div>