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Tentano in tre di entrare in un locale sotto sequestro a Molfetta, arrivano i carabinieri e ne arrestano uno
Foto del sequestro da parte della Finanza della Sim Sam Cars
18 marzo 2018
MOLFETTA
– Tentano di introdursi in un locale sotto sequestro, ma vengono scoperti dai carabinieri: due fuggono, uno è arrestato. E’ avvenuto intorno alle 2 di questa notte, quando tre individui hanno cercato di introdursi nella Sim Sam Cars s.r.l. concessionaria di auto di proprietà del 41enne
Michele Carrara
, di Bitonto, locale che si trova sotto sequestro, con i numerosi autoveicoli del parco auto, immobili, terreni, autovetture private e cospicui saldi attivi in diversi rapporti bancari e postali per un importo complessivo stimato in circa 1.800.000 euro. La Guardia di Finanza il 13 marzo scorso
aveva effettuato il sequestro
e posto i sigilli a beni mobili e immobili avendo avuto sospetti sull’attività del Carrara perché aveva un tenore di vita sproporzionato rispetto agli esigui redditi dichiarati avendo di fatto accumulato ingenti ricchezze, intestate a vari prestanome. I tre uomini nella notte hanno tentato di violare i sigilli introducendosi da una finestra, dopo aver tagliato la grata esterna che la proteggeva. Ma i tre non avevano fatto i conti con una signora che ha notato movimenti sospetti: ha chiamato i carabinieri, che sono giunti subito sul posto. Alla vista dei militari, i tre hanno tentato di fuggire: due sono riusciti a far perdere le loro tracce, mentre il terzo, che si è scoperto dopo essere il fratello del Carrara, è rimasto bloccato e ha tentato perfino di opporre resistenza all’arresto. L’uomo è stato denunciato per tentato furto aggravato in concorso e resistenza a pubblico ufficiale. Nei giorni scorsi si era anche
dimessa
Carmela Germano
da assessore alle pari opportunità della giunta comunale di Tommaso Minervini, in quanto moglie del Carrara. © Riproduzione riservata
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Vinicio dal panificio
21 Marzo 2018 alle ore 07:47:29
Quanto mai chiaro Ovso Bvuno! E'' proprio come lui dice, inutile trovare vie traverse.
Rispondi
tommaso gaudio
19 Marzo 2018 alle ore 08:37:19
Questo evento conferma che FORSE il consorte della sig.ra Giordano era eccessivamente ''ingombrante'' per una persona che ricopre incarichi pubblici. Capiremo poi, con le indagini in corso, che ruoli avevano i parenti del sig. Carrara, lo stesso Carrara e complici. Gesto molto più che opportuno quello della signora.
Rispondi
Vengo dopo il t.g.
19 Marzo 2018 alle ore 03:48:08
Egregio t.g., cos''altro c''è ancora da capire? Penso e credo che, con centinaia e migliaia di casi simili avvenuti e letti in questi anni, anche bambini e neonati capiscono quello che accade, è accaduto e accadrà ancora in seguito, quando avvengono casi "ingombranti" di autori "pregiudicati", "spregiudicati" o come altro vogliamo chiamarli e definirli. In questa "spregiudicatezza" c''è però una cosa buona, giusta e onesta, le dimissioni spontanee della sig.ra Carmela Giordano, una "vera signora", una signora con "lo scrupolo", ovvero quella che dovrebbe essere la "malattia" di tutti quelli che si dedicano all''amministrazione del bene comune: LO SCRUPOLO.
Rispondi
Ovso Bvuno
18 Marzo 2018 alle ore 08:39:17
Quest''avticolo dimostva ancova una volta il nostvo gvave evvore quando diciamo...."meno male o cosa aspettiamo che ci scappa il movto"? Il movto vesta, sono i vivi che scappano e nell''avticolo in questione ne sono scappati due di vivi, mentve il tevzo sempve vivo, è stato pveso. Se ci fosse stato "il movto", ci savebbe vimasto e non "scappato". Non vi pave?
Rispondi
Solidale Comunque
18 Marzo 2018 alle ore 05:52:11
Credo che l''abbia fatto per solidarietà con il fratello, aiutato da due amici anch''essi solidali, volevano entrare nel locale sequestrato per "autosequestrarsi" volutamente solidali, non si spiega diversamente l''accaduto. Magari ce ne fosse di "solidarietà" in giro e in largo, di questi tempi "antisolidali".
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