“C’è posta per te …dal mondo”
Iniziativa dell’Ipssar (alberghiero) per la rassegna “Teatro scuola”
Garcia Lorca suggeriva l'idea di un teatro che trasformasse la poesia in vita, o meglio, che comunicasse al pubblico la poesia della vita.
E' difficile pensare a spiragli di luce poetica in una società, come la nostra, spesso caratterizzata dall'incomunicabilità, inevitabile conseguenza delle egoistiche priorità odierne, per cui appare improbabile lo stesso semplice atto della comunicazione, intesa come apertura e confronto verso l'altro.
Ignoranza di sé, delle proprie e altrui matrici culturali e, soprattutto, valoriali?
Pigra accettazione di una realtà ottusamente chiusa e, perciò, egoisticamente sopravvalutata?
Il lavoro teatrale "C'è posta per te …dal mondo" parte proprio dalla speranza di una Umanità ancora in possesso di costruttive curiosità e ambizioni civili, per cui viene affidata ad un postino la difficile ricerca di risposte, magari positive, attraverso un veloce viaggio nel mondo di alcune culture europee, nel mondo dei valori intimi e sociali, nel mondo introspettivo della propria Umanità.
Così il Postino, simbolo di una persistente umana fiducia nell'atto comunicativo, incontrerà i messaggi culturali di Prèvert, Shakespeare, Brecht; per comprendere che in ogni cultura ci sono ombre e luci. Dipende dalle scelte e dai sogni degli uomini saper vivere nel proprio tempo. Ma per vivere occorre avere dei criteri di scelta, dei valori. Ed ecco, quindi, il nostro Postino incontrare Prometeo, per capire il valore della Libertà, forte, indomabile, imprevedibile…come il fuoco. Poi c'è l'incontro col Capo Seattle e la sua rigorosa concezione di un Uomo, anello della catena Naturale, e non arrogante "proprietario" del mondo. C'è, ancora, l'incontro con Caino, visto come lo raccontava don Tonino Bello, che riusciva a vedere anche nell'orrore del primo fratricida della storia non un mostro, ma un Nostro.
Il viaggio del Postino si conclude con la ricerca di quella scintilla particolare che sola distingue l'Uomo dalla bestia, e osservando il risveglio dell'umanità nel personaggio pirandelliano di Ciaula si giunge alla conclusione che l'Uomo, se vuole, può sempre scorgere una luce nella sua vita, anche dal profondo di un vissuto quasi animalesco.
Anzi, forse, dal "fondo" è più facile incamminarsi verso la "cima".
L’Ipssar (Istituto alberghiero), diretto dal prof. Pellegrino De Pietro, parteciperà con questo lavoro all’iniziativa “Teatro scuola” avviata tre anni fa dall’assessorato alla socialità del Comune di Molfetta.
Il testo teatrale è stato liberamente elaborato dalla Professoressa Linda Panunzio, che, per la messa in scena, si è avvalsa della preziosa collaborazione dei docenti Antonio Allegretta, Rosa Bellapianta, Francesca De Gennaro, Rita Fasciano ed Elsa Volpe, tutti docenti dell'Ipssar, che hanno dimostrato come la loro comune passione per il messaggio teatrale, il coinvolgimento che solo i ragazzi sanno offrire, il forte sprone didattico del Preside ed una intelligente politica culturale da parte dell'Assessorato alla Socialità possano, anche oggi, rappresentare la vera speranza per una scuola correttamente ed utilmente inserita nell'odierno progetto sociale.
L. P.