Molfetta, accusato di estorsione, prosciolto perché il fatto non sussite
MOLFETTA -Il 27 dicembre del 2006 la Guardia di Finanza inviava alle testate giornalistiche un comunicato stampa in cui si parlava dell'arresto di Z.V. per presunta estorsione.
Ci è pervenuta la seguente lettera dal dott. Vincenzo Zagami prosciolto perché il fatto non sussiste:
"In data 26 maggio di quest'anno il Dott. Lorenzo Gadaleta, Giudice Unico del Tribunale di Trani Sez. distaccata di Molfetta, ha pronunciato sentenza di proscioglimento con la formula perchè il fatto non sussiste.
Per la presunta estorsione, oltre a non sussistere, il Giudice di merito ne ha derubricato il titolo del reato, ed ha posto in evidenza che non vi erano neanche le condizioni di Legge affinché si desse corso all'azione penale, ovvero, il dott. Vincenzo Vittorio Zagami ha subito una vera e propria indebita azione penale.
Le indagini che avevano portato all'arresto dello scrivente dott. Vincenzo Vittorio Zagami, erano state svolte dalla Guardia di Finanza e coordinate dalla Procura della Repubblica di Trani.
L'articolo 358 del c.p.p., nel suo ultimo capoverso, recita che il Pubblico Ministero debba svolgere altresì accertamenti su fatti e circostanze a favore della persona sottoposta alle indagini e “non solo in danno dello stesso, nel mio caso non erano state espletate indagini a mio favore e di detta affermazione me ne assumo integralmente la responsabilità”.-
L'unica attività espletata è stata quella di diffondere prontamente il mio nominativo alla stampa locale, affinchè si costruisse sulla mia persona, un alone di colpevolezza e di attività a delinquere, di fatto inesistente stante la sentenza del Giudice di merito.
Ho già dato mandato all'Avv. Francesca Sassano del Foro di Potenza e all'Avv. Nicola Squeo del Foro di Trani, di querelare colui che mi ha denunciato, ovvero il Sig. D. R. L., unitamente alla figlia D. R. C., per il reato di calunnia, oltre che citare gli stessi per il risarcimento del danno da me patito nelle opportune sedi giudiziarie.
Ho parimenti conferito mandato agli Avv.ti Nicola Squeo e Francesca Sassano, di provvedere ad espletare richiesta di risarcimento per l' ingiusta detenzione subita oltre che per risarcimento del danno materiale e morale, il tutto in danno del Ministero della Giustizia.
Peccato che detto risarcimento sarà pagato da tutti i cittadini Italiani e non da coloro che hanno materialmente commesso l'errore".
Dott. Vincenzo Vittorio Zagami