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Al via il processo Mani sulla città il Comune si costituisce parte civile. Rischio prescrizione Lo scandalo per presunte irregolarità edilizie di Rocco Altomare & C.
15 maggio 2015

Trentuno rinvii a giudizio, la costituzione del Comune di Molfetta a parte civile, e lo stralcio degli abusi edilizi meno gravi. E’ partito presso il tribunale di Trani il Processo “Mani sulla città” e che vede sul banco degli imputati anche l’ex dirigente dell’ufficio tecnico ing. Rocco Altomare, suoi parenti, soci e collaboratori del suo studio privato. L’udienza preliminare ha avuto un profilo essenzialmente tecnico, di “alleggerimento”, nel corso della quale si è provveduto a tagliare i capi di imputazione già prescritti riguardanti imputati “minori” e a stralciare gli elementi meno rilevanti (in particolare alcuni abusi edilizi prescritti). Il Pm Antonio Savasta ha confermato la richiesta di rinvio a giudizio per tutti e 31 gli imputati. Sono inoltre state ammesse le costituzioni delle parti civili tra cui quella di tre vigili urbani della squadra edilizia (maresciallo maggiore Antonio Picca, e marescialli Vito Bellifemine e Mario Ficco) che sarebbero stati minacciati nel corso di alcuni accertamenti. Tra le Istituzioni rilevante, è la costituzione del Comune di Molfetta, mentre Regione Puglia e Autorità di Bacino hanno rinunciato. C’è comunque il rischio di prescrizione nei tre gradi di giudizio, almeno per alcuni reati. Una costituzione che ha incontrato qualche resistenza. L’avvocato Marcello Belsito, al quale è affidata la difesa di alcuni tra i principali imputati tra cui Rocco, Donato e Corrado Altomare ha sollevato un’eccezione sul mandato affidato dal Comune di Molfetta all’avvocato Mario Tagliaferro, riscontrando alcune imprecisioni e anomalie. L’eccezione è stata respinta dal Gup del Tribunale di Trani Angela Schiralli che ha così ammesso la costituzione di parte civile della città di Molfetta. L’udienza è stata poi aggiornata al 9 giugno, quando sarà discussa la posizione di Rocco Altomare e altri importanti imputati. Il 7 luglio sarà invece la volta di Pm e parti civili, mentre il 14 luglio arriverà la decisione del Gup se rinviare a giudizio o prosciogliere le persone coinvolte nell’inchiesta che nel giugno del 2011 portò all’arresto di 9 persone tra parenti e soci dello studio professionale legato alla famiglia Altomare. Bisognerà attendere le prossime settimane quindi per capire quali strade inizierà a prendere il procedimento giudiziario. Il sindaco Paola Natalicchio a caldo ha sottolineato la determinazione del Comune che si è costituito parte civile: «nonostante alcune resistenze in aula, è stata ammessa la nostra costituzione di parte civile nel processo “Le mani sulla città”. Non si sono costituite Regione, Autorità di Bacino né alcuna associazione. Ma noi ci saremo, a nome della città tutta, che è parte offesa. La prossima udienza è il 9 giugno. Il rischio prescrizione è alto, ma sono fiduciosa che ci sia l’occasione per il Comune di fare luce e verità su una stagione piena di ombre della gestione dell’urbanistica in questa città. Avete notato, però, il silenzio assordante sull’argomento?». La difesa degli imputati cercherà di dimostrare in primis l’infondatezza dell’accusa di associazione a delinquere smontando così il teorema accusatorio e in secundis tenterà di chiarire tutte le singole posizioni. Al contrario l’accusa cercherà di dimostrare la presunta, fitta rete di interessi e illegalità che secondo le indagini avrebbe contraddistinto l’attività dell’ufficio territorio del Comune sotto la direzione di Rocco Altomare. Tra gli imputati principali ci sono anche l’ing. Donato Altomare (fratello di Rocco) l’arch. Giambattista Del Rosso, il geom. Nicolò De Simine; l’arch. Gaetano Di Mola, il geom. Alessandro De Robertis e Corrado Altomare (figlio di Rocco). Tutti sarebbero stati soci dello studio “A&D” di cui Rocco Altomare sarebbe stato socio occulto. Tra le accuse, quelle di concussione, corruzione, abuso d’ufficio, falso materiale, falso ideologico, calunnia, mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice, reati in materia edilizia ed ambientali. Questa la lista di tutti gli altri imputati: Mauro Spadavecchia, Nicolò Altomare, Pantaleo Guastadisegno, Michele Guastadisegno, Felice Ayroldi, Saverio Lucifero, Rosa Caputo, Rosa Spagnoletta, Vito Alba, Martino Ayroldi, Giovanni Innominato, Cesarea De Cesare, Valerio Modugno, Cosmo Gadaleta, Giovanni Angelo D’Elia, Adriano Andriani, Donato Brillante, Mariangela Germinario, Corrado De Nichilo, Onofrio Favuzzi, Giuseppe Petruzzella, Alessio Marasciuolo, Maria Gemma Breglia, Ignazio De Candia.

Autore: Onofrio Bellifemine
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