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Alcuni lettori scrivono a “Quindici”: perché non si fanno le piste ciclabili a Molfetta?
31 agosto 2010

MOLFETTA – Continuano le segnalazioni e le denunce dei cittadini e dei lettori, inviate a “Quindici”, sui mali di Molfetta, problemi che suscitano anche un acceso dibattito sul nostro quotidiano on line, dove si alternano i commenti e i cittadini sono liberi di esprimere le proprie opinioni confrontandole con quelle degli altri. Quindici on line è sempre stata un’Agorà cittadina, uno strumento utile per dibattere i problemi più importanti della città, fino a diventare l’unica occasione di confronto, ora che i partiti e i movimenti politici sono rimasti deserti e non riescono a proporre nuove idee e progetti per il futuro.

L’argomento di dibattito di questa volta è rappresentato dalla mancanza di piste ciclabili a Molfetta, che, invece, sono presenti nelle città vicine, Giovinazzo, Bisceglie (nella foto principale) e Trani, dalle quali la nostra amministrazione comunale dovrebbe prendere esempio su come quelle amministrazioni civiche, pur di colori diversi, affrontino e risolvano i problemi della città, mentre da noi si pensa solo al porto e la città continua ad essere sporca (malgrado i recenti e frequenti per ragioni politiche, cambi di presidenza all’Asm) e piena di buche, tanto per citare solo un paio dei mali che l’affliggono.
Ricordiamo che Molfetta è stata una delle prime città della provincia a realizzare le piste ciclabili al lungomare, ma l’incuria di chi doveva vigilare sul rispetto di questa fascia ciclabile, ha fatto sì che si trasformassero in aree di parcheggio per auto. E’ questo il senso del basso livello di inciviltà di alcuni cittadini e della noncuranza delle forze dell’ordine che anche oggi lasciano che il lungomare sia terra di nessuno, con auto in doppia e tripla fila, moto e auto che scorrazzano rumorosamente, mentre anche la zona pedonale è stata abolita per accontentare quattro giovinastri che vogliono divertirsi. L’amministrazione comunale, incapace di reagire, lascia correre. A Molfetta vige un’unica regola: tutti possono fare quello che gli pare. Ad approfittare di questo permissivismo sono proprio i maleducati e gli arroganti, sicuri di farla franca o di avere l’appoggio (?) del sindaco e dell’amministrazione comunale.
Perché, ci chiediamo, i cittadini devono vergognarsi di essere molfettesi?
Ecco la nota dei lettori (corredata anche di foto delle diverse situazioni dei paesi vicini) a Quindici sulla mancanza di piste ciclabili:
 
«Leggiamo su “Quindici”: “L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonio Azzollini ha chiuso il bilancio di esercizio 2009 con un avanzo di amministrazione pari a 1,6 milioni di euro”.
Siamo qui seduti al bar mentre leggiamo le vostre notizie sulla situazione politica/economica della città.
Offese che si sprecano, idee che condividiamo e altre certamente no.
Poeti e filosofi, destra sinistra, ma tutti commenti davvero poco costruttivi.
Pochi davvero acculturati e davvero avrebbero tanta esperienza da mettere a disposizione della comunità, ma che la comunità stessa oggi li vede come ALIENI.
La notizia sul bilancio in positivo non suscita minimamente nessun tipo di emozione particolare tranne che delle conclusioni del tipo “siamo in positivo con il bilancio” e una città al collasso tra servizi e strutture e vie decadenti etc..etc.. riferendosi logicamente a quelli che sono i reali problemi che attanagliano la città e che tutti ben conoscete.
Si aspetta da mesi e mesi il varo dei lavori di rifacimento e della messa in
sicurezza della maggior parte delle strade cittadine soprattutto le vie principali tipo via Bisceglie e relativo proseguendo all’interno della città lungo via Madonna dei Martiri, la Via Tenente Fiorino e molte altre… dove affluiscono miglia di vetture al giorno.
La cosa che lascia perplessi i cittadini sono la mancata programmazione nei lavori sempre menzionati dagli addetti ai lavori comunali, di una zona adibita a tutti quei cittadini che amano passeggiare NON IN AUTO e che vorrebbero godersi il panorama della propria città magari creandogli una “passeggiata” come hanno la maggior parte delle città costiere.
Quali? guardate queste foto in allegato.
Non vi è strada a Molfetta dove si è pensato ad una pista o via ciclabile (vedi le foto scattate a Trani, Bisceglie, Giovinazzo). Ci domandiamo come hanno fatto i Comuni limitrofi a realizzare una cosa che a Molfetta sembra davvero impossibile da realizzare?
Il Comune di Molfetta pubblicizza la città come una grande città proiettata sul turismo, sul porto ma che per il turismo e sicuramente per i diportisti non offre nulla se non qualche distrazione presso la zona ASI.
Lasciamo stare il problema del Porto perché ci sembra ormai un opera tipo la Salerno Reggio C… che non avrà mai una fine!
A Molfetta hanno provato a rendere a senso unico il lungomare, cosa che vedevamo di buon’occhio, considerando sempre che il lungomare di Trani Bisceglie e Giovinazzo lo sono e funzionano alla grande ed è un piacere passeggiare.
Avendo un senso di marcia passano meno auto e moto si ha la possibilità di realizzare una pista ciclabile che per esempio potrebbe scendere sino sul porto e proseguire verso la nuova Capitaneria e proseguire sino alla Basilica della Madonna dei Martiri.
Abbattere quei capanonni adiacenti la nuova Capitaneria per creare una zona attrezza a verde per ospitare turisti e cittadini che frequentano la zona portuale.
Solo che i soliti cittadini smanettoni di moto e con le auto modello Fast & Furious devo dimostrare la loro cozzalaggine e perizia di guida proprio davanti ad un lungomare davvero ristretto per quelli che sono gli attuali abitanti della città.
Abbiamo bisogno di zone attrezzate a verde, zona ciclabili, e leggendo tutte queste notizie sul rifacimento delle vie, speriamo che con esse siano stati programmati e pensati lavori oltre che per il decoro urbano ma anche dando la possibilità a tutte quelle famiglie che vorrebbero avere gli stessi diritti che hanno i motociclisti e automobilisti!!!
Pertanto chiediamo davvero a coloro che fanno parte dell’Amministrazione di valutare fortemente l’idea di realizzare un progetto che ripristini un servizio che molti cittadini speriamo condivideranno.
Un saluto».
Concittadini speranzosi
 
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Non ho più tempo angelina: stai confondendo tutto. Posso solo dirti:Farewell angelina Farewell Angelina Le campane della corona Sono stati rubati dai banditi. Devo seguire il suono Il triangolo freme E la tromba gioco lento Farewell angelina Farewell Angelina Il cielo è in fiamme E devo andare. Non c'è bisogno di rabbia Non c'è bisogno di colpa Non c'è niente da dimostrare è ancora la stessa Solo un tavolo permanente vuota Con il bordo del mare Farewell angelina Farewell Angelina Il cielo è tremante E devo lasciare. Le prese e le regine Hanno forsaked il cortile Cinquantadue gli zingari Ora sfilano le guardie Nello spazio in cui il diavolo E l'asso volta correva selvaggia Farewell angelina Farewell Angelina Il cielo è pieghevole Ci vediamo ogni tanto. Vedi i pirati strabico seduta Perche in the sun Arroccato nel sole barattoli di latta Con un fucile a canne mozze E i vicini applaudono E applaude a ogni esplosione Farewell angelina Farewell Angelina Il cambiamento del colore del cielo E devo lasciare in fretta. Piccoli elfi Sulla rooftoops si balla Valentino-type tangos tanghi Valentino di tipo Mentre l'uomo make-up mani Chiudi gli occhi dei morti Per non imbarazzare nessuno Farewell angelina Farewell Angelina Il cielo è imbarazzato E devo essere andato. Le mitragliatrici sono ruggenti Le marionette tirare sassi I demoni chiodo bombe a orologeria Nelle mani degli orologi Call me qualsiasi nome che ti piace Non ho mai lo negherò Farewell angelina Farewell Angelina Il cielo è in eruzione Devo andare dove è tranquillo.




1 - Bombarolo... cultura o non cultura i centri storici si bloccano alla circolazione selvaggia, in tutte le città civili! E si bloccano ai selvaggi e ai loro pacchiani e grossolani mezzi di locomozione, con tanto di vigilanza degna di questo nome (Ci sono i vigili a Molfetta??? O sono tutti marescialli???). Prima della cultura viene la salute, e dopo la salute viene la salvaguardia dei monumenti dal cancro della pietra che sta distruggendo monumenti quali le statue della Chiesa del Purgatorio (che "hanno perso la faccia come tutti i Molfettesi"), Il Portale della Chiesa di Santo Stefano, il Palazzo su Via San Domenico, i palazzi su Via Ten Ragno... Scandaloso consentire il transito dei mezzi pesanti sulla Via Sergio Pansini, Via Ten Ragno, Parrocchia San Gennaro dove, tra l'altro, non è raro vedere balconi semi distrutti da questi pachidermi della strada. Vedete in che condizioni è stata ridotta Via Annunziata!!! Sembra Erat!!! L'Afganistan!!! ma dov'è l'opposizione, che fa, che dice, esiste??? Affidiamo poi alla vigilanza il compito di fare rispettare le regole, e poi la cultura o viene con le buone, o viene con le cattive! Se l'inibizione è fatta valere nei confronti di tutti, come è stato fatto per i pass dei disabili, con una verifica stringente, e sanzionando tutti i falsari in circolazione (e questa città ne è piena a "tutti i livelli" e in "tutte le forme"), vedi che la cultura viene. Inibizione assoluta di tutti i mezzi nella zona antistante Duomo, Palazzo Dogana, Nuovo Mercato Ittico. Gli ambietalisti locali, sembrano solo molto appassionati agli uccelli, o solo agli uccelli!!! Pazienza... Proponiamo noi azioni concrete, immeiate, ad impatto ZERO!!! SUL BILANCIO!!! Chiusura dell'Arco della Terra!!! Chiudete quell'Arco, PER FAVORE!!! Se qualche "pezzo grosso" si ribella, perchè vorrebbe parcheggiare il suo mezzo sul tetto di qualche palazzo storico, pazienza!!! Dite al pezzo grosso, di deambulare, con il cervello anche, oltre che con le gambe!!!


SAPIENTONE EQUILIBRISTA, complimenti per la capacita' di concatenazione...ti aiuto... l'oggetto della lettera e'la mancanza di PISTE CICLABILI, ci siamo?...dando per scontato che si conosca cosa sia un percorso cittadino ciclabile fatto come dio comanda, si sappia che in "URBE" non si puo'realizzare...fattelo spiegare dai tanti "consulenti speranzosi" del forum il perche'...per questo si e' pensato ad un percorso ciclabile che mirasse alla valorizzare dell'AGRO, la sola possibile ubicazione dei percorsi ciclabili nel nostro territorio... riguardo la creazione di isole pedonali permanenti, (folkloristicamente enunciate)tanto estese la vedo molto difficile per non dire impossibile...anche questo fattelo spiegare dagli " allegri consulenti" del SUK (o forum come dir si voglia)! ....in sintesi la nostra citta' non si presta a tutte le fesserie "ciclabili" e "pedonali" che state scrivendo perche' significherebbe stravolgerla completamente e questo e' impossibile, richiederebbe una programmazione a medio e lungo termine ( i nostri amministratori ne sarebbero capaci?), ingenti risorse ( ci sono?), tempo ma, soprattutto, una cultura "ambientalista" che i molfettesi non hanno.... a meno che non poniamo a capo dell'ufficio tecnico....MAGO MERLINO!!!... vi ricordate come ha risposto la cittadinanza nel recente passato allorquando si tento' di fare un discorso di diversa mobilita' cittadina?...non siamo una citta' del nord Europa...basta guardare le nostre piazze come sono ridotte...a "cacatoi" per cani (PIAZZA EFFREM docet)... si costruisce dapprima una coscienza collettiva e solo dopo si progetta la civica vivibilita'...altrimenti si erigono CATTEDRALI nel DESERTO che, come e' noto, trova negli italiani ( i meridionali in particolar modo)i migliori costruttori!!!...e molti commenti, ahime', vanno in questa direzione...
Io mi sono rotto le scato.. dei pagliativi, delle striscette spezzettate un po' qua ed un po' la... blocchiamo il cancro da smog, signori, evitiamo che i piccoli respirino a pieni polmoni gas di scarico e polveri sottili, dei passeggiatori in suv turbo diesel, mentre giocano in villa. Blocchiamo, basta con la politica del centimetro e del grado e mezzo dello scivolo del marciapiedi, proponiamo misure forti, cure da cavallo ci vogliono... facciamo un salotto di tutto il nostro centro storico, e per gli arredi urbani, per favore, in linea con la nostra storia architettonica, vedasi Trani, area adiacente, tribunale, cattedrale, archivio di stato... pietra, scalpellini, come si faceva una volta... guai a mettere roba colorata, fiorire stile disco volante... Insomma facciamo le cose seriamente. Sindaco!!! Me ne frega 'na mazza lei che casacca porta, faccia!!! faccia!!! operi... Coraggio solo ci vuole, per delle misure radicali, lei ne ha??? La sinistra in passato non ha fatto questo o quello, ha colorato quattro strice, ecc., ecc.... Ha messo la macchina schiacciata... insomma... lo sappiamo!!! Adesso c'è Lei, ci faccia vedere qualcosa in questa mer.. di città!!! Il porto? E vabbé e tutto il resto? Abbiamo capito che la casacca non centra!!! conta l'uomo!!! L'uomo... c'é o non c'é!!! E smetta di far fare comunicati all'assesorucolo sugli avanzi di bilancio, vestito da prima comunione che per pietà solo, non attacco... non mi piace infierire!!! Datt ne moss tonin ca do la cer squagghi e la processione nen camain!!! F.R.




Sarebbe opportuno comunque favorire e promuovere un elevato grado di mobilità ciclistica e pedonale, alternativa all'uso dei veicoli a motore nelle aree urbane e nei collegamenti con il territorio contermine, che si ritiene possa raggiungersi delle località interessate, con preminente riferimento alla mobilità lavorativa, scolastica e turistica; Puntare all'attrattività, alla continuità ed alla riconoscibilità dell'itinerario ciclabile, privilegiando i percorsi più brevi, diretti e sicuri secondo i risultati di indagini sull'origine e la destinazione dell'utenza ciclistica.Valutare la redditività dell'investimento con riferimento all'utenza reale e potenziale ed in relazione all'obiettivo di ridurre il rischio d'incidentalità ed i livelli di inquinamento atmosferico ed acustico.Verificare l'oggettiva fattibilità ed il reale utilizzo degli itinerari ciclabili da parte dell'utenza, secondo le diverse fasce d'età e le diverse esigenze, per le quali è necessario siano verificate ed ottenute favorevoli condizioni anche plano-altimetriche dei percorsi.Fatte queste premesse e valutazioni penso che a Molfetta dispiace dirlo ma sembra impossibile una realizzazzione del genere.Non e' nella nostra cultura o sistema di vita. Poi bisogna dire che nella città dei fossi e' improbabile che cio' avvenga perchè sulle piste ciclabili deve essere curata al massimo la regolarità delle superfici per garantire condizioni di agevole transito ai ciclisti, specialmente con riferimento alle pavimentazioni realizzate con elementi autobloccanti...etc..etc..quindi RASSEGNAMOCI!



I Comuni con "C" maiuscola stanno procedendo al blocco totale dei centri storici, solo aree pedonali e pedonabili per intendersi, una fascia blu inibita in maniera assoluta, salvo casi di emergenza, a qualsiasi veicolo. Le piste ciclabili vengono dopo, in tutte le altre arterie principali. Non so a chi è venuta la malsana idea di istituire le piste ciclabili e di far respirare a pieni polmoni ai cittadini ciclisti (ammesso e non concesso che ve ne siano cosa di cui dubito fortemente), gas di scarico, polveri sottili, ecc., ecc., Prima viene il blocco, totale e definitivo del centro storico, poi viene la cultura civica, essendo per il 90% la città, costituita da pecoroni, che la domenica sera devono tutti assembrasi con l'autovettura presso l'esiguo parcheggio del mercato ittico, e poi al limite, proponiamo le piste ciclabili sulle principali arterie. I cittadini speranzosi farebbero bene a chiedere misure radicali ed immediate, e non pagliativi. Blocco!!! Questo ci vuole, e subito!!! Di tutta Molfetta Vecchia, Piazza Municipio, Villa Comunale, Via Respa, Borgo, Via S. Pansini, insomma di tutta l'area che una volta era cinta dalle seconde mura che comprendevano anche tutto il quartiere detto delle "camere nuove", comprendendovi Largo Sant'Angelo, Via Sant'Angelo, Via Vittorio Emanuele. Blocco Totale!!! Rammento ai più che tempo fa molti cittadini per protesta apposero sui balconi, lenzuola bianche, protesta contro lo smog ed il traffico. Oramai gli ambientalisti locali si sono fossilizzati alle foto ricordo sul giornale con l'uccello in mano pronto per svolazzare, e alle interminabili quanto logorroiche riunioni, sul fico secco... Una politica seria ambientale, non c'é!!!






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