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Caso ASD Pegaso Molfetta: Comune, possibile una concessione temporanea Balducci, possibile applicare il D.Lgs. n.297/94: temporanea concessione,«previo assenso dei consigli di circolo o di istituto». Genitori sul piede di guerra
16 settembre 2012

MOLFETTA - Una soluzione tecnico-legislativa per il caso della ASD Pegaso (nella foto, durante un allenamento), già illustrato da Quindici lo scorso giovedì. Il Comune di Molfetta, su proposta dell’ing. Enzo Balducci, dirigente del Settore Lavori Pubblici, vorrebbe applicare quanto previsto dall’art.96 del D.Lgs. n.297/94 («Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione»): secondo il comma 4, «gli edifici e le attrezzature scolastiche possono essere utilizzati fuori dell'orario del servizio scolastico per attività che realizzino la funzione della scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile» e «il Comune o la Provincia hanno facoltà di disporne la temporanea concessione, previo assenso dei consigli di circolo o di istituto, nel rispetto dei criteri stabiliti dal consiglio scolastico provinciale».
In pratica, il Comune di Molfetta potrà concedere all’Associazione ASD Pegaso l’uso temporaneo della palestra della Scuola Media Poli solo con l’«assenso» preventivo del consiglio d’istituto che, come già spiegato da Quindici, potrebbe anche essere surrogato da un commissario ad acta fino alla sua convocazione (ottobre/novembre). L’associazione dovrà garantire (in ossequio anche ai principi civilistici) il corretto uso delle attrezzature e sarà chiamato a rispondere in caso di danno.
In caso di parere negativo, secondo il decreto legislativo, il Comune non potrebbe ratificare alcuna concessione temporanea. Ma, con molta probabilità, quel parere dovrebbe essere positivo, considerato che l’ASD Pegaso ha già utilizzato l’anno scorso la stessa palestra nel rispetto della normativa vigente e di quanto stabilito dal consiglio d’istituto.
Questo tipo di concessione temporanea è anche conforme all’art.50 del Decreto Interministeriale n.44/2001 («Istruzioni generali sulla gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche l’uso temporaneo dei locali dell'istituto forniti dal Comune a terzi può essere concesso su parere preventivo del consiglio d’Istituto e a «condizione che ciò sia compatibile con la destinazione dell'istituto stesso ai compiti educativi e formativi». Tuttavia, è anche possibile che la decisione possa essere assunta dal consiglio scolastico distrettuale e/o provinciale, come fissato dagli artt. 12 e 15 del DPR n.416/74.»), secondo cui
Insomma, la questione sembra districarsi su alcune normative, ma sarebbe opportuno avviare l’iter burocratico per evitare di lasciar passere troppo tempo. Resta, però, il dubbio dell’eventuale parere negativo che potrebbe anche rappresentare uno scoglio insuperabile.
La vicenda sembra aver imboccato una strada normativa per la sua risoluzione, ma i genitori delle iscritte sono sul piede di guerra, perché un eventuale parere negativo priverebbe l’associazione e, dunque, le ragazze di uno strumento di formazione sportiva, ma soprattutto di educazione alla vita, al rispetto e al senso di civiltà.
 
© Riproduzione riservata
 
Autore: Marcello la Forgia
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