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L’assessore Mancini scrive a “Quindici”: abbiamo fatto le multe ai cittadini zozzoni di Molfetta. La nostra replica: la città resta sporca e le multe non le abbiamo viste: solo propaganda. LE FOTO
27 maggio 2018

MOLFETTA – L’assessore alla Sicurezza e Polizia municipale di Molfetta Pasquale Mancini scrive a “Quindici” in merito alla nota della lettrice che protesta per la sporcizia della città: «Caro Direttore, spero che la protesta della Sua lettrice sia datata qualche giorno, poichè da una settimana abbiamo messo su una task force dedicata Polizia Municipale/ASM che sta provvedendo a identificare e contravvenzionare i cittadini che contravvengono le norme sul conferimento dei rifiuti. Alle fototrappole (88 contravvenzioni già incassate della "campagna luglio 2017") si sono aggiunti i controlli a campione sia presso le isole ecologiche che - soprattutto - nei luoghi in cui è più frequente il disgustoso fenomeno dell''abbandono. Non è il mio settore, come Lei sa, ma sono un attento lettore di Quindici e ci tengo a fornire a Lei e a chi ci segue ogni necessaria precisazione. A giorni dovrebbe essere anche disponibile una APP per le segnalazioni immediate, e devo anche dire che ASM sta rivedendo in positivo tanti particolari del suo servizio. Cordialmente Pasquale Mancini Assessore Molfetta».

Caro Assessore, innanzitutto la ringrazio per la risposta che dimostra la sua attenzione ai cittadini, attenzione che manca da parte del sindaco e di buona parte della sua giunta, chiusa nel palazzo, ignorando i problemi della città a cominciare dalla sporcizia diffusa: la scusa di essere impegnati nell’amministrazione del fare… (nulla), non può reggere alla distanza.

La protesta della nostra lettrice non è datata di qualche giorno, almeno noi la lettera l’abbiamo ricevuta il giorno stesso della pubblicazione. Le foto che alleghiamo invece, sono state fatte questa mattina.

Comunque ho constatato personalmente, come sanno tutti i cittadini, che la città resta ancora sporca (forse non è così solo agli occhi del neo presidente Asm, Vito Paparella) viene pulita male e peggio di prima (e mi basterebbe riferirmi alle strade e all’atrio che circondano il mio condominio, che vedo ogni giorno e che lei conosce bene per avervi abitato, dove sporcizia e buche sono un aspetto della situazione generale della città).

In quanto alle sue affermazioni relative alle fototrappole e alle multe, che lei rende pubbliche solo ora dopo l’articolo di “Quindici”, mi permetta di considerarle pura propaganda, almeno fino a quando non renderà pubblici e visibili anche i dati e le foto (come è avvenuto all’atto dell’insediamento dell’amministrazione di destracentro, per dimostrare di voler agire, poi ci si è addormentati). Solo così le cifre saranno credibili e funzioneranno da deterrente per i cittadini zozzoni. Perché non prendete esempio dal sindaco di Bari Antonio Decaro? Guardare a chi sa amministrare meglio di voi, è utile e dimostra una sensibilità politica elevata, specialmente nella capacità di riconoscere i propri errori.

Meno chiacchiere e più fatti dimostrabili, non solo verbalmente. Ci perdoni assessore, a noi non piace il giornalismo del copia e incolla e dei comunicati stampa o delle veline passate a qualche sito amico, che si rivela poco professionale, prestandosi a gratificare l’amministrazione simpatizzante, magari con la speranza di rimediare qualche incarico.

Vogliamo i fatti e giudicheremo dai risultati, dandone conto all’opinione pubblica che rappresentiamo.

So che non è il suo settore, ma, caro Mancini, non ci ha risposto sui mastelli. Perché l’Asm non lascia i sacchetti di immondizia per terra davanti ai portoni, in modo che si accumulino per giorni (come chiedono molti lettori, che invitiamo a mandare altre foto della città sporca, così le mostriamo all’amministrazione), scegliendo di prelevare solo i sacchetti contenuti nei pochi mastelli presenti, come previsto dall’ordinanza del sindaco Natalicchio che il suo successore Minervini non ha il coraggio di fare applicare? Continuando questo andazzo, la vostra giunta dovrebbe dichiarare insolvenza almeno su questo fronte. Perché non si fanno le multe ai condomini che non rispettano le regole (anche qui prendete esempio dal sindaco di Bari)? Oppure perché non cambiare il sistema di raccolta, visto che non siete capaci di farlo funzionare?

Diamine, un po’ di coraggio: si perde qualche voto, ma si fanno gli interessi della città.

Altrimenti è meglio dichiarare fallimento per manifesta incapacità, con l’aggravante della conclamata «esperienza».

Un caro saluto.

Felice de Sanctis

 

P.S. Siccome non siamo abituati alle chiacchiere come i politici, facciamo i giornalisti e documentiamo i fatti, questa mattina abbiamo fatto un giro per la città e vi mostriamo le immagini dell'immondizia che è in giro. L'assessore Mancini è smentito dalle immagini. Chissà se questa volta invece di parlare soltanto l'amministrazione Minervini decida di agire. Saremo i primi a darne atto e a complimentarci. A proposito avete notato che i nostri amministratori hanno aumentato la Tari (tassa rifiuti)?

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