Allarme sicurezza: rapine, siamo a quota 16. L'ombra del racket
La criminalità ha colpito ancora: siamo a quota 16 rapine dall'inizio dell'anno. L'ultimo “colpo” è avvenuto in un supermercato di Via Azzarita, dove due uomini a volto scoperto e armati di pistola sono entrati nel pomeriggio, poco dopo l'apertura dell'esercizio commerciale e si sono fatti consegnare i pochi euro che erano in cassa in quel momento. L'episodio conferma, quello che “Quindici” teme da tempo: il possibile rischio, sottovalutato da alcuni, del racket nella nostra città, rischio ora è avvertito anche da qualche dilettante sprovveduto che in passato lo aveva escluso. Del resto le forze dell'ordine erano già da tempo su questa pista, non comunicata ufficialmente, ma che sembra attendibile soprattutto dopo questa rapina. Infatti, i due malviventi, presentandosi all'orario di apertura del supermercato, hanno dimostrato di non essere interessati al denaro, che, ovviamente, a quell'ora non poteva che essere di pochi spiccioli, ma a dare un segnale ai proprietari. Del resto appare strano che i due si siano presentati a volto scoperto (come è avvenuto in altre rapine): forse volevano proprio essere riconosciuti come appartenenti a qualche organizzazione criminale dedita all'estorsione. Un segnale forte di minaccia, insomma. La spregiudicatezza di questi criminali è arrivata al punto che essi ritengono di essere sicuri di farla franca, proprio per il fatto che non si curano di nascondere il volto nemmeno dove sono presenti telecamere a circuito chiuso. E' sufficiente tutto ciò a confermare l'allarme sicurezza? Noi crediamo di sì e lo crede anche il prefetto di Bari, Carlo Schilardi, che ha deciso di convocare per lunedì prossimo i sindaci di Molfetta, Bisceglie e Giovinazzo per una riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, con la partecipazione dei responsabili provinciali delle forze dell'ordine, per affrontare il tema dell'incremento della criminalità. Non vanno sottovalutati questi episodi, anche se si tratta della cosiddetta “microcriminalità”, perché è dimostrato, anche a Molfetta, che se questa non è repressa subito e se non viene avviata per tempo un'azione di prevenzione, c'è il rischio che possa crescere. Non basta dire: negli altri Comuni è peggio, perché un atteggiamento di questo tipo porterebbe ad una fatale rassegnazione. E il problema non si risolve certo con le ronde, un fenomeno che può essere considerato folkloristico se si pensa agli anziani che devono vigilare sulla sicurezza, ma che può divenire allarmante se queste ronde sono formate da personaggi discutibili pronti a diventare “giustizieri” o a trasformarsi in “squadracce” fasciste, che il nostro Paese ha tristemente conosciuto. La prima cosa da fare è, in tema di prevenzione, garantire il rispetto della legalità e delle regole a tutti i livelli, dai parcheggi abusivi (e qui, dopo tante nostre segnalazioni, si comincia a muovere qualcosa) ai venditori ambulanti di frutta e verdura che proliferano dappertutto al punto che anche coloro che operano in locali autorizzati, si preparano a scegliere la via della strada e dei marciapiedi cittadini per non pagare le tasse e combattere la concorrenza ad armi pari. Di questo passo si arriva al far west. Occorre che tutti ne prendano atto, in primis l'amministrazione comunale che sembra molto distratta su questo fronte.