Torna l’ostello dell’accoglienza
La solidarietà a Molfetta dove nessuno è straniero
L a solidarietà è sempre viva nella nostra Molfetta. Lo conferma l’elevato numero di volontari di ogni età che si sono resi disponibili e si sono alternati nella gestione dell’Ostello dell’accoglienza, ossia della tensostruttura allestita dal 7 all’11 settembre incluso e messa a disposizione dei commercianti ambulanti e delle loro famiglie. Iniziativa fortemente voluta nel 2013 dall’allora assessore al Bilancio Angela Amato e sostenuta dal sindaco dell’epoca Paola Natalicchio. Per la gestione della strut- tura, numerose realtà del volontariato – Croce Rossa Italiana, Misericordia Molfetta, Sermolfetta, Unesco, Fi- dapa, Auser, Amnesty, Emergency, solo per citarne alcu- ne – costituirono il Forum Molfetta accogliente. L’ex assessore Angela Amato – oggi consigliere di maggioranza – ha nuovamente voluto la realizzazione dell’ostello, nato per dare un riparo dignitoso e sicuro, garantendo anche condizioni igieniche adeguate, a coloro che giungono in città per vendere prodotti di vario genere durante la festa patronale. La proposta dell’Amministrazione comunale è stata prontamente accolta dal Comitato Feste Patronali che ha curato l’allestimento: nella giornata di mercoledì 7 settembre è stata montata una tenda della Protezione civile, messa a disposizione dalla Misericordia di Molfetta, da sei posti let- to. Nelle immediate vicinanze sono stati collocati i servizi igienici (garantiti da bagni chimici) oltre ad una struttura con docce per le donne, docce per gli uomini e per disabili, ovviamente fornite di acqua calda. È bastato un veloce passaparola all’interno del forum (sodalizio non si è mai sciolto) per raccogliere le adesioni dei volontari che hanno supportato il servizio completamente gratuito. Nella mattinata dell’8 settembre, quando “Quindici” ha visitato l’ostello, erano in turno, in perfetta sinergia tra loco e con gli ospiti, volontari delle associazioni Auser, Unesco e AICCOS. I volontari, il cui compito precipuo era di accogliere nel migliore dei modi e assistere gli ospiti, hanno coperto tre turni dalle 8 alle 12, dalle 14 alle 16 e dalle 16 alle 21. Nelle ore notturne il servizio e stato garantito dalla sicurezza privata. Qualcuno ha lamentato la ridotta dimensione della tensostruttura allestita quest’anno rispetto a quelle degli anni precedenti la sospensione a causa dell’emergenza Covid. In questo hanno sicuramente giocato un ruolo importante i tempi particolarmente ristretti, legati a questioni burocratiche (siamo a poco più di un mese dall’insediamento del nuovo Consiglio comunale) e al fatto che quella del 2022 é la prima edizione senza i vincoli dettati dalla pandemia. L’auspico è che nei prossimi anni si possa riportare l’ostello alle originali dimensioni (oltre 50 posti letto, divisi in due settori – maschile e femmi- nile), considerando i benefici che comporta per tutta la città in termini di dignità e di igiene. Ma l’ostello non è stata l’unica inizia- tiva solidale posta in atto. Anche il Sermolfetta ha promosso “il Villaggio del fanciullo”, con spazi attrezzati per giochi e attività sportive, oltre ad alcuni spettacoli, curati da animatori, artisti e operatori culturali (come la cooperativa FeArT), che hanno concesso ai bambini di vivere momenti di gioia e spensieratezza mentre i loro familiari erano impe- gnati nella vendita dei loro prodotti. È proprio vero che “A Molfetta nessuno è straniero”. © Riproduzione riservata