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Molfetta, il consigliere La Grasta aggredito e minacciato da un uomo che voleva attraversare con la vettura la zona pedonale di Corso Umberto
03 settembre 2013

MOLFETTA - La cultura dell’odio, della violenza, della denigrazione personale e della mancanza assoluta di regole, genera mostri. “Quindici” lo ha sempre sostenuto proprio in questi ultimi 10 anni quando un centrodestra e il suo ex sindaco Antonio Azzollini hanno tollerato ogni violazione delle regole a Molfetta, fino all’illegalità diffusa.

Le conseguenze si vedono con una città degradata, ma soprattutto con la mancanza del senso civico, del rispetto degli altri e con il rifiuto delle regole. La politica dell’odio, delle offese personali poi fermenta nelle teste calde e accadono episodi come quello di domenica mattina, quando un consigliere comunale è stato aggredito da un tipo che voleva attraversare la zona pedonale di Corso Umberto con la macchina. Ecco i frutti della tolleranza e del dileggio verso chi chiede il rispetto delle regole.

La notizia è stata resa nota dal sindaco di Molfetta, Paola Natalicchio, che ha espresso solidarietà al consigliere comunale, ma soprattutto al cittadino aggredito verbalmente e minacciato con la sua famiglia. Purtroppo accade anche questo a Molfetta.

Esprimo la mia solidarietà al consigliere comunale di Signora Molfetta e Presidente della Commissione Affari Generali, Roberto La Grasta (nella foto del nostro Mauro Germinario), vittima di una aggressione assurda e ingiustificata ieri mattina in pieno Corso Umberto, alla presenza di moglie e figli piccoli”. Così il sindaco Paola Natalicchio in una nota ufficiale.
La Grasta mi ha informato di essere stato fermato in pieno centro pedonale da una macchina di grossa cilindrata che ha iniziato a suonare ripetutamente il clacson, invitando lui e la moglie, con i due bimbi piccoli in passeggino, a spostarsi per poter attraversare la zona pedonale in macchina. La Grasta ha quindi fatto notare che la zona pedonale andava rispettata e ha ricevuto insulti, minacce fino a un’escalation di violenza verbale che è arrivata a minacce di morte. Sono intervenuti sul posto i carabinieri, mentre i bambini piccoli del consigliere si sono spaventati e traumatizzati per una scena che è inammissibile possa accadere in pieno centro cittadino”, prosegue il sindaco.
Conosco la generosità del consigliere La Grasta e il suo amore per il rispetto delle regole e ringrazio i carabinieri per essere intervenuti tempestivamente sul posto. Esprimo grande rammarico per chi in città
mette in atto comportamenti turbativi della quiete pubblica e si permette di usare violenza verbale, fino alle minacce gravi, in pieno centro, di domenica mattina, davanti a dei bambini. È vergognoso e lavoreremo in questi anni anche per ricostruire a Molfetta il senso della legalità e dell’educazione civica attraverso la promozione diffusa di una cultura delle regole e del rispetto reciproco
”.

Anche il presidente del consiglio comunale, Nicola Piergiovanni esprime solidarietà al consigliere La Grasta:

“A nome di tutto il Consiglio comunale sento di esprimere la piena solidarietà al consigliere Roberto La Grasta e alla sua famiglia per la vergognosa aggressione verbale subita domenica mattina in pieno centro cittadino.
Quanto avvenuto è grave e ignobile, non perché le minacce siano state rivolte a un rappresentante delle istituzioni cittadine, ma soprattutto perché indirizzate a un padre che con i propri figli attraversava un’area pedonale. Questa città deve ritrovare presto un sano spirito di convivenza e rispetto del buon vivere civile”. 

 

 

 

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Se quanto scritto da "frequentatore del corso" fosse vero, allora sono costretto ad intervenire personalmente e richiamare l'autore del "misfatto" (colui ha percorso tranquillamente il Corso Umberto con la sua auto scura ed ha parcheggiato lì...), chiedendogli prima il perchè non si è fatto curare l'abbrusciatura nel mese di agosto e, poi, facendogli notare il grosso rischio che corre non facendosi curare l'abbrusciatura du paparul. Qual'è questo rischio: la cosiddetta malattia da ustione. Essa è una risposta sistemica che comporta alterazioni emodinamiche e biochimiche a tutto l'organismo, si manifesta nel giro di 48/72 ore in una forma acuta e grave che può portare ad una sindrome morbosa a cui si da il nome di shock da ustione. Quindi nel corso dei complessi meccanismi fisiopatologici che caratterizzano un'estesa ustione esiste sempre accanto alla lesione tissutale locale una risposta sistemica che coinvolge tutti gli organi e gli apparati ed in modo caratteristico l'omeostasi circolatoria. Si intende con il termine di shock un quadro morboso caratterizzato da una vasocostrizione periferica, da ipotensione arteriosa, da apatia del pz, sudorazione fredda, polso frequente e filiforme. L'ustionato è tremante, scomposto, spaventato. In questo caso lo shock è di tipo neurogeno ma se l'estensione aumenta abbiamo uno shock di tipo ipovolemico, non emorragico, ma caratterizzato da un abbassamento della PVC, HT elevato per aumento dell'emoconcentrazione e una diuresi diminuita. Questo quadro iniziale può associarsi dopo 3 o 4 settimane a uno stato tossinfettivo. Al malcapitato consiglio di recarsi al più presto in un centro specializzato. Potrebbe anche rivolgersi all'Ass. Cult. Domenica è Sempre Domenica per ulteriori informazioni. fto dottor Felice Mabbrusce - specialista in abbrusciatuire du paparul.








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