“Al lavoro, insieme, Molfetta si sente già meno sola”. Il ricordo personale del sindaco di Molfetta, Paola Natalicchio, dopo l'annuncio della nomina del nuovo vescovo Cornacchia
MOLFETTA – Il sindaco di Molfetta Paola Natalicchio ha pubblicato subito un commento alla nomina del nuovo vescovo, con un ricordo personale:
"La sera del 16 agosto [2012] don Mimmo Cornacchia ha fatto suonare a lutto le campane del duomo, ha consentito la raccolta dei certificati elettorali sulle scale della Cattedrale, ha applaudito l' iniziativa dei sindaci decisi a restituire le loro fasce. «Mi avevano chiesto di non fare la festa in segno di protesta ma la festa invece è il luogo della condivisione, è un palco da cui far salire la nostra voce». Da quel palco ha detto ai fedeli: «Prego perché coloro che ci governano possano promuovere solo il bene comune, di tutti e non di pochi. Porto con voi e per voi la croce di quelli che non ce la fanno, che temono la chiusura dell' ospedale, del tribunale. Vorremmo che i sacrifici per il bene della collettività fossero di tutti e non solo dei più deboli».
La folla ha applaudito a lungo. La lettera di supplica a Napolitano reca le stesse parole: che il Capo dello Stato possa «riconsiderare la decisione» alla luce della «pressione mafiosa presente nei territori interessati». È dunque il vescovo a pronunciare la parola mafia(...)".
Questo è solo un passaggio di un'inchiesta di Concita De Gregorio dell'agosto 2012, alla quale ho collaborato, sulla chiusura del Tribunale di Lucera. Fu allora che conobbi don Mimmo Cornacchia, il nuovo vescovo di Molfetta e della Diocesi. Il suo sorriso disteso, la sua profondità condita di leggerezza, la sua capacità di nominare le cose per quello che sono. Affrontarle per primo, come un vescovo sa e deve fare.
Ho chiamato don Mimmo, cercando il cellulare sulla rubrica, che mi diede quel giorno. Mi ha risposto con la voce di chi è pronto al servizio e di chi accoglie con entusiasmo ancora un'altra sfida. Don Mimmo, questa terra aspettava proprio te. Con onore, orgoglio, piena felicità ti accoglie un piccolo sindaco con un sincero e grande abbraccio. Al lavoro, adesso. Insieme. Molfetta si sente già meno sola".