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Abbattista (Pd): insufficiente e inadeguata la convalida degli atti della giunta di Molfetta dichiararata decaduta Comunicato stampa del consigliere del PD
15 maggio 2009

MOLFETTA - "Il provvedimento approvato dalla 'nuova' Giunta Comunale guidata dal sindaco Antonio Azzollini al fine di salvaguardare tutte le delibere adottate nell'ultimo anno da una amministrazione ritenuta illegittima anche dal Consiglio di Stato, è, da un punto di vista giuridico ed amministrativo, inadeguato ed insufficiente, mentre, sotto il profilo politico, rappresenta l'ennesima conferma di quel che andiamo ripetendo da tempo e cioè che questo centrodestra è del tutto incapace di confrontarsi nelle sedi istituzionali con l'opposizione e continua ad esporre la città a gravissimi rischi pur di sfuggire alle proprie responsabilità e ad un dibattito pubblico su una questione molto delicata come questa, che ha segnato una grave sconfitta per il primo cittadino e la sua maggioranza”. Con queste parole Giovanni Abbattista, coordinatore del locale circolo del Partito Democratico, ha commentato l'approvazione, da parte della Giunta comunale (recentemente rinominata dal sindaco per ottemperare all'ormai famosa sentenza del Consiglio di Stato sulla necessaria presenza dei due sessi) della delibera n. 109 del 4 maggio scorso avente ad oggetto “Convalida ad ogni effetto di legge di tutte le deliberazioni assunte dalla Giunta Comunale dal 26.05.2008 al 06.04.2009”. “Prendiamo atto – prosegue il consigliere Abbattista – del fatto che il sindaco si è deciso ad assumere una iniziativa per risolvere un problema che noi per primi, sin dall'inizio di questa vicenda, avevamo sollevato in Consiglio Comunale, ma ancora una volta questa amministrazione dimostra di essere inadeguata a svolgere il suo ruolo”. “Senza voler entrare in tecnicismi di natura giuridica – spiega il coordinatore del PD –, mi limito solo ad evidenziare come la convalida approvata dalla Giunta potrebbe non essere sufficiente a sanare la nullità di atti posti in essere da un organo dichiarato, dall'autorità giudiziaria amministrativa, del tutto illegittimo in quanto composto in violazione di una norma di natura cogente. Ma al di là di questo, quella delibera è del tutto inadeguata e parziale, perché, ad esempio, non risolve il problema di tutte le delibere approvate dal Consiglio Comunale sulla base di atti presupposti della Giunta, inevitabilmente 'travolti' dalle pronunce dei giudici del Tar e del Consiglio di Stato”. “Il dato politico è chiaro: se l'amministrazione e la maggioranza non si fossero sottratte, ricorrendo ai più incredibili espedienti, al dibattito nella massima assise cittadina, l'opposizione avrebbe potuto fornire il suo concreto contributo per addivenire ad una soluzione che tutelasse realmente i cittadini e l'interesse pubblico. Invece, ancora una volta, ci tocca constatare come il centrodestra abbia preferito procedere senza volersi confrontare con nessuno, dimostrando anche in questa circostanza quale sia la sua concezione della democrazia. Una concezione che, tra l'altro, li porta a disinteressarsi del tutto dei gravi danni che questa scellerata gestione della cosa pubblica sta già producendo. Danni che, ovviamente, tutti i cittadini molfettesi saranno chiamati a pagare”.
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