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Il sindaco di Molfetta assume due addetti stampa. Criteri di selezione poco trasparenti
Il sindaco Tommaso MInervini
12 luglio 2018

MOLFETTA - Qualche settimana fa “Quindici” ha anticipato in esclusiva la notizia che il sindaco era pronto ad assumere un addetto stampa. Adesso che è stato pubblicato l’avviso pubblico scopriamo che sono ben due le assunzioni che Tommaso Minervini si appresta a fare per ricoprire quel ruolo “a tempo parziale”.

Come abbiamo scritto all’epoca, siamo ben felici che per raccontare le politiche pubbliche realizzate dall’amministrazione comunale ci sia un collega che possa garantire parità di accesso alle informazioni e non ci sia il solito giornale amico a cui passare le notizie da rilanciare sulla pagina Facebook dello stesso sindaco con un commento sbrigativo.

Tuttavia non possiamo non denunciare la poca trasparenza dietro l’avviso pubblicato all’albo pretorio, fatto per nascondere ancora una volta nomine fiduciarie. Su questo avevamo esortato il sindaco ad assumersi le sue responsabilità, procedendo con le nomine e non affidarsi a procedure pubbliche che nascondono una scelta fatta in partenza prendendo in giro i giornalisti che parteciperanno al bando e i cittadini.

E adesso vediamo tutte le falle dell’avviso pubblico. Tra i requisiti richiesti non c’è la laurea. Certo non è un requisito nemmeno per fare il Ministro in Italia, ma questo significa penalizzare tutti quelli che studiano per ottenere dei risultati, quella meritocrazia sempre tanto invocata. Basta avere un diploma (per caso qualcuno che si ha in mente parte da questo requisito?) ed essere iscritti all’elenco dei giornalisti pubblicisti da soli due anni. Insomma anche qui l’esperienza non ha valore.

E poi perché non restringerla ai professionisti? Nella nostra città sono tanti e anche di valore. Si vuole essere inclusivi? Va bene, ma allora perché non prevedere nell’avviso pubblico anche una griglia di punteggi chiara da assegnare ai titoli e requisiti dei candidati? Fare una graduatoria pubblica che tuteli chi ha studiato di più e la professionalità e poi procedere magari con dei colloqui? Niente di tutto questo è previsto. Anzi è espressamente escluso: “con il presente avviso non è posta in essere alcuna procedura selettiva paraconcorsuale, né parimenti è prevista la formazione di alcuna graduatoria di merito”.

Una mancanza di trasparenza a cui si pone rimedio dichiarandolo in partenza. Per essere assunti basta la “comprovata esperienza professionale in ambito giornalistico nella gestione dei rapporti con stampa e media (desumibile dal curriculm vitae) e la capacità di stesura di comunicati stampa, redazionali e testi editoriali”.

Comprovata da chi? “La valutazione finale delle candidature – si legge nell’avviso – sarà effettuata direttamente dal Sindaco, a suo insindacabile giudizio”. Insomma una presa in giro. Per dovere di cronaca c’è tempo fino al 17 luglio per presentare le domande in carta semplice, il modellino si scarica dal sito del Comune, si allega il c.v. e copia del tesserino dell’ordine dei giornalisti. Busta chiusa, come la procedura di selezione.

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