Aperture domenicali, continua la “guerra” fra commercianti. La replica di Assoimprese e Molfetta Shopping
MOLFETTA - E' sempre più battaglia sulle aperture domenicali dei negozi e l'obbligo di chiusura imposto al Fashion District. Mentre i cittadini protestano sul nostro forum on line e chiedono subito la riapertura dell'Outlet Molfetta, mentre l'amministrazione comunale ignora le richieste di quasi tutta la città dalla quale ha avuto il consenso elettorale e non pensa a difendere i consumatori, imponendo una sorta di dirigismo economico, Assoimprese e Molfetta Shopping (nella foto, corso Umberto) vogliono dire la loro sulla vicenda e replicano ai commercianti di Fashion District.
Ecco il loro comunicato:
«Per non strumentalizzare il vero problema, occorre fare una premessa e che è questa: I COMMERCIANTI LOCALI E LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA LOCALI, NON FANNO E NON VOGLIONO FARE BATTAGLIE SINDACALI CONTRO IL FASHION DISTRICT E I COMMERCIANTI DEL FASHION DISTRICT.
La rivendicazione che esprimono è profonda ed articolata, e come hanno fatto la cronistoria gli operatori del Fashion District, è giusto che le associazioni locali, che sono vere, se non di più, facciano lo stesso.
Solo per ricordare a chi usa termini impropri, che l'Assoimprese di Molfetta ha ben 130 soci, e, la Molfetta Shopping conta oltre 100 aderenti, per cui l'associazione è vera quando all'interno ha una base rappresentativa e non solo una sigla anche se a livello regionale o nazionale. Questo per chiarire che siamo titolati a parlare di problemi del commercio locale.
Le scriventi associazioni sin dal lontano 2000 hanno espresso perplessità a causa dell'insediamento della Fashion District, richiedendo già da allora gli intereventi necessari per rilanciare il commercio urbano e affrontare la sfida con quella realtà nuova che doveva nascere a Molfetta, gli interventi richiesti erano i parcheggi, un arredo qualificante, un piano del traffico funzionante e un marketing territoriale in sinergia con i commercianti e le associazioni locali. Infatti allora la vecchia amministrazione permise ad una delegazioni di commercianti di visitare alcune realtà della Spagna (Viladecans, Granollers, Terrassa), le quali avevano risolto il problema con la grande distribuzione e i centri commerciali, istituendo i centri commerciali a cielo aperto, e in sintonia con le amministrazioni comunali, avevano creato i parcheggi interrati, spazi pedonali per ritrovo e passeggio con un arredo funzionante ed accattivante, vari servizi, investendo nella cultura e in diverse iniziative per attirare la gente e vivere la città. Una esperienza positiva, che volevamo riportare nel nostro Comune, e rilanciare il commercio urbano, convivendo positivamente con le altre realtà distributive diverse e con i grandi ipermercati, ubicati in periferia della città.
Ad oggi, però dopo sette anni, senza un minimo di progettualità verso gli interventi richiesti, e con un disaccordo sulle aperture domenicali e sulla richiesta di rispettare una normativa in essere che è stata disattesa, ha portato ad un conflitto con gli operatori della Fashion District, ma che così non è da parte nostra. Infatti oltre a rimarcare e richiedere fortemente un attenzione da parte dell'amministrazione comunale sulla città reale, e condividere i progetti di riqualificazione urbana, si è voluto partire dal calendario 2007 per definire insieme quali sono le varie esigenze e collimare con una intesa mirata le proposte in campo. E' ovvio che l'Outlet ha interesse a restare aperti più domeniche possibili, ma è anche vero che un calendario concordato, è il risultato di una intesa mirata a rilanciare tutto il commercio non solo quello extraurbano.
Sia chiaro una cosa, che la nostra preoccupazione è rivolta, anche alla prossima apertura dell'Ipercoop e di altre strutture commerciali nella zona industriale, in mancanza di interventi strutturali e di valorizzare il commercio urbano, per cui la nostra battaglia sindacale, da oggi in avanti, sarà quella di richiedere i servizi, e di riproporre l'ipermercato all'aperto, già avviato alcuni anni fa, con una serie di interventi, dalle scriventi associazioni. Infatti se ci sarà maggiore attenzione da parte dell'amministrazione comunale verso la categoria che rappresentiamo, presenteremo una serie di progetti mirati al rilancio del commercio e anche del turismo, nella nostra città, con l' impegno da parte dei commercianti anche a contribuire in termini economici.
In ultima analisi, occorre rimarcare che per quanto riguarda il calendario del 2007, ci auguravamo a breve un incontro chiarificatore con il sindaco, ed in effetti è stata una convocata per sabato 17 marzo, un incontro con le associazioni sindacali locali, anche se l'invito non è stato rivolto a tutte le associazioni, e in maniera disgiunta con le OO.SS. a carattere regionale.
Ci auguriamo tuttavia che questo incontro, possa far ritornare la serenità sia ai commercianti che all'amministratore, in modo da poter sinergicamente , avviare a breve un processo di sviluppo serio e interessante del commercio di prossimità e della città nella sua interezza, con servizi funzionanti, interventi di riqualificazione urbana, con una particolare attenzione sulle opportunità di interscambio che ci potranno essere con le strutture già realizzate e quelle da realizzare nella zona industriale con la realtà economica della città.
Grazie per l'opportunità di chiarire anche con i consumatori, la posizione delle scriventi associazioni, in riferimento alle aperture domenicali, e lanciare una proposta che oggi può essere una provocazione, ma che in futuro potrà essere una soluzione realistica, e cioè la possibilità di aprire anche nel centro urbano diverse domeniche (non tutte come si vorrebbe fare adesso), o meglio in alcune zone del centro urbano (quali centro storico e zone pedonali) e chiudere un altro giorno della settimana. In attesa, però, che cambiano le situazioni e i presupposti di opportunità a realizzare tale circostanza, si chiede il rispetto delle norme in materia di orari in vigore».