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Amnesty Molfetta, domani conferenza “Le nuove schiavitù: la tratta delle donne”
08 aprile 2005

MOLFETTA – 8.4.2005 Il gruppo 236 Amnesty International – Molfetta e il Consultorio Diocesano organizzano per domani, sabato 9 alle ore 19 presso l'aula magna del Seminario Vescovile di Molfetta una conferenza sul tema “Le nuove schiavitù: la tratta delle donne”, intervengono: Francesco Depalo, direttore della Scuola di Pace don Tonino Bello, Molfetta e Antonella De Benedittis, responsabile protezione e tratta Coop Soc. Oasi 2 Trani; modera: Alberto Trapani, responsabile gruppo 236 Amnesty International di Molfetta. Il Protocollo aggiuntivo sul traffico degli essere umani adottato dalle Nazioni Unite nel dicembre del 2000, definisce la tratta delle donne come il reclutamento, trasporto, l'ospitalità, o l'accoglienza di donne e bambine mediante l'uso di minaccia, di violenza, di inganno, di rapimento per scopo di sfruttamento sessuale. La tratta delle donne è una la negazione di tutte le libertà della donna. La tratta ha le sue radici nella disuguaglianza tra gli esseri umani, nella disoccupazione, nella mancanza di opportunità nel proprio paese. I trafficanti si spostano sempre seguendo le vie che vanno da una zona del mondo economicamente depressa verso zone sviluppate. Secondo il Rapporto delle Nazioni Unite su criminalità e giustizia del 2000, sarebbero almeno 100.000 le donne trafficate introdotte illegalmente negli Stati Uniti, in Europa invece, le donne trafficate sono 500.000 di cui due terzi provenienti dai paesi dell'Est, il resto dal Sud del mondo. L'Europa è divisa in “paesi fornitori”(come ad es. Russia, Ucraina, Romania), “paesi di transito” (tra cui Serbia-Montenegro e Albania), “paesi destinatari” (in particolare Italia, Germania, Francia). In Italia è attivo un “numero verde anti-tratta” al quale sono pervenute nel periodo 2000-2003 quasi 26.000 chiamate. Rispetto alla provenienza geografica delle donne che hanno utilizzato questo servizio il 52% sono nigeriane, seguite dalle albanesi 15%, dalle moldave 7% e dalle rumene 5%. Solo recentemente l'Italia si è dotata di una legge, la legge 228 del 2003 che definisce i reati di schiavitù e di tratta. Michele Sarcinelli
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