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Abbattista (PD) interroga il consiglio comunale sul nuovo porto di Molfetta
16 marzo 2009

MOLFETTA - Nuova interpellanza consiliare presentata dal consigliere comunale del gruppo di opposizione (Partito Democratico), Giovanni Abbattista. Ecco il testo integrale dell' interrgoazione, consegnata al presidente Nicola Camporeale: "La progettazione esecutiva e l'esecuzione di tutti i lavori e provviste necessarie per la realizzazione del completamento delle opere foranee e la costruzione del porto commerciale di Molfetta sono stati aggiudicati definitivamente all'ATI Cooperativa Muratori con determinazione dirigenziale del Settore Demografia Appalti e Contratti n. 11 del 5.3.2007. Prima ancora che fosse aggiudicata la gara, l'Autorità per la Vigilanza sui contratti pubblici di lavori servizi e forniture, con nota prot. n. 2584/07/AG del 16.1.2007, a seguito di segnalazione della Società Condotte D'acqua del 15.12.2006, rilevava la limitazione della concorrenza nell'appalto dei lavori sopra indicati a motivo della presenza nel bando di gara di clausole che imponevano, a pena di esclusione, la dimostrazione della disponibilità di draghe di particolarissime caratteristiche esistenti in pochissime unità al mondo. L'Autorità per la Vigilanza ritenendo la clausola non rispettosa della normativa in vigore ed “insufficiente ad assicurare la più ampia partecipazione alla gara” invitava l'amministrazione “a valutare la necessità di una riconsiderazione attenta della questione evitando, al contempo, lunghi contenziosi che potrebbero portare a ritardi nell'esecuzione dei lavori”. Noncurante dell'invito dell'Autorità di Vigilanza, in data 2.4.2007 l'amministrazione comunale stipulava il contratto di appalto e in data 17.4.2007 aveva inizio la redazione della progettazione esecutiva dell'impresa aggiudicataria. Medio tempore la predetta clausola, a dire dell'Autorità di Vigilanza limitativa della concorrenza, veniva impugnata con tre distinti ricorsi dinanzi al TAR Puglia dalla Società Italiana Condotte d'Acqua S.p.a. e DEC S.p.a., dall'impresa Tecnis S.p.a. e dall'ATI Intercantieri Vittadello S.p.a. - Matarrese S.p.a.. Con deliberazione n. 4 del 23.1.2008 il Consiglio dell'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici accertava l'illegittimità della clausola del bando che imponeva ai concorrenti il possesso o la disponibilità di attrezzature di predeterminate e dettagliate caratteristiche per il suo impatto negativo sulla libera concorrenza, dimostrato nel caso di specie dallo scarso numero di partecipanti alla gara e dal possesso delle condizioni per partecipare alla gara da parte della sola ATI Cooperativa Muratori. Con la deliberazione n. 4/2008 il Consiglio dell'Autorità di Vigilanza disponeva il monitoraggio dell'esecuzione dei lavori volto ad accertare l'effettivo utilizzo delle attrezzature indicate nel bando di gara. Intanto, a seguito della validazione del progetto esecutivo in data 12.2.2008 con una previsione di incremento di € 12.377.633,90 rispetto all'importo offerto in sede di gara pari ad € 57.047.465,90, i lavori venivano consegnati in data 26.3.2008 ad eccezione delle aree oggetto di bonifica degli ordigni bellici per complessive n. 54 zone ognuna di dimensioni 10 x 10. I lavori di dragaggio che avrebbero dovuto avere inizio nell'ottobre 2008 non venivano infatti avviati per le operazioni di bonifica in corso. Con successiva deliberazione n. 3 del 15.1.2009 il Consiglio dell'Autorità per la vigilanza su contratti pubblici, sulla base delle risultanze del monitoraggio dei lavori e dell'esame più approfondito degli atti rilevava: - che i lavori sono sostanzialmente fermi in particolare per quanto attiene ai dragaggi che, secondo il programma dei lavori avrebbero dovuto avere inizio nell'ottobre 2008 ma non sono stati attivati, perchè alcune aree risultano ancora interessate dalle operazioni di rimozione degli ordigni bellici, opere non a carico dell'impresa; - che rispetto al prezzo di aggiudicazione di €57.628.528,90 ottenuto grazie ad un ribasso del 10,111%, l'impresa, con la redazione del progetto esecutivo, ha calcolato un costo dell'opera di € 69.425.099,80, che costituisce un recupero del ribasso offerto ed un ulteriore maggiore importo del 10%. Tanto induceva l'Autorità di Vigilanza a rilevare testualmente: “1. Il mancato rispetto di quanto previsto dal DPR 554/99 art. 71 comma 1, a, b, c e commi 2 e 3, con riferimento alle norme appena richiamate, si evidenzia, infatti, la non accessibilità delle aree interessate dai lavori. 2. La non completa definizione del progetto definitivo dei lavori, che non consente la completa definizione dei costi e dei tempi per la realizzazione dell'intervento. 3. La non completa definizione del progetto esecutivo e quindi anche l'illegittima validazione, per l'assenza delle approvazioni ed autorizzazioni, necessarie alla immediata cantierabilità del progetto (indagini ordigni bellici), ai sensi del DPR 554/99 art. 47 comma 2, lett. 1. E' risultato, infatti, in sede ispettiva, che le aree non erano disponibili, a causa delle attività di bonifica dei fondali dagli ordigni bellici, come dichiarato dal RUP. 4. La mancata completa consegna delle aree, interessate dai lavori, quale conseguenza inevitabile di altre irregolarità sopra richiamate ed illustrate”. Alla luce dei rilievi effettuati il Consiglio dell'Autorità per la Vigilanza censurava l'operato del Comune di Molfetta sotto il profilo della violazione degli artt. 71 comma 1 a, b, c, e commi 2 e 3 e art. 47 del DPR 554/99 disponendo la trasmissione degli atti alle competenti procure della Corte dei Conti e della Repubblica avendo ritenuto che il mancato inizio dei lavori di dragaggio avrebbe potuto comportare in futuro da parte dell'impresa aggiudicatrice la richiesta di rilevanti importi risarcitori per fermo cantiere ed inutilizzo delle attrezzature ad elevatissime e specifiche caratteristiche imposte dal bando. Si deve inoltre rilevare che: il Ministro dell'Ambiente e Tutela del Territorio, di concerto con il Ministro per i Beni e le Attività Culturali, con provvedimento DEC/DSA/2005/00648 ha pronunciato parere favorevole, con prescrizioni, di compatibilità ambientale e paesaggistica. Le prescrizioni dettate nel provvedimento attengono tra le altre, alle seguenti attività: “a) prima dell'inizio dei lavori dovrà essere: (...) 3) presentato un progetto di dettaglio relativo al ripristino finale della cava che sarà utilizzata per il deposito dei materiali di scavo; (...) b) per l'effettuazione dei lavori di dragaggio, prima dell'avvio dei lavori, dovrà essere redatto un progetto di dettaglio contenente almeno i seguenti elementi: 1) tecniche di dragaggio prescelte in relazione all'obiettivo di minimizzare la diffusione di sedimenti in fase di scavo, anche con riferimento ai risultati finali delle attività di caratterizzazione dei fondali; 2) indicazione dei siti individuati per il riutilizzo dei materiali dragati, con descrizione dei lavori ivi previsti, nonché delle relative tempistiche di attuazione. A tal riguardo si dovrà privilegiare il reimpiego nell'attività realizzativa e l'utilizzo per la sistemazione morfologica ed ambientale della cava attualmente abbandonata che è stata individuata per il reperimento dei materiali da costruzione”. La Regione Puglia, con deliberazione di G.R. n. 528/06 di approvazione del Piano Portuale di Molfetta ha stabilito che la pronuncia interministeriale prevede che le prescrizioni sub a) e b) in essa formulate, tra cui quelle appena citate, “dovranno essere sottoposte alla verifica di ottemperanza a cura del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio”. La medesima deliberazione di G.R. n. 528/06 ha stabilito, da ultimo, che talune prescrizioni (tra cui quelle innanzi richiamate), “dovranno essere sottoposte alla verifica di ottemperanza a cura del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio prima dell'approvazione del/i progetto/i definitivo/i e/o del progetto/i esecutivo/i e/o prima dell'avvio dei relativi lavori”. Tanto premesso, il sottoscritto nella qualità sopra indicata, ai sensi dell'art. 43 del Regolamento del Consiglio Comunale formula la seguente interrogazione e chiede di sapere: 1) per quale motivo, nell'asserita necessità di eseguire i lavori con la particolare e specialissima draga richiesta nel bando, anziché chiedere il possesso o la disponibilità ai fini della partecipazione alla gara, con l'effetto di limitare la concorrenza, non sia stato invece prescritto che i lavori dovessero essere eseguiti con attrezzature in grado di raggiungere determinate profondità di scavo e di poter operare su rocce di particolare durezza così garantendo comunque l'esecuzione a regola d'arte dei lavori oggetto dell'appalto; 2) se nell'ipotesi in cui si fosse optato per la prescrizione testè indicata, ovvero che i lavori fossero eseguiti con determinate attrezzature, non sarebbe stato meglio perseguito il principio generale in materia di appalti teso ad ottenere la massima partecipazione dei concorrenti alla gara e se in tal caso non sarebbe stato prevedibile aggiudicare la gara a condizioni più convenienti per l'amministrazione; 3) se la consegna dei lavori, ad eccezione delle aree oggetto di bonifica dagli ordigni, sia stata eseguita ai sensi del comma 7 dell'art. 130 del DPR 554/1999 richiamato al punto 9.4 dell'art. 9 del contratto di appalto del 2.4.2007 con la definizione di un programma di esecuzione dei lavori che preveda la realizzazione prioritaria delle lavorazioni sulle aree e sugli immobili disponibili; 4) se il ritardo di un anno nell'avvio dei lavori di dragaggio previsto dal R.u.p. potrà comportare uno slittamento dell'ultimazione dei lavori ed una conseguente richiesta di indennizzi o risarcimento danni da parte dell'impresa appaltatrice; 5) se le condizioni relative alle aree oggetto di bonifica erano compatibili con la consegna dei lavori così come effettuata con il verbale del 26.3.2008; 6) se la società appaltatrice abbia formulato riserve o contestazioni di sorta in ordine ai ritardi nella consegna delle aree non ancora bonificate e sullo slittamento dei lavori di dragaggio; 7) se i ritardi di cui al punto 6), nella dinamica dei reciproci obblighi negoziali, siano imputabili all'amministrazione anche con riferimento alle risultanze del verbale di consegna; 8) se ad oggi sono state ordinate sospensioni dei lavori; 9) se e come si giustifica un aumento dell'opera in sede di progettazione esecutiva di € 12.377.633,90 rispetto al prezzo offerto in sede di gara; 10) se il Responsabile Unico del Procedimento abbia inoltrato all'Autorità per la Vigilanza dei contratti le deduzioni richieste con la deliberazione n. 3 del 15.1.2009 sopra richiamata e quali siano le azioni che l'Ufficio intende intraprendere e gli atti che intende adottare alla luce dei rilievi mossi dall'Autorità di Vigilanza. 11) se il bando di gara, alla luce delle prescrizioni di cui al provvedimento del Ministero per l'Ambiente, di concerto con il Ministero per i Beni Culturali e le attività culturali n. 648/2005, sia da considerarsi legittimo nella parte in cui anziché richiedere la disponibilità di una cava dismessa da riempire (bonificare) con i materiali inerti provenienti dal dragaggio ha richiesto, invece, semplicemente la disponibilità di una cava ove effettuare il conferimento; 12) se l'ATI aggiudicataria ai fini dello smaltimento dei materiali rivenienti dal dragaggio ha dichiarato la disponibilità di una cava da riempire, ovvero ha dichiarato di avvalersi di discariche non consentite; 13) se il bando di gara ha prescritto a carico dei soggetti partecipanti l'obbligo di presentare il “progetto di dettaglio relativo al ripristino finale della cava che sarà utilizzata per il deposito di materiali di scavo”, così come imposto dalle prescrizioni del Ministero dell'Ambiente con il provvedimento n. 648/2008 e se l'impresa aggiudicataria ha presentato tale progetto. Si chiede che alla presente interrogazione venga data risposta scritta ed orale".
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VENDICATORE NERO... ...nessuno è depositario della verità assoluta. In democrazia tutti sono liberi di poter esprimere la propria opinione e di muovere critiche, giuridiche, tecniche, politiche, ecc., ecc., per cui puoi non condividere, nella sostanza, nella forma, in toto o in parte (insomma, come ti pare e piace a te), l'interrogazione del Consigliere, ma ricordati che nessuno può arrogarsi il diritto (in realtà la prepotenza), di tappare la bocca a nessuno, in democrazia. Nel "tuo immaginario", nella "tua forma di Stato Autoritario ideale", "Tiranneggiato dall'Autocrate", il "Capo", "tappa la bocca ai suoi oppositori", ma in democrazia, questo non avviene. Se il "tuo capobranco", non aveva nulla da nascondere, non avrebbe precluso alla libera informazione alcunché. Invece..., invece..., sempre sulla libertà d'espressione, di parola, d'informazione, dovete scivolare e, per una semplicissima ragione: non siete mai guariti dal male endemico che Vi ammorba l'anima, l'avversione alla libertà. Il tuo "capobranco", non è depositario di alcuna verità assoluta, quindi rassegnati, e si rassegni pure Lui a ricevere tutte le critiche di questo mondo, anche al limite le più assurde e le più infondate (ma non è certo questo il caso), la libertà è questa, abituati, altrimenti espatria, in qualche nazione autoritaria (hai solo l'imbarazzo della scelta). AL C.D. "ELETTORE DEL P.D." ...dico solo una semplicissima cosa: è vero, la sinistra, più o meno moderata, difetta spesso di linguaggio semplice e comprensibile ai più ma, questo, è proprio uno di quei casi nei quali, non andava detto nulla di più... e, non andava esplicitato meglio alcunché, ma solo fatta un'analisi amministrativa e tecnica della problematica. Spingersi oltre nell'esplicazione dell'arido tecnicismo giurido, sarebbe equivalso a dire o, peggio ad anticipare giudizi che non competono al Consigliere Esponente, ma alle Autorità Preposte. Valga per molte altre tematiche la tua critica (spero costruttiva), ma proprio su questo tema, il Consigliere si è spinto molto oltre delle più rosee aspettative, sin dove tu non immagini... e, purtoppo per te, non hai compreso... (rileggila e ti si accenderà la "lampadina"). BRAVO CONSIGLIERE ABBATTISTA, LEI HA AVUTO MOLTO CORAGGIO... NON AVREI POTUTO SPERARE DI MEGLIO E DI PIU' DI QUANTO LEI NON HA GIA' SCRITTO!!! Con Molta cordialità ...f.r... (che non la vota, però)

Storie e fantasie moderne. ------------------- Sai dov'è il Porto? Sei lesta per essere una tartaruga? E tu sei attento per essere un Pianeta? Spiegami ora, come hai fatto a cogliere il mio movimento, se sul tuo mantello ogni cosa è in fermento? Hai ragione, ogni cosa sul mio mantello è in fermento, ma io per ogni cosa ho sentimento, ed è per questo che sono molto attento. La Tartaruga, riprese il passeggiare e il Pianeta le rivolse ancora una volta la parola: Tartaruga ti posso domandare, se per caso hai visto il Porto? Il Porto? Pianeta ne ho sentito parlare, ma in verità non ci so arrivare, scusami se non ti posso aiutare. Se durante il tuo camminare lo dovessi incontrare, gli potresti un mio messaggio portare? Certo che si, non lo devi neppure domandare, a me tu puoi ordinare! Che messaggio gli devo portare? Dovrai dirgli semplicemente di Cominciare! Cominciare? Semplicemente questa parola! Si lui capirà! Vabbene! La Tartaruga riprese a camminare, senza riuscire il Porto a trovare, e ad ogni viandante sulla strada prese a domandare: Sai dov'è il Porto? Ho un messaggio che a lui devo portare. E così continuò a fare...e quando un giorno finalmente giunse al mare...fu il mare che un messaggio le volle dare: Ti aspettavo per cominciare! Davvero??? - disse la tartaruga Cominciare a fare cosa? Cominciare a operare! Operare? - disse la tartaruga sempre più sorpresa Al Porto giunge solo chi nel camminare ha trovato nelle parole, la forza di operare: vieni nel mare fatti abbracciare La Tartaruga sentì il desiderio di corrergli incontro e fu in quel momento che il suo passo pesante divenne leggero come il volo di una farfalla, e leggiadramente si unì al mare. Nessuno più vide la tartaruga che cercava il porto e nessuna tartaruga cercò più il porto.


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