“Rinascere”, Mimmo Favuzzi nominato coordinatore
Va avanti il progetto di rilancio dei “Democratici di sinistra”
Nello scorso numero di QUINDICI abbiamo pubblicato l’appello di “Rinascere”, firmato da un gruppo di cittadini che, preso atto della sconfitta elettorale, ha chiamato a raccolta tutti coloro che hanno a cuore le sorti del centro sinistra e della città, puntando a ridare linfa ai Democratici di sinistra e, attraverso questi, all’Ulivo nel suo complesso.
Tappa successiva alla diffusione dell’appello un’assemblea pubblica, alla presenza del segretario regionale diessino Beppe Vacca, durante la quale i 47 firmatari, assieme a simpatizzanti e vecchi iscritti, hanno discusso del presente e del futuro del partito.
Un’assemblea affollata e animata, ma che probabilmente ha scontato la mancanza di un momento pubblico di bilancio dopo il voto del 13 maggio. Infatti, in molti degli intervenuti, la voglia di dire la propria opinione sulle ragioni della sconfitta, che brucia ancora, è stata più forte dell’esigenza di fare chiarezza su questo passaggio nei Ds di Molfetta. Di alto livello, una vera e propria lezione di teoria politica, l’intervento di Beppe Vacca, evidentemente più a suo agio nei panni di professore universitario che in quelli di politico attento a cogliere i sommovimenti della famosa base.
L’assemblea è stata presieduta da Mimmo Favuzzi, promotore dell’appello, ma anche dal segretario cittadino, il dimissionario Peppino Panunzio. Infatti il primo problema che, dopo l’innesto di queste nuove forze, i Ds si sono trovati ad affrontare è stato quello della dirigenza locale. Il nuovo segretario sarà naturalmente eletto durante il congresso cittadino, programmato per ottobre. Nel frattempo, scartata l’ipotesi del commissariamento, eventualità estrema adottata solo in casi di spaccature e contrapposizioni, e in accordo con la dirigenza provinciale, si è preferito procedere alla scelta di un coordinamento e di un comitato di garanti che assicurino la guida del partito in questa fase di transizione, organizzino la festa dell’unità e preparino il congresso.
Molti dei firmatari dell’appello “Rinascere” hanno nel frattempo deciso di fare il gran passo e prendere la tessera, come altri il cui nome non era apparso in calce al manifesto, mentre alcuni hanno scelto di rimanere cani sciolti, pur dichiarandosi disponibili a lavorare nei gruppi tematici e a impegnarsi per il rilancio della sinistra.
Il gruppetto di traghettatori è stato individuato durante l’assemblea degli iscritti del 4 luglio. Un’assemblea fotografia della realtà attuale del partito a Molfetta. Presenti militanti storici, un nome per tutti Sandrino Fiore, indecisi fra il sentirsi felici per questa trasfusione di forze nuove e il timore di essere spodestati, anche se ricordando lo striminzito 3% delle ultime amministrative, verrebbe da pensare, spostati da che? Militanti ritesserati dopo una pausa di riflessione, critici verso la gestione degli ultimi anni e ansiosi di fare piazza pulita con la dirigenza del passato. Neo iscritti, impreparati dopo anni di vita di movimento a sentirsi legittimamente appellati “compagni” e a dover votare sventolando la tessera appena sottoscritta. Insomma un “tutti assieme appassionatamente” per risollevare le sorti della sinistra in cui non sono mancate le scintille e che pure ha trovato una composizione, un equilibrio fra vecchio e nuovo. Anime diverse alla fine convenute su questi nomi. Per il coordinamento: Claudia Pansini, Mimo Salvemini, Ciro Sasso, Peppino Panunzio e Mimmo Favuzzi. Quest’ultimo scelto come coordinatore. A questi si aggiungono di diritto il consigliere comunale Corrado Minervini e il presidente del comitato di garanzia, composto da Michele Natalicchio, appunto il presidente, Alberto Trapani e Cosmo Damato.
Effettuato questo passaggio si sono rimessi in moto i normali ingranaggi della vita di partito. C’è da affiancare il consigliere comunale, Corrado Minervini, da progettare gruppi tematici cui potranno partecipare anche i non iscritti, da organizzare la festa dell’unità, prevista in linea di massima per la metà di settembre.
La normale attività di un partito che, raddoppiati i suoi iscritti, vista ripopolare la sezione, deve trovare o ritrovare ora una sua precisa dimensione, anche nel rapporto con le altre forze della sinistra cittadina e soprattutto nella prospettiva Ulivo, la cui rinascita, o sarebbe meglio dire radicamento, sta a cuore a molti.
Lella Salvemini