“Privilegio le emozioni”
Intervista al regista Fulvio Wetzel
Al termine della conferenza abbiamo rivolto al regista padovano Fulvio
Wetzl alcune domande sul suo ultimo film "Prima la Musica e poi le
parole".
Si è ispirato a qualcuno per la realizzazione di questo film?
"Si mi sono ispirato ad un film di Truffaut intitolato il ragazzo selvaggio, la sceneggiatura comunque è originale tranne il titolo che ho preso in prestito dal musicista Salieri che aveva così intitolato una sua opera".
Nel film il mistero del linguaggio parlato da Giovanni è svelato dalla musica, questo perché la musica rappresenta il linguaggio delle emozioni? Ed ha un valore universale come del resto la pittura visto che il bambino è catturato dall'uso dei colori?
"E' proprio così, il titolo del film significa questo, dare spazio prima alle emozioni e quindi alla musica che in questo caso ne è il linguaggio, poi alle parole che sono frutto essenzialmente del ragionamento. Attraverso la parola l'uomo tenta di razionalizzare l'universo. Io credo che se si desse più spazio alle emozioni senza
sopravvalutare la ragione migliorerebbero i rapporti umani".
Quali sono i suoi prossimi progetti?
"Ho un programma una trilogia dedicata all'età adulta. Sto andando in Francia per realizzare il primo film, si intitola «Ognuno ha un sogno». Il film non è italiano, sono stanco di fare film che non riescono ad uscire in sala, malgrado io sia consapevole di aver fatto buoni film. In Italia non mancano i talenti, ma coloro che siano capaci di lanciare un film. In Francia il cinema è un'arte e per gli artisti c'è grande rispetto, è difficile ammettere tutto questo, ma a alla fine ho deciso di trasferirmi in Francia con la mia famiglia".
Clara Spagnoletta