2010: un anno della storia di Molfetta raccontato su Quindici
Quello che si sta concludendo è stato un anno in chiaroscuro per la città di Molfetta e per i suoi cittadini. Dodici mesi che hanno rispecchiato in pieno la situazione in cui versa anche il resto del Paese. Purtroppo sono emersi nuovi problemi e altri si sono acutizzati: disoccupazione, specialmente quella giovanile, piccole e grandi aziende in crisi, il problema del’etica nella politica e la mancanza di trasparenza della cosa pubblica. Un anno di promesse disattese quello che sta per chiudersi ma anche tra mille frangenti non può venire meno quell’ottimismo che serve a guardare l’orizzonte sempre come una nuova meta: alla ragione mai raggiungibile, all’immaginazione superata per andare oltre. Vediamo tutte le notizie di quest’anno della storia di Molfetta raccontate sulla rivista mensile “Quindici”. GENNAIO • Il 2010 si apre con il così detto “porto dei sogni” o delle nebbie poiché per il continuo ‘stop and go’ dei lavori la ditta appaltatrice dei lavori manda un ultimatum al Comune: in caso di un’ulteriore sosta o impedimento a procedere la Cmc di Ravenna avrebbe chiesto 57 milioni di euro come risarcimento. • Si aggiunge il problema sicurezza dovuto alla minicriminalità che come fenomeno e numeri spaventa tutti, tranne il sindaco. FEBBRAIO • Lo scandalo del porto è anticipato in esclusiva da Quindici un mese prima. Il Comune paga un risarcimento di quasi 8 milioni di euro per i danni provocati alla ditta di Ravenna per i ritardi nella concessione della ripresa degli interventi della ditta appaltatrice Cmc. • Un evento di carattere politico batte ogni previsione per le sorti non solo della regione Puglia. Il popolo delle primarie incorona Nichi Vendola capo della coalizione di centro-sinistra in vista delle elezioni regionali. Sinistra Ecologia e Libertà batte i partiti tradizionali e inizia la sua avventura nella politica che conta. • A Molfetta apre il museo Diocesano: 1.500 metri di cultura e di patrimonio artistico. • Nuova inchiesta sull’Ustica molfettese: l’aff ondamento del “Francesco Padre”. Si cerca fi nalmente la verità per mettere la parola fi ne a una vicenda che è costata la vita al Capitano Giuseppe Pansini e ai 4 membri dell’equipaggio: Saverio Gadaleta, Francesco Zaza, Mario De Nicolo e Luigi De Giglio. • Sentenza Truck Center: leggerezze intollerabili alla base della tragedia; con le dovute precauzioni e con il rispetto delle normative si poteva evitare la morte dei cinque uomini. MARZO • Sul fronte politico Molfetta può contare 8 candidati per la corsa alle elezioni regionali. • Sul nuovo porto è bufera: ritardi, errori progettuali e la sottostima degli ordigni bellici inesplosi da recuperare fanno lievitare costi e tempi di realizzazione dell’opera lasciando troppe incognite su una vicenda diventata ormai un ‘caso’di mal gestione del governo Azzolini. • L’era dei nuovi poveri: a Molfetta si registra un preoccupante aumento delle fasce in stato di indigenza economica; in particolare giovani, pensionati e padri disoccupati. • Guerra del petrolio: Il Tar del Lazio blocca i permessi di trivellazione concessi a una società inglese su più punti della costa pugliese per appurare pericoli e danni ambientali dovuti alla presenza di prodotti tossici in mare. APRILE • Alle elezioni regionali il trionfo di Nichi Vendola (Sel). Il Pdl registra una brutta performance mentre il Pd sale grazie alla corrente di Tommaso Minervini. A Molfetta due consiglieri regionali: Antonio Camporeale del Pdl, che salva la faccia al senatore Azzolini, e il riconfermato a pieni voti, Guglielmo Minervini del Pd. • Pericolo Lame: il rischio idrogeologico dell’area Pip 3 contro lo sviluppo urbanistico delle aziende voluto dal Comune tra l’angoscia dei residenti in quelle zone; vigila su tutti il Tribunale delle Acque Pubbliche. • Viene presentato il progetto di rifacimento di corso Umberto: mezza Molfetta teme uno scempio architettonico epocale e irreversibile. • La fi gura di Don Tonino Bello è sempre presente a 17 anni dalla sua scomparsa; via al processo di canonizzazione. • Polemiche per le processioni pasquali per la perdita del vero spirito di partecipazione e delle antiche tradizioni: sembra una sagra paesana e il Vescovo è costretto a nominare un commissario per riportare l’ordine. MAGGIO • I molfettesi festeggiano la prima sessione pubblica del processo di beatifi cazione di don Tonino Bello proclamato già Santo dai suoi fedeli. Una fi gura presente ogni giorno nella vita di tutti, non solo nei ricordi. • La lentezza dei lavori del nuovo porto accelera il declino del settore della pesca e viene aperta una inchiesta giudiziaria con ben 47 avvisi di garanzia per lottizzazione abusiva e danneggiamento ambientale. Il progetto è su un precipizio. • Continua il mistero sulle cause dell’aff ondamento del “Francesco Padre”, mistero provocato anche da lacune della Direzione marittima dell’epoca del disastro. • Piazza Minuto Pesce, riaffi orano i resti dell’antico convento francescano: un tesoro di storia a cielo aperto. GIUGNO • Un blitz dei carabinieri permette molti sequestri di aree occupate da fruttivendoli abusivi riportando un temporaneo stato di legalità. • I parenti delle 4 vittime molfettesi del Moby Prince, traghetto che prese fuoco nell’aprile del ’91, si oppongono all’archiviazione dell’inchiesta sulla tragedia in cui morirono 140 persone. • Le strade di Molfetta si colorano a festa per il passaggio del Giro d’Italia, un’assenza che durava da anni. LUGLIO - AGOSTO • Tornano i fruttivendoli abusivi e il consiglio comunale fi nisce con insulti per l’ordinanza del sindaco di ripri-a quelle sequestrate per i banchi dei fruttivendoli abusivi. Piano del Commercio da rifare. • Quindici lancia una proposta per valorizzare i monumenti e la villa comunale mentre il ‘parco delle luci rosse’ è nell’incuria più totale: nell’area pubblica pascolano asini come fosse una stalla e nessuno se ne cura. • Torna fruibile, ma solo per metà, la spiaggia di Torre Gavetone: si aspetta la prossima stagione per godersi interamente la spiaggia più accogliente del litorale molfettese. • La “nuova veste” di Corso Umberto non piace a cittadini e commercianti che bocciano il progetto di restyling del Comune. SETTEMBRE • Quindici presenta l’inchiesta-sondaggio sull’immigrazione vista dai molfettesi: razzismo, paura, diffi denza, indiff erenza rendono diffi cile l’integrazione soprattutto degli alunni stranieri in una città che per il 70 % degli intervistati vede il fenomeno come una catastrofe per il Paese. • Il Comune anticipa 500mila euro per la bonifi ca del nuovo porto, si riaccendono le speranze del sindaco Azzolini. • Il pittore Luigi Schingo racconta la processione a mare di Santa Maria dei Martiri. • E’ fi nita la ristrutturazione di Piazza Minuto Pesce: un gioiello architettonico per la vendita del pesce al dettaglio. • La spiaggia dietro la piscina comunale è il simbolo del degrado e gli interventi su quella di Torre Gavetone non eliminano discariche di sassi spigolosi e taglienti. • Al rione Paradiso il nuovo parco è distrutto da vandali prima ancora di aprire. • Parte la nuova stagione calcistica della Promozione con due squadre molfettesi: la Soccer Atletico e l’ingresso del Melphicta. OTTOBRE • Molti punti oscuri sulla riattivazione dell’impianto di compostaggio dei rifi uti a Molfetta: troppi ostacoli tra contenziosi, approvazioni e transizioni e oltre 2 milioni di euro per riattivarlo. • Il mistero di Piazza Minuto Pesce: la struttura dopo l’inaugurazione è subito chiusa mentre pescatori e i commercianti minacciano di non entrare nel mercato per le tariff e troppo alte per l’uso dei nuovi spazi del mercato. • Allarme sicurezza in città anche se le autorità sminuiscono l’entità del fenomeno: in un mese incendiate 11 auto e altre 12 sono danneggiate; la gente ha paura. • L’Ipssar (istituto professionale alberghiero) di Molfetta è ospitato al Quirinale per l’inaugurazione dell’anno scolastico: i ragazzi preparano un banchetto tricolore di piatti tipici per il presidente della Repubblica Napolitano. • Rischio idrogeologico per Lama Cupa che necessita di un piano di recupero con rimboschimento e ripristino della macchia mediterranea per evitare inondazioni. • Bufera per il nuovo Piano del Commercio: ai fruttivendoli concessioni ‘selvagge’ per 10 anni. • Nel nuovo Pip la novità del business dell’energia fotovoltaica ma il Comune sceglie sempre zone a rischio per gli insediamenti. • La “Cittadella degli Artisti” resta un miraggio. NOVEMBRE • Il mese registra una svolta nell’inchiesta dell’aff ondamento del “Francesco Padre”: per la Procura di Trani l’ipotesi, che il peschereccio molfettese sia aff ondato per un attacco dei serbo-montenegrini, resta ancora in piedi. La motivazione addotta una ritorsione nei confronti del Comandante che si era opposto al pagamento di tangenti per pescare nelle loro acque territoriali. Restano dubbi e perplessità ricostruzione della tragedia. • Finalmente riapre Piazza Minuto Pesce ma il primo giorno senza ‘merce’ per mancanza di certifi cati d’igiene per la vendita, anche se il Comune nega. Il canone mensile per pescatori e commercianti è di 40-50 euro: molte le domande sul perché il Comune abbia mollato il ‘braccio di ferro’ con gli operatori fi ssando un prezzo così irrisorio. • Un vero spreco di fondi europei per la banchina di San Domenico, alla ‘deriva’ come altri pontili. • L’allarme idrogeologico delle Lame è sempre più maggiore nonostante il Comune continui nel suo pericoloso scempio ambientale. Molti tecnici temono il peggio. • Il Consiglio comunale boccia la mozione “Acqua bene comune” con rischio di privatizzare il servizio. DICEMBRE • Molfetta festeggia Mons. Angelo Amato, scelto da Papa Benedetto XVI a rivestire la carica di Cardinale nel terzo concistoro dell’era Ratzinger. Dopo la fi gura di Nicola Riganti, elevato allo stesso rango da Papa Pio VII nel 1816, Amato è il secondo Cardinale nella storia di Molfetta. • Il progetto di rifacimento di corso Umberto continua a non piacere alla maggioranza dei cittadini e si evidenziano nuove e vecchie falle dei governi comunali degli ultimi 15 anni che rendono ormai sterile, per il rilancio del commercio della città, la ‘distruzione’ di una delle sue parti più storiche. • Nessuna novità riguardo al nuovo porto che viene aspettato come una manna dal cielo dimostrato le grandi lacune gestionali dei politici locali sia nei piccoli che nei grandi progetti. • Anche gli universitari pugliesi, prima Lecce poi Foggia, Bari e Taranto, scendono in piazza e occupano parti dei loro atenei per protestare contro il Ddl Gelmini. La mobilitazione proseguirà a oltranza per gli studenti baresi ma alcune divisioni interne lasciano trasparire che una pacifi ca e condivisa metodologia di opposizione alle scelte del Governo non è percepita dagli studenti che solo a Lecce mostrano un fronte compatto. • Nasce il terzo polo politico anche a Molfetta ma si nutrono dubbi se si tratti di una nuova destra o di una alleanza in vista del post berlusconismo. I coordinatori cittadini di Generazione Futuro-Futuro e Libertà, Udc e Mpa sono Rino Lanza, Fli, e Robert Amato, Udc. • Nuove speranze per la sinistra di Molfetta che ricorda un sogno: “La città che vorrei”, il cantiere del centrosinistra come tentativo di discutere su idee per far partire una riscossa civile e trarre spunti dai cittadini per ripensare alla bellezza di Molfetta.