MOLFETTA – Continua l’allarme sicurezza lanciato da “Quindici”, a Molfetta città dell’illegalità diffusa.
Ieri c’è stato un nuovo spiacevole episodio di microcriminalità in pieno centro sempre causato dallo stesso gruppo di ragazzini, più volte segnalato alle forze dell’ordine locali. Da chi sono protetti questi ragazzi? Come mai le forze dell’ordine non intervengono? Cosa si nasconde dietro?
A denunciare l’episodio sono i Giovani democratici:
«Questa volta è accaduto davanti ai nostri occhi, e ci sentiamo il dovere per l’ennesima volta di denunciare questi episodi. E’ avvenuto tutto intorno alle 22.30, nei pressi di Corso Umberto, una scena che inizialmente ha portato ad allontanare la gente di passaggio, un ragazzo, sembra di nazionalità senegalese, in preda a rabbia e disperazione, lanciava urla strazianti e batteva i pugni a terra. Solo dopo esserci immediatamente avvicinati capivamo che erano gesti che chiedevano aiuto perché il ragazzo malcapitato era stato derubato di 50 euro, mentre era intento a prendere le sigarette dal distributore automatico.
Subito dopo uno dei ragazzi ha lasciato parte delle refurtiva sul cofano di un’auto posta ad un isolato dal luogo. Grazie anche al buon senso delle persone fermatesi ad assistere il malcapitato, si è fatta una colletta per recuperare la restante parte dei soldi rubatagli, dato che si capiva dal dolore che provava, la forte perdita che gli era stata causata, quei 50 euro erano tutto per lui, specialmente in un periodo storico il quale affligge tutti economicamente.
Vogliamo ringraziare anche la coppia di coniugi che si è offerta di riaccompagnarlo sul porto, dato che il ragazzo lavora come marinaio su un motopeschereccio.
E’ necessario ridare serenità ad una città che di fatto l’ha persa, perché questi episodi possono ricapitare ad ognuno di noi, nessuno escluso.
Per una volta evitiamo di rincorrere gli interessi dei nostri partiti e guardiamo maggiormente alla nostra città».