Anche a Molfetta le pigotte dell’Unicef per salvare i bambini
MOLFETTA - “La famiglia è come un cappotto. Lo indosso quando ho freddo”. Famiglia per i minori è un concetto semplice, è il cappotto da indossare quando si ha freddo, paura, quando si ha bisogno di protezione. Non sempre è così. La Giornata mondiale dei diritti dei bambini ce lo ricorda e grida, con voce tuonante, come non possono fare i minori, le violazioni, i diritti negati, i reati che si perpetrano a danno loro.
I bambini violati saranno probabilmente adulti che si macchieranno di reati, investire sul loro benessere è investire nel futuro, questa la conclusione dell’incontro tenutosi presso l’Ospedaletto dei crociati “Decoriamo il presente con i sorrisi del futuro”, organizzato dalla community Symposium, col patrocinio del Comune di Molfetta e dal Comitato provinciale Unicef.
L’Assessore avv. Anna Capurso (Socialità e relativi specifici finanziamenti PNRR connessi, pari opportunità, consulta femminile, qualità della vita, promozione del centro storico), ha ricordato momenti della sua esperienza legale, durante i quali spesso si è imbattuta in situazioni di violenza e maltrattamenti familiari, che hanno fatto scaturire denunce cui, purtroppo, non sono seguite l costituzioni di parte civile del maltrattato.
La Dott.ssa Patrizia Goffredo, assistente sociale, ha ribadito come spesso si dimentica che i minori subiscono anche quella che viene definita come violenza assistita, quella cioè che viene perpetrata ad esempio sulla madre e a cui loro assistono.
Danilo de Robertis, moderatore dell’incontro, ha ribadito il ruolo centrale delle associazioni, enti, centralità che è stata ricordata dalla dott.ssa Deborah Timpanelli e dalla dott.ssa Valeria Minervini, rispettivamente assistente sociale e psicologa del Centro per famiglie di Molfetta, le quali, ricordano che quando due coniugi si separano, cessano di essere coppia per rimanere genitori.
Che non sia solo una giornata celebrativa, ammonisce l’avv. Luca Volpe; termini come affidamento condiviso, genitorialità assistita non devono essere solo termini tecnici, ma devono essere partecipati, divulgati, resi “potabili”, accessibili affinché possano essere applicati.
Dello stesso parere è il dott. Michele Carriero, giudice onorario del Tribunale dei minorenni di Bari e Presidente Comitato Unicef Bari. Si è passati dall’essere considerati proprietari dei propri figli, in quanto esercenti la patria potestà, all’essere responsabili del loro benessere, del raggiungimento delle loro aspirazioni, ma, purtroppo, non in tuti i Paesi queste condizioni vengono applicate.
L’attualità ne è tristemente testimone. L’Unicef promuove l’adozione delle Pigotte, attraverso le quali è possibile finanziare progetti di integrazione e di inclusione per le bambine, adolescenti che vivono in situazione disagiate.
Quest’anno oltre alle tradizionali pigotte, le volontarie UNICEF hanno confezionato pigotte ispirate alle bambine afgane, pigotte che non hanno labbra, a rappresentare il silenzio a cui sono condannate da un regime totalitario, senza dimenticare le bellissime pigotte ispirate all’Ucraina, al colorato abito tradizionale, quasi a cercare di limitare il grigio di una guerra inutile, come tutte le guerre.
Ancora tanta strada da fare, ma la volontà di pochi muoverà la rivoluzione e la conquista dei diritti per tutti.
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Autore: Beatrice Trogu