Vandali in azione all’anfiteatro di Ponente a Molfetta. L’incapacità dell’amministrazione di gestire manutenzione e vigilanza. Ma c’è sempre un appalto pronto
MOLFETTA – La capacità di un’amministrazione comunale si valuta non sulla base dei progetti che presenta (molti dei quali destinati ad essere incompiuti o irrealizzabili, anche per l’incapacità della nostra classe dirigente di fare un bilancio preventivo credibile), ma soprattutto sulla capacità di conservare l’esistente.
L’amministrazione di centrodestra di Antonio Azzollini a Molfetta si caratterizzò per progetti incompiuti e per opere durate lo spazio di un mattino per mancanza di manutenzione e sorveglianza.
L’amministrazione di destracentro di Tommaso Minervini si caratterizza invece per le conferenze stampa all’ultimo minuto (magari con la speranza che non partecipino giornalisti con domande scomode) e per progetti che richiedono grossi appalti, fonte sempre quantomeno di consenso, perché la gente vede i lavori in corso e dice: quant’è bravo l’assessore (in questo c’è chi ama mostrarsi più degli altri)!
Ma, forse, questi amministratori non si rendono conto che un appalto costa e riduce le risorse disponibili per la manutenzione e i lavori urgenti. Ma sono altre voci di bilancio, è facile rispondere. E sempre soldi dei cittadini sono! Poi si rischia di lasciare situazioni di quasi dissesto, come è avvenuto altre volte.
E si configura anche uno spreco di risorse perché quando l’opera pubblica, una volta realizzata viene abbandonata a se stessa, finisce per essere vandalizzata o quantomeno rimane nel degrado. Poi hai voglia a gridare che la colpa è dei vandali incivili, non di politici incapaci di governare. Ma si dirà: in fondo se le opere pubbliche vanno distrutte o si degradano, si può sempre fare un nuovo appalto e si danno soldi e lavoro. E aumentano i voti.
La logica è quella di accontentare tutti, per evitare scossoni in una maggioranza ciambotto. Che importa se poi ci possano essere conflitti di interesse o vengano assegnati incarichi che sono legali, ma politicamente inopportuni?
E così la città presenta buche dappertutto, erbacce sparse, giardini abbandonati, immondizia diffusa e così via. Per fortuna che Papa Francesco girerà solo su percorsi obbligati, sicuramente puliti e asfaltati.
Parlare di degrado non è difficile: basta fare un giro per la città. L’ultimo caso segnalato, al quale si sono aggiunti gli immancabili atti di vandalismo, è quello dell’anfiteatro di Ponente, l’Anfiteatro del mare, come pomposamente è stato definito da qualcuno.
Qui i soliti incivili si sono scatenati: muri imbrattati, scalinate danneggiate, palcoscenico distrutto, seggiolini divelti. Ci chiediamo: sono più incivili sono i vandali o gli amministratori che hanno lasciato il sito incustodito?
Intanto si può subito fare una nuova gara di lavori per ripristinare l’opera, in attesa della programmazione teatrale e concertistica dell’estate molfettese. E la giostra va!
© Riproduzione riservata