Allarme commercianti di Molfetta per il nuovo centro commerciale
“E' colpa dell'amministrazione Azzollini aver permesso questo disastro annunciato. Ora molti negozi della città rischiano la chiusura”
MOLFETTA - Si ripete, come in ogni occasione, l'allarme dei commercianti di Molfetta per l'apertura di un nuovo centro commerciale.
«Un altro gigante ha aperto i cancelli dello shopping: “Ipercoop”. Risultato: la nostra città è vuota – dice in un comunicato Mauro Panunzio, membro del Coordinamento cittadino del Partito Democratico -.
I commercianti sono stati sempre consapevoli che questi nuovi insediamenti non potevano essere fermati ma solo regolamentati ed infatti non abbiamo mai opposto forti resistenze, ci siamo limitati al rispetto delle regole in un mercato globalizzato e di libera concorrenza. Peraltro comprendiamo le necessità dei consumatori di avere la possibilità di risparmiare attraverso una maggiore offerta di prodotti a basso costo.
Con l'apertura della nuova mega struttura nella zona ASI di Molfetta, con più di 130 negozi, alcuni di grandi dimensioni, c'è il rischio concreto della chiusura di negozi in città. Non sarà tutta questa offerta sproporzionata rispetto alla domanda dei consumatori del territorio? Le responsabilità di questo disastro annunciato non possono che essere attribuite all'ultima amministrazione, perché la stessa aveva l'obbligo e la piena responsabilità di deliberare per tempo un piano di emergenza per il rilancio del commercio tradizionale. L'amministrazione uscente avrebbe dovuto, attraverso precisi obblighi civili e morali nei confronti delle attività commerciali della città, tutelare e salvaguardare i diritti dei lavoratori locali che hanno investito da intere generazioni energia, tempo e denaro per sviluppare il commercio urbano e portarlo a livelli competitivi di pregio e qualità.
In sette anni si è costruito solo un grande muro di silenzio, non si è fatto assolutamente nulla per dare un aiuto concreto al commercio locale, mentre ci sono stati incontri a vari livelli istituzionali per far nascere vere e proprie “città dello shopping” con la cieca illusione che ciò avrebbe portato notevoli risorse alla comunità: è totalmente falso!
Questi insediamenti possono causare l'impoverimento economico dell'intero territorio non solo per effetto della chiusura di numerose attività di piccole dimensioni ma, trattandosi spesso di multinazionali straniere, anche per il mancato reinvestimento in loco dei proventi delle loro attività, queste cittadelle artificiali non portano alcun beneficio.
L'apertura sconsiderata dei grandi spazi di vendita soffoca irrevocabilmente il commercio tradizionale. Assisteremo presto al dramma dei tanti operatori commerciali che dovranno chiudere dopo aver fatto sacrifici enormi per restare aperti in una situazione economica difficile con effetti devastanti sulle famiglie. Chi dovrà rispondere a questa nuova disoccupazione territoriale? Ormai non si può parlare più di interventi urgenti per dare impulso e rilancio alle attività commerciali, è troppo tardi. I danni al commercio tradizionale saranno irrimediabilmente disastrosi.
Pertanto chiediamo al Commissario Prefettizio dott.ssa Antonella Bellomo di sospendere con effetto immediato l'ordinanza del sindaco uscente che permette l'apertura domenicale al Villaggio “Molfetta Outlet” e la galleria commerciale “Ipercoop” fino a quando non si saranno creati i presupposti di pari opportunità e di competitività tra la grande distribuzione e il commercio di prossimità.
Per noi cittadini molfettesi è assolutamente vitale che ciò avvenga perché questo provvedimento offrirà il tempo necessario per monitorare gli effetti che la nuova struttura avrà sul nostro sistema distributivo, in maniera da calibrare i futuri interventi di programmazione urbanistico-commerciale. Se nulla verrà fatto a tutela del piccolo commercio e della sostenibilità territoriale, la nostra economia sarà esposta a forte rischio.
Nel frattempo bisogna fare in modo che Ipermercati e Villaggi Outlet convivano con il commercio urbano che dovrà dotarsi di nuove strategie per non essere distrutto.
Gli interventi immediati che si possono fare sono i seguenti:
- realizzazione di parcheggi su aree già individuate con il noleggio di un certo numero di navette (Park and drive);
- progettazione in tempi rapidi di un arredo urbano altamente qualificato (non ci si può certo accontentare di qualche misera fioriera).
Proviamo ad immaginare centri urbani deserti, città senza negozi, buie ed anguste, piazze svuotate e strade del centro ridotte a periferia. Questo purtroppo sta già accadendo, nella nostra città, sotto gli occhi di tutti.